Magnolia stellata è un albero a tutti gli effetti ma, il suo lento sviluppo e le sue dimensioni, la fanno assomigliare più a un grande arbusto. Infatti è perfetta nei piccoli giardini come pure nei terrazzi, coltivata in vaso. È una pianta davvero bella, aggraziata oltremodo quando fiorisce, una nuvola delicata a vedersi e, fattore tutt’altro che irrilevante, profumata. Un regalo, averla in un piccolo giardino, anche come premio per aver pazientato nell’attesa della fine dell’inverno.
Origine e nomenclatura
Magnolia stellata è una specie originaria del Giappone. Cresce infatti spontanea nei boschi e sulle pendici del Monte Fuji ed è arrivata in Europa nella seconda metà dell’800. Deve il suo nome al grande botanico francese, Pierre Magnol, poiché tutto il genere fu denominato così in suo onore. L’epiteto specifico, invece, le deriva dalla forma dei suoi fiori ricchi di petali aperti a raggera così come si raffigurano solitamente le stelle.
Magnolia stellata: conoscerla meglio
Viene considerata da molti più un arbusto che un albero, per il suo comportamento e l’altezza, soprattutto. Non si può negare che esistano piante classificate come arbusti che si sviluppano di più e più velocemente di Magnolia stellata. Ciò non toglie invece che sia realmente un piccolo albero. Nella fasi iniziali ha portamento cespuglioso ma con la crescita negli anni assume un aspetto più espanso e i rami si svuotano dai rami più basali. È una caducifolia della famiglia delle Magnoliaceae. La sua altezza, a maturità (si parla di circa quindici-vent’anni) raggiunge i 2-3 metri e la larghezza i 3-4 metri. Un particolare interessante è che la sua corteccia è aromatica. Le cortecce sono un altro elemento di rilievo in giardino e, nella scelta di un albero, si dovrebbe considerare di valutare anche questo fattore ornamentale, specie se si ha uno spazio ridotto. Ultimo, ma non meno importante, fiorisce anche da molto piccola.
Utilizzo di Magnolia stellata
Magnolia stellata ben si presta, quindi, ai piccoli giardini. Lo sviluppo contenuto, il portamento e la fioritura primaverile che compare prima della nuova foliazione sui rami nudi, creano effetti davvero notevoli, specialmente per chi ha poco spazio e vuole una pianta estremamente decorativa. Inoltre, i boccioli racchiusi in un tegumento sericeo e lanuginoso, si formano già a metà inverno e offrono un ulteriore elemento ornamentale per il giardino spoglio, specie nelle regioni più a nord della penisola. Si adatta molto facilmente al vaso (purché sia capiente), condizione che ne fa una pianta desiderabile per i possessori di grandi balconi o terrazzi.
Le varietà e le cultivar di M. stellata
La sua specie ha diverse varietà e cultivar. Fra le più note di queste ultime, vale la pena citare ‘Waterlily’ dai fiori bianchi con lievissime striature rosate e ‘White Star’ a fiori bianchi leggermente più grandi, ‘Jane Platt’ e ‘Rosea’ a fiori rosa oltre a ‘Rubra’ dai fiori rosa scuro. Tra le varietà, invece, Keiskei Makino.
Foglie
Le foglie di Magnolia stellata sono oblunghe, lanceolate ma con la parte acuminata rivolta verso il picciolo. La lamina foliare ha uno spessore medio e il colore è un verde abbastanza chiaro. Sono lunghe non più di 7-8 cm.
Fiori
Si aprono sui rami nudi molto prima delle foglie (come per tutte le appartenenti al genere Magnolia a foglia caduca) intorno alla prima metà di marzo. I petali sono sericei alla vista e al tatto, luminosi e sinuosi. Sono prodotti copiosamente e rivestono completamente la pianta. Grandi circa una dozzina di centimetri, sono composti da almeno 12-15 lunghi petali a punta ovale che si appiattiscono via via che il fiore giunge a maturità. L’insieme di fiori già aperti e piatti, unitamente ad altri in fase di apertura, dona una sensazione davvero piacevole: fa sembrare che ogni fiore si muova come se avesse vita propria. Emanano una fragranza delicata ma quando sono irraggiati dal sole, la si percepisce distintamente. Sono perlopiù bianchi ma fra le cultivar si trovano anche rosa in varie gradazioni.
Tecniche colturali di Magnolia stellata
Non ha bisogno di cure particolari tantomeno di eccessive richieste idriche. Vanno seguiti però alcuni accorgimenti.
Terreno
Data la zona da cui origina, Magnolia stellata ama i terreni tendenzialmente acidi, ricchi di materia organica e leggeri. Qualora il substrato dove si vuole metterla a dimora non avesse simili caratteristiche, è indicato miscelare una parte del substrato esistente con terriccio per acidofile contenente lapillo, sabbia di fiume e terriccio di foglie.
Esposizione e temperature
Magnolia stellata predilige un’esposizione a mezz’ombra e possibilmente in un punto che sia sufficientemente fresco ma non battuto da eccessive correnti d’aria. Riesce a sopportare anche una maggiore insolazione, anche se non è la sua esposizione ottimale, a condizione che sia coltivata in un substrato il più consono possibile alle sue necessità e che le irrigazioni siano più frequenti. È piuttosto rustica e sopporta le gelate. In caso di neve, premurarsi di non lasciarla sui rami che sono abbastanza sottili e vanno incontro a rischi di rotture.
Irrigazioni
Non ci sono particolari indicazioni, salvo appunto che Magnolia stellata sia coltivata in pieno sole. In questo caso aumentare la frequenza. Se messa a dimora in modo da soddisfare appieno i suoi bisogni colturali, aiutarla con irrigazioni più frequenti nel periodo post impianto e poi comportarsi come con altre piante, cioè irrigando al bisogno in base all’andamento stagionale.
Propagazione di Magnolia stellata
Le piante nate da seme mostrano sempre varianti rispetto alle piante madri, condizione che induce a ritenere che sia possibile che questa specie sia essa stessa il prodotto di un’ibridazione naturale sin dalle origini. Per moltiplicarla, quindi, meglio procedere per innesto su Magnolia kobus.
Concimazione
Non ha richieste particolari rispetto alle concimazioni. Va trattata come qualunque altro albero o arbusto nella fase giovanile della pianta. In caso si parli invece di un esemplare di Magnolia stellata sufficientemente adulto, è abbastanza una concimazione l’anno con un prodotto a lenta cessione.
Potature di Magnolia stellata
Le potature non sono necessarie se non per la rimonda del secco o per leggeri interventi di rimodellamento della pianta.
Avversità
Per ciò che riguarda Magnolia stellata, non risulta ce ne siano. Se si seguono correttamente le indicazioni e si ammenda il terreno come richiede la coltivazione di questa pianta e se si mantiene un giusto grado di umidità senza allagare d’acqua (come succede nei boschi, giusto per capire cosa si intende), non ha mai problemi di sorta.
Caratteristiche di Magnolia stellata
- Tipo di pianta: albero; caducifolia
- Famiglia: Magnoliaceae
- Origine: Giappone
- Dimensioni: altezza 2-3 metri x 4 m di larghezza
- Colore dei fiori: soprattutto bianco; rosa chiaro e rosa scuro più raro
- Foglie: oblunghe, lanceolate
- Periodo di fioritura: marzo
- Esposizione: preferibilmente mezz’ombra
- Resistenza al freddo: sì
- Tossicità per animali e bambini: no
- Interessante per api, impollinatori e farfalle: sì
Ivana Fabris
©Villegiardini. Riproduzione riservata
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