Qualche anno fa, Renato Zamberlan, designer e Product Advisor di Horm, studiando le opere di Carlos Cruz Diez, ha ideato la madia Carlos, che pone l’osservatore al centro di un esperimento cinetico: non più un mero spettatore ma un vero e proprio attore che interagisce col mobile, variando il colore a seconda del punto visivo, percependo l’effetto di un sipario che si apre e si chiude.
Renato Zamberlan ha creato così un vera e propria “Opera Optical” che il maestro Cruz Diez ha voluto patrocinare invitando Horm e Zamberlan nel suo atelier parigino.
Carlos Cruz Diez e l’arte cinetica
Carlos Cruz Diez (1923-2019), pioniere dell’arte cinetica (chiamata anche arte ottica), un movimento artistico sviluppatosi a cavallo tra gli anni sessanta e settanta, che mirava a studiare e sperimentare i fenomeni della percezione visiva e del movimento, cercando di suscitarne l’idea nella percezione dell’osservatore.
Il Maestro Cruz Diez, ha elaborato ricerche sul concetto di “colore in continua trasformazione”: applicando le leggi dell’ottica e sovrapponendo diversi piani di colore, è riuscito a realizzare nuove superfici colorate non con la pittura, ma attraverso trame di elementi ravvicinati, sollecitando esperienze sensoriali inedite.
Questo studio lo ha portato a lavorare esclusivamente con la luce e ad ammettere nell’opera soltanto una sequenza di linee verticali che erano definite come “moduli di eventi cromatici”. Il Maestro è riuscito a dimostrare come il colore non sia una materia concreta “fissa”, ma un evento che viene continuamente riconfigurato attraverso l’interazione con l’occhio dello spettatore.
I suoi lavori sono esposti nelle collezioni permanenti dei più prestigiosi musei e gallerie d’arte del mondo, e la sua arte è stata applicata all’architettura, al planning urbano e all’interior design.