Nella campagna veneziana, vasti parchi e giardini si alternano con l’armonia delle campagne e dei curati vigneti, creando scenografie naturali mozzafiato. Qui sorgono le dimore dell’antica aristocrazia, splendide ville e casali edificati a partire dal 1500, utilizzati dalle grandi famiglie come punti di riferimento nella terraferma per le loro attività agricole e commerciali. Oggi queste meraviglie vengono recuperate e riportate agli antichi splendori, grazie a interventi di ristrutturazione che permettono a queste abitazioni di abbracciare la modernità, senza alterare magia e bellezze dei secoli passati. È questo il caso dell’intervento realizzato dallo Studio Architettura Tommasi sullo splendido casale un tempo proprietà della famiglia Dondi dall’Orologio. Un edificio che si compone di due corpi: un’ala principale e la tipica Barchessa, l’edificio rurale destinato agli ambienti di servizio, alla rimessa e alla cucina. Lo studio, che ha una grande esperienza nei restauri storici, si è concentrato sui principi chiave della valorizzazione e della conservazione, per non alterare la poesia semplice e insieme raffinata dell’esistente.
I confini della casa, tracciati dalla storia e dalla natura, sono stati rispettati. Non si è occupato terreno vergine, e anche durante i lavori la produzione di rifiuti è stata minimizzata. Fin dal principio, l’idea dello studio è stata quella di lavorare per creare un ambiente salubre e piacevole per gli abitanti, nell’outdoor come nell’indoor. Per farlo si è privilegiato l’uso di materiali compatibili e naturali, secondo i principi della bioedilizia. Il recupero conservativo ha lasciato intatte pareti e coperture. “Anche la pianta è rimasta inalterata”, spiega l’architetto Tommaso Tommasi, “si è solo resa più efficiente la struttura e inserito elementi moderni”. Una sottofondazione nuova ha permesso di disperdere l’umidità dei muri e salvare gli antichi mattoni. L’intonaco, in cocciopesto rosa originale, è stato rattoppato solo dove troppo usurato. Un lavoro certosino che ha evitato l’uso di vernici sintetiche. Si è conservata così la totale naturalezza dell’edificio, sia in termini ambientali, con materiali del tutto reversibili, sia in termini di attinenza storica.
La modernità ha fatto irruzione invece negli interni, grazie alla scelta di Studio Architettura Tommasi di un mobilio minimale e chic che dialoga con l’antico, creando nuovi spazi flessibili. Le grandi stanze – con pavimenti alla veneziana e parquet in noce antico rinchiodato a mano – sono rischiarate da un mobilio eclettico che alterna pezzi di modernariato e arredi su misura, come le porte ad arco e le cabine armadio in toni azzurro e rosa cipria, che ricordano i colori delicati di un tramonto. Ogni arredo ha una collocazione precisa, come per segnare allo sguardo il patrimonio di bellezze della casa. Tra questi, il grande camino con fregi laterali che occupa un’intera parete della sala, fronteggiato da una seduta in cuoio. Anche il soppalco è stato recuperato da Studio Architettura Tommasi e reso raggiungibile tramite una scala in ferro e legno. Questi spazi alti sono protetti dal bellissimo soffitto a travi, reso solido e isolante grazie all’impiego di una fibra di legno, leggera e resistente. Un materiale che, in linea con la filosofia di tutti gli interventi, garantisce la salubrità dell’aria, non rilascia composti volatili nocivi e assorbe l’umidità.