“Nulla accade nella natura vivente che non sia connesso col tutto”. Con questo aforisma di Johann Wolfgang von Goethe, Matteo Thun sintetizza perfettamente la logica e lo spirito che hanno ispirato il progetto del cottage di montagna immerso e perfettamente integrato nella cornice naturale pura e maestosa della valle dell’Engadina.
Concetti di tradizione e innovazione
Il progetto di Matteo Thun gioca in maniera raffinata sulla dialettica tra i concetti di tradizione e innovazione e su quelli di naturale e artificiale, offrendo un’interpretazione aperta ai linguaggi della modernità. “Il complesso”, racconta Matteo Thun, “è stato realizzato in stretto dialogo con il proprietario, che ha chiesto allo studio un rifugio per le vacanze in grado di integrarsi col paesaggio alpino e che fosse basato su forme tradizionali dell’architettura di montagna”.
Una scelta razionale
Il primo aspetto è stato affrontato da due diversi punti di vista, che hanno riguardato la scelta dei materiali, legno e pietra, ideali per armonizzarlo nel contesto della valle in cui si trova e la disposizione delle volumetrie dell’edificio in relazione all’ambiente circostante. Grazie alla divisione su quattro piani, infatti, la villa con la sua terrazza in pietra, si adagia sulla collina senza risultare invasiva ed è completamente nascosta alla vista. Una scelta razionale anche dal punto di vista funzionale perché “la pittoresca location sul pendio” spiega Matteo Thun, “è studiata in modo tale che ogni livello possa avere la propria entrata. I due volumi della casa, così pensati, oltre a non risultare invasivi verso l’esterno, all’interno permettono di separare gli accessi tra area living, camere e zone di servizio”.
L’essenzialità della costruzione
Da un punto di vista più strettamente stilistico “la costruzione adotta le caratteristiche archetipiche delle abitazioni tradizionali dell’Engadina, implementandole con elementi più moderni, come per esempio le ampie proporzioni delle finestre, le travature e volumi a sbalzo”. Gli interni riflettono l’essenzialità della costruzione con un mix tra superfici ed elementi d’arredo in legno chiaro abbinato a tinte neutre e pochi tocchi di colore a contrasto.
Matteo Thun
Senza dimenticare il camino aperto situato nella zona giorno, immancabile in questo scenario montano. “Ma il vero spettacolo”, conclude Matteo Thun “è offerto dalle grandi finestre a bow window nella parte living e dining, che portano in casa l’incanto dei profili maestosi delle cime innevate e i colori dei boschi e della natura circostante”.
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