Fritillaria imperialis è una bulbosa alquanto particolare nella forma che assumono i suoi fiori, nel portamento come nell’altezza che raggiunge. È ancora piuttosto difficile trovarla nei giardini ma soprattutto coltivata in miscuglio ad altre bulbose, crea degli accenti che valorizzano tutte le composizioni. È abbastanza semplice coltivarla, fermo restando che si tengano in debito conto le sue pochissime ma fondamentali necessità.

A fiori gialli
Fritillaria imperialis a fiori gialli – [ph.kcuxen/stock.adobe.com]

Origine e nomenclatura

Fritillaria imperialis arriva dal sud della Turchia e da alcune aree del Kashmir. Se ne è riscontrata la coltivazione in Europa, già intorno al 500 e parrebbe che la conoscessero già i romani. L’epiteto generico deriva dal latino fritillus (che corrisponde a ciò che era il bussolotto che si utilizzava per lanciare i dadi) poiché la corolla della forma dei suoi fiori, lo evoca perfettamente. L’epiteto specifico imperialis, invece, è dato dal fatto che la disposizione dei fiori e delle foglie, sulla parte apicale sullo stelo, ricorda quella di una corona fra le più importanti, quindi regale, maestosa, speciale. Non a caso il nome volgare che le danno gli inglesi è Crown Imperial e i tedeschi Kaiser-Krone.

Contrasti con Fritillaria imperialis
Il gioco dei contrasti cromatici, di forme e di altezza, con Fritillaria imperialis è un gioco che riesce sempre bene – [ph.CJH Photography ::C /stock.adobe.com]

Fritillaria imperialis, conoscerla meglio

Appartiene alla famiglia delle Liliaceae, con un ciuffo di foglie basali da cui, successivamente, si sviluppa un lungo stelo che porta alcune foglie e fiori. In fioritura arriva a toccare altezza considerevoli, anche fino al metro e oltre. I fiori appaiono intorno alla seconda metà di aprile-inizio maggio in base alla stagione. Il bulbo è grande e alquanto globoso, con diverse squame e, come per tutte le appartenenti al genere Fritillaria, delicato da maneggiarsi. Fritillaria imperialis è resistente al freddo e non ama essere spostata. Splendido il suo utilizzo come accento nelle bordure miste, di bulbose o di erbacee perenni.

Foglie

Fritillaria imperialis ha foglie alterne, verticillate (si definisce così l’insieme di foglie o fiori che si dispongono ad anello su uno stesso asse; solitamente hanno funzioni specifiche) di forma lanceolata. Hanno color verde medio-glauco, hanno una lunghezza che varia dagli 8 ai 15-18 cm al massimo.

Un fiore curioso
Un fiore davvero curioso quello di F. imperialis – [ph.larioja/stock.adobe.com]

Fiori di Fritillaria imperialis

Appaiono in cima ad uno stelo, in numero di sei al massimo, appena sotto un mazzetto di brattee (foglie modificate) che hanno portamento eretto e danno a Fritillaria imperialis il classico aspetto a corona. Sono penduli, di forma campanulata, grandi (circa 5-6 cm) e i colori possono essere giallo, arancione e rosso.

Cultivar di Fritillaria imperialis
Una cultivar di Fritillaria imperialis – [ph.fotoman1962/stock.adobe.com]

Tecniche colturali

I bulbi di Fritillaria imperialis vanno piantati ad una profondità di quattro volte la loro altezza e a distanza di circa 20 cm gli uni dagli altri. La pianta vuole un’esposizione a mezz’ombra. Le cultivar di questa specie sono: ‘Aureomarginata’, foglie variegate di color crema e fiori arancioni; ‘Crown upon Crown’ (sin. ‘Prolifera’) dai fiori color arancione che tende al rosso disposti in due verticilli; ‘Lutea’, fiori giallo brillante e ‘The Premier’ con fiori arancioni dalle sfumature gialle, venati di rosso.

Il bulbo di F. imperialis
Un bulbo dalle dimensioni considerevoli quello di Fritillaria imperialis anche se alquanto delicato da maneggiare – [ph.kazakovmaksim/stock.adobe.com]

Terreno

I bulbi di Fritillaria imperialis soffrono particolarmente di marciumi, motivo per cui il substrato può essere di qualunque tipo, a condizione che sia assolutamente drenante. Il terreno di coltivazione deve comunque essere fertile, profondo, il più leggero possibile e non compattante. Soprattutto deve mantenere sufficientemente l’umidità. In caso il terreno sia abbastanza sciolto, è consigliabile ammendare con sabbia di fiume il proprio substrato per aumentarne la permeabilità. In caso di terreno argilloso, o peggio, è meglio sostituire circa 30-35 cm di terra in larghezza e in profondità la terra, per rimpiazzarla con un miscuglio di terriccio universale, terra da giardino, sabbia e terriccio di foglie.

F. imperialis
Anche nei giorni di pioggia primaverile Fritillaria imperialis dona una nota di colore al giardino – [ph.Nadya So/stock.adobe.com]

Irrigazione, moltiplicazione e avversità di Fritillaria imperialis

Una volta messi a dimora in autunno, necessitano di una sola irrigazione al momento dell’impianto e di restare quanto più all’asciutto possibile. Irrigare con moderazione solo quando spuntano le foglie e fino a che non si seccano completamente. Per mantenere il giusto grado di umidità, creare una pacciamatura di corteccia attorno alla pianta. Evitare che dopo la fioritura Fritillaria imperialis vada a seme, asportando lo stelo almeno di due terzi. Si moltiplica soprattutto per divisione dei bulbilli. Unica avversità: il marciume da ristagni idrici. Per tutte le restanti indicazioni più approfondite, relative alla coltivazione delle bulbose, si consiglia la lettura di questo articolo.

Vincent Van Gogh
Vincent Van Gogh, “Fritillaria coronata imperiale in un vaso di rame” (1887), Musée d’Orsay – ph.[Sailko – Opera propria (CC BY 3.0) Wikipedia]

Caratteristiche di Fritillaria imperialis

  • Tipo di pianta: bulbosa a fioritura primaverile; da esterno
  • Famiglia: Liliaceae
  • Origine: Turchia meridionale e Kashmir
  • Dimensioni: circa 35-40 cm di larghezza alla base x 1.00-1.50 di altezza
  • Colore dei fiori: giallo, arancio, rosso
  • Foglie: lanceolate, alterne, disposte a verticillo; brattee a portamento eretto disposte sopra ai fiori, di color verde medio/glauco
  • Periodo di fioritura: seconda metà di aprile/maggio
  • Esposizione: mezz’ombra
  • Resistenza al freddo: sì
  • Tossicità per animali, adulti e bambini: no
  • Interessante per api, impollinatori e farfalle: sì

 

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