La Library Delft University of Technology è inserita nel contesto del campus universitario della città di Delft come un segno architettonico che, a partire dalla quota del terreno, si eleva gradualmente descrivendo la grande copertura verde della biblioteca. L’edificio, progettato dallo studio olandese Mecanoo tra il 1993 e il 1995, è stato inaugurato nel 1998 diventando un’icona della cultura scientifica e tecnologica a livello internazionale, riconosciuta dal Premio nazionale per la costruzione in acciaio del Dutch Steel Building Institute e dal Premio per il Millennio, ricevuto dal Corus Construction. Lo spazio interno flessibile è sempre pronto a rispondere a nuove esigenze funzionali e, nel 2010, è stato trasformato in un Library Learning Centre. L’intervento ha rinnovato il programma d’attività del centro che, distribuito in 15.000 metri quadrati di superficie, comprende oggi un archivio sotterraneo, sale di lettura, laboratori di ricerca, uffici amministrativi e luoghi di relax.

Gli ambienti della biblioteca

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La grande agorà della biblioteca © Mecanoo (CC BY-SA 4.0)
L’imponente scaffalatura sviluppata su quattro livelli © Mecanoo (CC BY-SA 4.0)
Lo spazio di lettura dell’agorà è caratterizzato da un’illuminazione diffusa proveniente dal cono centrale e dalle chiusure dei piani degli uffici che, con la loro trasparenza, consentono il flusso di luce naturale dall’esterno © M8scho (CC BY-SA 4.0)

L’agorà occupa il livello d’ingresso della biblioteca e permette di leggere dall’interno l’articolazione della figura d’insieme. Si tratta di uno spazio dinamico, con arredi disposti in maniera libera e aree destinate a mostre temporanee, che trova ordine nell’ampio cono centrale sostenuto da pilastri inclinati d’acciaio. Quest’ultimo, nel suo sviluppo verticale di circa 40 metri in cui si inseriscono i quattro livelli delle sale di lettura, rappresenta l’unione tra la copertura e lo spazio interno. In corrispondenza dell’aggancio al piano inclinato superiore è stata inserita una corona vetrata che garantisce il passaggio di luce zenitale. L’illuminazione naturale è filtrata anche dall’oculo ricavato operando una troncatura nel cilindro, la cui geometria è poi terminata da una struttura in acciaio che lo rende un elemento svettante nel paesaggio urbano. Il progressivo ritmo ascensionale della struttura è scandito, oltre che dalla snellezza dei sostegni metallici puntiformi, anche da livelli multipli di scaffali inquadrati da una parete di fondo sui toni del blu. Lo spazio dell’agorà è concluso poi sul fronte interno di altezza maggiore da quattro piani di uffici che, nel gioco di trasparenze con la superficie vetrata della facciata esterna, contribuiscono a introdurre nell’ambiente una notevole quantità di luce diffusa, riverberata anche dal rivestimento dell’intradosso della copertura.

Una sintesi tra tecnica e forma: le soluzioni innovative della Library Delft University of Technology

La copertura verde della Library Delft University of Technology © TU Delft (CC BY-NC-ND 2.0)
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La facciata vetrata della Library Delft University of Technology © Mecanoo (CC BY-SA 4.0)

La ricerca di materiali e di soluzioni tecnologiche innovative è alla base delle sperimentazioni di Mecanoo, studio di architettura fondato nel 1984 a Delft da Francine Houben, Floris Overheul, Dick van Gameren, e dai soci Nuno Fontarra, Rick Splinter e Arne Lijbers. Il team multidisciplinare, composto da professionisti creativi provenienti da 25 paesi, progetta architetture che combinano le richieste del cliente, i bisogni dell’utente, il contesto fisico, il clima e la cultura locale.

La Library Delft University of Technology rispecchia perfettamente la linea programmatica dello studio, con un risultato unico. La biblioteca ha saputo combinare, in un’architettura di elevata qualità, la sostenibilità ambientale, economica e sociale. In questo senso, il tetto in erba ha un effetto di isolamento termo-acustico e contribuisce al mantenimento di un microclima interno ideale. Ciò avviene anche attraverso l’attento trattamento dell’acqua piovana, la cui lenta condensazione genera un raffreddamento naturale nel periodo estivo. La copertura verde praticabile, libera dall’ingombro di impianti tecnici, crea una nuova dimensione nel campus universitario di Delft, a disposizione di studenti, professori e visitatori esterni. Infine, le vetrate continue rivolte a sud-ovest forniscono un apporto gratuito di energia termica all’edificio che, nei mesi più caldi, è opportunamente schermato dai raggi solari da una filare di alberi ad alto fusto.

Andrea Zanin

 

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