La zattera della Medusa è un grande dipinto olio su tela realizzato nel 1819 da Theodore Gericault che può essere ammirato a Parigi al Museo del Louvre. Rappresenta un episodio tragico della storia francese in cui naufragò la nave Medusa durante una spedizione in Africa nel 1816. Il dipinto è considerato un capolavoro del Romanticismo francese e ha avuto un grande impatto sulla pittura europea del XIX secolo.

Storia

La zattera della Medusa di Theodore Gericault rappresenta un episodio tragico della storia francese in cui naufragò la nave Medusa durante una spedizione in Africa nel 1816. La spedizione fu infatti un disastro totale, causato dalla mancanza di esperienza e dalla negligenza dei responsabili. La nave si arenò su un banco di sabbia al largo della attuale Mauritania e gli uomini, dopo aver tentarono inutilmente di disincagliare la nave, furono obbligati ad imbarcarsi su diverse scialuppe di salvataggio. Dato che il numero di persone era maggiore alla reale capienza delle scialuppe furono costretti a costruire una zattera. Fu inizialmente trascinata ma presto iniziò a ad affondare a causa del troppo peso e fu abbandonata.

A causa della scarsità di cibo e acqua e della mancanza di organizzazione, molti dei 147 uomini a bordo morirono di fame, sete e malattia. Inoltre, alcuni di loro furono costretti a uccidere e mangiare i compagni per sopravvivere. La zattera fu ritrovata soltanto tredici giorni dopo.

Questo episodio scatenò un grande scandalo in Francia anche grazie alla testimonianza di alcuni sopravvissuti della zattera che raccontò il clima di violenza e sopraffazione. L’opposizione politica utilizzò l’episodio per criticare il governo.

La preparazione

Il giovane pittore francese, di ritorno a Parigi dopo un lungo viaggio di studio in Italia, scoprì per caso i fatti del naufragio attraverso i racconti di due sopravvissuti alla tragedia. Theodore Gericault, che aveva solo 25 anni all’epoca, decise così di rappresentare la tragica vicenda del naufragio della nave Medusa e la zattera di fortuna nel suo primo grande dipinto che sarebbe diventato uno dei suoi capolavori più famosi e importanti.

Dopo aver preso la decisione di realizzare il dipinto, intraprese ricerche approfondite prima di iniziarlo andando a conoscere due dei sopravvissuti. Si fece descrivere dettagliatamente la zattera che riprodusse con la massima fedeltà sulla tela finale ma si fece raccontare anche i loro sentimenti durante l’esperienza del naufragio che influenzarono notevolmente il tono del dipinto finale. Al fine di ottenere la rappresentazione più autentica possibile realizzò diversi schizzi di resti all’obitorio dell’ospedale studiando i volti dei pazienti in punto di morte.

Il dipinto

Per la realizzazione de La zattera della Medusa l’autore Theodore Gericault usò la tecnica pittorica dell’olio su tela usandone una di grandi dimensioni dalle misure corrispondenti a 491 cm di altezza e 716 cm di lunghezza.

Il dipinto rappresenta una scena di grande intensità emotiva e drammaticità infatti descrive uno dei momenti più drammatici della vicenda, la zattera in cui i superstiti sono stati costretti a vivere mentre i loro compagni muoiono e la nave che l’avrebbe salvati era ancora lontana all’orizzonte.

Il soggetto principale è la zattera stessa, che è al centro della composizione e occupa gran parte dello spazio. Sullo sfondo, si vedono la nave e le onde del mare, mentre in primo piano si vedono i superstiti raffigurati in modo realistico e dettagliato.

La zattera della Medusa è un’opera che rappresenta l’uomo lottando contro le forze della natura e la morte e Theodore Gericault riesce a trasmettere una forte carica emotiva attraverso la rappresentazione dei personaggi stremati e disperati, e l’utilizzo di una grande gamma di toni cromatici che crea un’atmosfera di tensione ma anche di speranza.

La scelta

Il pittore francese disegnò e dipinse numerosi schizzi prima di decidere quale momento rappresentare. La concezione dell’opera fu infatti lenta e difficile, perché Theodore Gericault non era convinto di realizzare il momento della zattera ma bensì quello dell’affondamento. Non sapeva quale episodio avesse reso in modo migliore l’intensità drammatica dell’evento vagliando l’ipotesi di realizzare l’ammutinamento contro gli ufficiali oppure gli atti di cannibalismo o il soccorso.

Gericault opta infine per il momento, raccontato da uno dei sopravvissuti, in cui i naufraghi vedono una nave avvicinarsi all’orizzonte e tentare una prima volta invano di inviargli una richiesta di aiuto. Rappresentando perciò il momento in cui ogni speranza sembrava persa.

Accoglienza

In Francia

Il dipinto fu presentato al Salon di Parigi il 25 agosto 1819, con il titolo generico Scena di naufragio per non incorrere nelle ire della monarchia diventando il fulcro della mostra. L’opera divise l’opinione pubblica, i sostenitori del classicismo espressero il loro disgusto mentre il resto del pubblico fu affascinato dall’orrore e il carattere terrificante del soggetto. Al termine della mostra, la giuria del Salon gli ha conferito la medaglia d’oro ma non l’ha integrarla nelle collezioni nazionali del Museo del Louvre. La zattera della Medusa adesso è conservata proprio al Museo del Louvre di Parigi.

Questo dipinto di Nicolas Sebastien Maillot, datato 1831, mostra La zattera della Medusa di Gericault al Salon 1819, insieme a lavori di Poussin, Lorrain, Rembrandt e Caravaggio

In Inghilterra

Gericault fece in modo che La zattera della Medusa fosse esposta a Londra nel 1820. La tela ebbe un successo maggiore rispetto a Parigi, successo dovuto anche alla migliore esposizione nella mostra. Difatti a Londra fu collocato vicino al suolo rendendo il pubblico più vicino rafforzandone anche il carattere monumentale dell’opera mentre nel Salon di Parigi era posto più in alto rispetto lo spettatore.

Ispirazioni

Per la realizzazione della zattera della Medusa, Theodore Gericault prese in prestito molti elementi dai pittori contemporanei come Jacques-Louis David e Antoine-Jean Gros approcciandosi agli avvenimenti in modo monumentale.

Oltre al classicismo francese, Gericault trasse ispirazione dalle grandi opere dei maestri del Rinascimento italiano, come Michelangelo con il suo Giudizio Universale e Raffaello. Anche lo studio di Caravaggio influenzò la composizione del quadro soprattutto per quanto riguarda l’illuminazione.

La muscolatura perfetta di molti personaggio ricorda sì il neoclassicismo, ma l’uso delle luci e ombre, l’autenticità della disperazione dei sopravvissuti e l’emozione suscitata dalla composizione dell’opera prendono le distanze dall’austerità neoclassica diventando emblematici del movimento romantico.

Influenze

Nel romanticismo

Molti giovani artisti dell’epoca ammirarono e apprezzarono La zattera della Medusa di Theodore Gericault. Per esempio Eugene Delacroix con La barca di Dante, dipinto nel 1822, fu sicuramente influenzato dall’opera di Gericault. Influenza che si trova anche nelle opere future del pittore come Il naufragio di Don Giovanni dipinto nel 1840. Probabilmente anche l’opera più famosa di Delacroix La Libertà che guida il popolo ha preso ispirazione da La zattera della Medusa differenziandosi da Gericault per l’interesse nell’insieme piuttosto che al dettaglio.

La barca di Dante di Eugene Delacroix

Nel realismo

L’opera influenzò anche Gustave Courbet sia stata figura di spicco del movimento realista e di fatto un pittore antiromantico. Per esempio si può vedere l’influenza di Gericault in una delle opere più famose quali il Funerale a Ornans del 1850. Questa influenza si nota non solo nella scelta del grande formato, ma anche nella volontà di rappresentare persone comuni, eventi politici attuali e luoghi esistenti nella quotidianità.

Funerale a Ornans di Gustave Courbet

Fuori dalla Francia

La zattera della Medusa di Theodore Gericault influenzò anche molti artisti fuori dalla Francia, in particolare in Inghilterra, dove il pubblico ha potuto vedere l’opera nel 1820 per una esposizione a Londra.

Pittura di Gericault influenzò anche William Turner quando dipinse Disaster at Sea raffigurando un simile incidente, una nave inglese affondata e figure morenti in primo piano. La zattera della Medusa ispirò un intero tema quello delle catastrofe marittima. Ne sono esempi La nona onda del russo Ivan Aivazovski o il The Gulf Stream del pittore americano Winslow Homer.

The Gulf Stream di Winslow Homer

Maria Giulia Parrinelli

©Villegiardini. Riproduzione riservata

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