La lampada Toio, ideata dai fratelli Castiglioni nel 1962, rappresenta la filosofia di riciclo e riutilizzo, dove elementi comuni vengono assemblati per creare qualcosa di nuovo e migliore. È diventata col passare del tempo una delle lampade di arredo più apprezzate e richieste sia per la struttura ma anche per principio ispiratore.

Struttura

La base della lampada Toio è costruita in metallo verniciato e svolge la funzione di contrappeso per assicurare la stabilità dell’intera struttura.

Sopra la base si trova una struttura metallica che funge da maniglia e sostiene lo stelo esagonale cromato dotato di passanti per i conduttori elettrici esterni. Una vite di fissaggio permette di regolare l’altezza dell’asta che va da 170cm a 200 cm. Sono presenti anche due lamelle che servono ad avvolgere il cavo residuo. In cima all’asta, una montatura speciale costituita da due tondini curvati e un anello metallico sostiene la lampadina.

Dettaglio della lampada Toio – ©Daniel Nelson (Flickr CC BY-NC 2.0)

Origini

La lampada Toio è stata creata nel 1962 da Achille e Pier Giacomo Castiglioni. Il nome è ispirato alla parola Toy che in inglese vuol dire giocattolo. Difatti questa apprezzatissima lampada è nata praticamente per gioco.

Achille Castiglioni aveva deciso di usare un faro da 300 watt proveniente da un’automobile americana come fonte di illuminazione per la sua nuova lampada da terra. Questa scelta ha dato alla lampada Toio un aspetto innovativo e industriale. Per sostenere la fonte di luce, Castiglioni ha utilizzato uno stelo esagonale cromato al quale ha fissato i passanti di una canna da pesca. La canna da pesca ha il compito di contenere il filo elettrico esterno per garantire un aspetto ordinato e pulito alla lampada.

Uno schizzo della lampada Toio – ©Daniel Nelson (Flickr CC BY-NC 2.0)

L’illuminazione

La vera particolarità della lampada Toio è proprio il tipo di illuminazione e non si esaurisce con la sua struttura. Questa lampada illumina con un fascio potente ma avvolgente proprio come farebbe una faro di una macchina. La caratteristica distintiva della Toio sta proprio nella sua capacità di creare un’atmosfera suggestiva e unica grazie alla sua fonte luminosa originale e innovativa.

Flos

I fratelli Castiglioni hanno progettato la lampada Toio ma anche altri oggetti di design per l’azienda Flos che tutt’oggi la produce. Tra il 1962 ed il 1967 la lampada Toio non è l’unica prodotta da Flos. Risalgono infatti a quel periodo anche la lampada Arco, la lampada Taccia e la lampada Snoopy.

Uno schizzo e i componenti della lampada Toio – ©gufm (Flickr CC BY-NC 2.0)

Arco

La lampada Arco è stata pensata per offrire un punto luce sospeso sopra l’area di interesse senza essere vincolata a un sistema di illuminazione a sospensione. È infatti una lampada da terra a luce diretta, con una base costituita da un parallelepipedo in marmo bianco. La struttura forma un arco regolabile e alla fine dell’arco si trova l’alloggiamento del punto luce composto da una cupola formata da due pezzi. Nel corso degli anni di produzione, la lampada è rimasta invariata sia dal punto di vista estetico sia da quello costruttivo, salvo unicamente per il cambiamento della colorazione della calotta in alluminio.

Taccia

La lampada Taccia presenta un design del tutto innovativo, con una forma fuori dagli schemi e una figura tozza ma delicata che la rende unica nel suo genere. La base in acciaio scanalato richiama lo stile di una colonna dorica e ospita la fonte luminosa, mentre il corpo è realizzato in alluminio. Inizialmente, il diffusore era progettato in materiale plastico ma a causa della deformazione dovuta al calore furono obbligati ad optare per il vetro. Grazie alla tecnologia LED a bassa emissione di calore, Flos riesce a produrre le lampade Taccia in modo fedele all’originale.

Achille e Piergiacomo Castiglioni – ©Flos (wikimedia commons CC BY-SA 4.0)

Redazione
©Villegiardini. Riproduzione riservata