Lo spettacolo è Social Community Theatre
Kafka of Suburbia – work in process è la messinscena di una performance people and site-specific, costruita durante il laboratorio di quartiere con le cittadine-attrici e i cittadini-attori di diversa età, abilità e provenienza del nord-ovest milanese, Affori, Bovisa, Niguarda, Comasina. Sul palco insieme a professionisti del teatro, della musica e dell’arte, fra cui le attrici Valeria Perdonò e Giulia Amato, l’attore Emanuele Righi e con i Duperdu Marta M. Marangoni e il Maestro Wolf in formazione “Quatter” con i loro figli Plinio e Dalia Wolf. Una metamorfosi collettiva che vede in scena più di 60 persone a interpretare il testo originale della pluripremiata autrice Francesca Sangalli, perché… Duperdu fa molto più di Quatter!
Il lavoro è stato scelto da Cristina Crippa ed Elio De Capitani per la stagione 2022-23 del Teatro dell’Elfo.
Lo spettacolo vanta come primo spettatore Antonio Viganò, direttore artistico del Teatro la Ribalta, la prima Compagnia teatrale italiana di attori e attrici in situazione di disagio psichico che lavorano professionalmente nel teatro.
Marta Marangoni, regista e ideatrice dello spettacolo
“Il percorso di creazione è iniziato nel 2019 in forma itinerante urbana nei quartieri, ma si è interrotto a causa della pandemia. Ora la grande sfida è riproporlo su un grande palcoscenico, in cui tutte le tensioni sociali e artistiche possano trovare compimento. Crediamo che il teatro sia realmente rivoluzionario per le nostre vite e le nostre solitudini: con le sue atmosfere cupe e conturbanti, talvolta ironiche e umoristiche, con i suoi personaggi che si muovono tra fantasia e distorsione della realtà, questo viaggio è molto più che uno spettacolo su Kafka. È l’occasione per vedere rappresentata in scena la bellezza della diversità, la moltitudine delle trasformazioni, la forza creativa di questa varia umanità che recita, canta, si racconta e (anche) sbaglia. Vogliamo offrire al pubblico lo squarcio di un microcosmo, uno spaccato di comunità che rivela sé stessa in una messinscena fra vita e sogno.” afferma Marta M. Marangoni, regista e ideatrice dello spettacolo, che ha recentemente ricevuto il Camomilla Award da Women for Women against violence. E’ stata premiata infatti perché da anni porta avanti la ferma convinzione che oggi sia necessario offrire le luci della ribalta soprattutto alle donne, ma non solo, anche a tutte quelle straordinarie diversità che sono ancora molto poco rappresentate sulla scena italiana.
Il progetto è un format, affinato in 10 anni di esperienza sul campo, basato sui laboratori di quartiere, aperti a tutte le soggettività (anziani, disabili, stranieri, bambini, famiglie), in cui ognuno porta la propria energia generatrice, costruendo reti, relazioni, socialità e arte.
Dall’incontro con questa “comunità” è nata la drammaturgia di Francesca Sangalli, che innesta citazioni letterarie sulle autobiografie dei partecipanti, generando personaggi ibridi, ispirati ai veri protagonisti kafkiani.
La ricerca musicale e la scenografia
Poiché la musica è efficace strumento di creazione di legami e di identità e potenzia enormemente la resa scenica, lo spettacolo è profondamente nutrito dalla ricerca musicale: la colonna sonora e le canzoni sono originali, composte dal maestro Wolf a partire dalle suggestioni di testo e regia. Mentre gli ambienti sonori sono a cura del duo di musica contemporanea RAM – Michele Tadini e Roberto Dani, compositori del tessuto elettronico che si intreccia con le canzoni al pianoforte, eseguite dal vivo dai Duperdu.
L’allestimento, curato da Marta M. Marangoni, è costruito attorno ai colori primari, sulle cui armonie e disarmonie cromatiche è basato il lavoro emozionale dei personaggi, e progettato secondo i principi del riutilizzo e del recupero dei materiali, attraverso la raccolta dell’oggetto simbolico: un oggetto di uso quotidiano (in questo caso guanti di gomma per lavare i piatti) raccolto nei quartieri, diventa elemento simbolico principale di scenografie e costumi.
Infine i suggestivi video bianco su nero di Mammafotogramma (studio multidisciplinare di Videoart), animati a partire dai disegni a pastello di Dalia Wolf, rimarcano il carattere espressionista del lavoro.
È possibile realizzare Kafka of Suburbia grazie al Comune di Milano che ha selezionato il progetto per il Crowdfunding Civico 2022.
Un obiettivo importante raggiunto quest’anno, in cui Minima Theatralia | Duperdu compie 10 anni di attività. Un sogno che si realizza: portare in centro città il percorso teatrale di periferia.
Minima Theatralia | DUPERDU
Minima Theatralia (MTh) si occupa di Social Community Theatre nella periferia milanese e produce performance immersive people and site-specific con artistə professionistə dello spettacolo e dell’arte insieme a cittadinə-attorə di diversa età, abilità e provenienza, con particolare attenzione ai criteri di accessibilità ai soggetti fragili. Si costituisce nel 2012 come Associazione di Promozione Sociale, diretta dall’attrice, cantante e regista Marta M. Marangoni, con la direzione musicale del maestro Fabio Wolf, che formano il duo teatral-musicale Duperdu, anima artistica con il progetto speciale La Canzone Fattapposta. Nel 2014 vince il Premio Pancirolli per il Teatro Sociale. Selezionata fra le 10 Buone Pratiche italiane da Ateatro.it; per progetto di internazionalizzazione da Li.Vi.N.G net. Dal 2016 produce e distribuisce spettacoli teatrali e musicali, inseriti nelle principali stagioni di Milano: Teatro Elfo Puccini, Teatro Gerolamo, Teatro Franco Parenti, Teatro Manzoni, Teatro della Cooperativa, Spirit de Milan. www.minimatheatralia.it – www.duperdu.org
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