Felice Casorati (Novara, 4 dicembre 1883 – Torino, 1 marzo 1963) è stato un pittore, scultore e incisore italiano. I suoi dipinti, che possono essere inquadrati nella tendenza del realismo magico, includono composizioni di figure, ritratti e nature morte, spesso caratterizzati da insoliti effetti prospettici.
Felice Casorati, la vita
Felice Casorati nacque a Novara il 4 dicembre 1883. Fin da giovanissimo, dimostrò una precoce passione per la musica, ma abbandonò lo studio del pianoforte dopo una grave malattia e iniziò a interessarsi d’arte. Per compiacere la madre studiò giurisprudenza all’Università di Padova fino al 1906, ma la sua ambizione di diventare pittore fu confermata nel 1907 quando un suo dipinto venne esposto alla Biennale di Venezia.
Le opere della giovinezza
Le opere che ha prodotto nei primi anni della sua carriera erano in stile naturalistico, ma dopo il 1910 l’influenza dei simbolisti e in particolare di Gustav Klimt lo ha portato verso un approccio più visionario. Nel 1915 tenne una mostra personale alla Secessione di Roma III, dove espose diversi dipinti e la prima delle sue sculture in terracotta verniciata.Il suo servizio militare nella prima guerra mondiale iniziò quell’anno e durò fino al suo congedo dall’esercito dopo la morte del padre nel 1917.
Il ritorno all’ordine
Nel 1918, “incuriosito dall’atmosfera decadente di Torino con i suoi panorami sinistri”, vi si stabilì con la madre e due sorelle. Le sue opere del decennio successivo caratterizzano, nella loro enfasi sulla geometria e sulla chiarezza formale, il “ritorno all’ordine” allora prevalente nelle arti come reazione alla guerra. Sebbene molti critici trovassero il suo lavoro freddo, cerebrale e accademico, Casorati ottenne il riconoscimento internazionale come figura di spicco di questo movimento. Lavorando spesso a tempera, Casorati trasse ispirazione dal suo studio dei maestri del Rinascimento, in particolare Piero della Francesca, come nel suo ritratto del 1922 intitolato Silvana Cenni. Questa composizione simmetrica di una donna seduta in abito bianco è forse la più nota delle opere dell’artista.In esso, l’attenta resa dei volumi sfocia paradossalmente in un senso di irrealtà che è caratteristico dell’arte di Felice Casorati.
La maturità
Arrestato per breve tempo nel 1923 per il suo coinvolgimento con un gruppo antifascista, Casorati evitò successivamente di inimicarsi il regime. A partire dal 1923 aprì il suo studio ai giovani studenti d’arte torinesi e ad artisti italiani emergenti come Quinto Martini e ai pittori del Gruppo dei Sei. Nel 1925, uno dei suoi studenti era Daphne Mabel Maugham, in seguito sua moglie. Uno dei suoi ultimi studenti fu il pittore italiano Enrico Accatino. La sua opera Carità di San Martino, 1939, si trova al Museo cantonale d’arte di Lugano. Dopo il 1930 la severità dello stile precedente di Casorati si ammorbidì un po’ e la sua tavolozza si illuminò. Ha continuato a esporre ampiamente, vincendo numerosi premi, tra cui il Primo Premio alla Biennale di Venezia del 1938. Si è occupato anche di scenografia. Felice Casorati morì Torino nel 1963.
L’estetica di Felice Casorati
Nell’opera di Felice Casorati, secondo Raffaello Giolli, “I volumi non hanno peso in essi, e i colori non hanno corpo. Tutto è fittizio: anche i vivi mancano di ogni vitalità nervosa. Il sole sembra essere la luna … nulla è fisso o definito” – e ha sostenuto che proprio queste qualità conferiscono al suo lavoro la sua originalità e lo collegano ai pittori metafisici. Lo stesso Casorati scriveva, nel 1931: «Riprendendo contro di me la vecchia polemica del classicismo e del romanticismo, si inveisce contro l’ordine intellettualizzato e scolastico, si accusa la mia arte di essere insincera, e volutamente accademica, in una parola neoclassica. … poiché la mia arte nasce, per così dire, dall’interno, e non ha mai la sua fonte in “impressioni” mutevoli, è del tutto naturale che … le forme statiche, e non le immagini fluide della passione, si riflettano in le mie opere».
Le opere di Felice Casorati nei musei
La maggior parte delle opere importanti di Casorati si trovano in collezioni italiane, pubbliche e private, tra cui il Museo d’Arte Moderna Revoltella di Trieste e la Galleria Nazionale d’Arte Moderna. Altri musei che ospitano le sue opere includono il Museum of Fine Arts, Boston, il Detroit Institute of Arts, il Metropolitan Museum of Art, il Birmingham Museum of Art, il British Museum, e il Museo d’Arte dell’Università del Michigan, il Museo del Novecento di Milano.