Nel 2009, lo studio di architettura giapponese SANAA ha progettato il Serpentine Gallery Pavilion, un’installazione temporanea il cui “aspetto cambia a seconda del tempo, permettendogli di fondersi con l’ambiente circostante”.
Il Padiglione
Il padiglione è stato parte di un evento artistico più ampio che, ogni estate, “spinge i confini della pratica architettonica contemporanea” con la costruzione di una nuova struttura nel giardino della Serpentine Gallery, all’interno della suggestiva cornice dei Kensington Gardens a Londra.
Lo spazio tra interno ed esterno
La geometria sinuosa del Serpentine Gallery Pavilion di SANAA dialoga con la morfologia del giardino dei Kensington Gardens: plasmata da una sottile copertura in alluminio che varia in altezza, ritma il percorso del visitatore e riflette la natura all’intorno, è definita alla base da una superficie in cemento grigio chiaro dove si dispongono in maniera libera esili sostegni verticali metallici.
Le sequenze e la permeabilità visiva
Le sequenze di materiali sono la soglia tra interno ed esterno, con eccezioni verticali rappresentate dalle chiusure in acrilico traslucido poste a perimetro delle aree destinate a spettacoli ed esposizioni. La permeabilità visiva dell’opera architettonica di SANAA la rende cangiante in relazione al contesto, incoraggiando l’ingresso da tutti i lati.
La storia del Serpentine Gallery Pavilion
Ogni anno, da giugno a ottobre, il parco della Serpentine Gallery, galleria di arte contemporanea dal 1970, diventa un “luogo internazionale per la sperimentazione architettonica”. A partire dal progetto inaugurale di Zaha Hadid nel 2000, figure come Peter Zumthor, Bjarke Ingels, Frank Gehry e Rem Koolhaas sono state chiamate a partecipare all’evento. Secondo gli organizzatori, il Padiglione è “uno spazio di incontro, un forum per l’apprendimento, il dibattito e l’intrattenimento”. Dove esplorare i legami tra arte, architettura e cultura.
Black Chapel
Il Serpentine Pavilion 2022 sarà l’opera Black Chapel, pensata dall’artista americano Theaster Gates in collaborazione con lo studio di architettura Adjaye Associates. Rinnovando un sodalizio tra differenti espressioni creative già manifestatosi in una delle edizioni precedenti che ha avuto come protagonisti Herzog & de Meuron e Ai Weiwei.
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