Un giardino informale in cui lo sguardo è libero di correre negli ampi spazi lasciati a prato, di fermarsi a osservare le piante rare che provengono da zone tropicali e desertiche, perfettamente acclimatate. E’ questo il Giardino del Biviere, nella parte meridionale della piana di Catania, aperta sul Mare Ionio e quasi incastonata tra l’Etna e i monti Iblei, l’Agro lentinese è un’area dedicata alla coltura degli agrumi. Fino agli anni 30 del 900, 1.200 ettari erano occupati dal lago del Biviere di Lentini, il bacino più grande della Sicilia, pescosissimo ma flagellato dalla malaria; durante l’epoca fascista fu decisa una bonifica integrale, il lago scomparve e il paesaggio si trasformò. Rimasero i resti del piccolo porto con un edificio per la lavorazione del pescato, due moli, una locanda e la cappella. Quando si trasferirono a vivere nelle antiche case del Biviere, nel 1968, i principi Borghese trovarono un luogo inospitale che lentamente e con studio trasformarono in un’abitazione di campagna con un giardino lussureggiante, che di essa è un diretto prolungamento. Tre terrazzamenti mascherano il pendio del fondale del lago e regalano movimento al giardino, consentendo una miglior divisione dello spazio. Accanto ad alberature più classiche del panorama dei giardini italiani, trovano posto altre ormai ampiamente note nel panorama siciliano e mediterraneo e collezioni di piante più inconsuete e di succulente di ogni parte del mondo, ora acclimatate. Il Biviere è un giardino giovane e in continua evoluzione, dove la passione della sua creatrice, Miki Borghese, si sente vibrare e se si chiudono gli occhi il vecchio lago sembra riecheggiare.
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Foto © Foto di Alfio Garozzo – Courtesy GRANDI GIARDINI ITALIANI
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