Rafael Moneo è un architetto e didatta spagnolo noto per i suoi progetti che incorporano senza soluzione di continuità sia elementi contemporanei che storici.
La formazione
Rafael Moneo, per esteso José Rafael Moneo Vallés, è nato il 9 maggio 1937 a Tudela nel nord della Spagna. Si è laureato in architettura nel 1961 presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Madrid collaborando durante i suoi studi a vari progetti con Francisco Javier Sáenz de Oiza (1956-1961). Tra il 1961 e il 1962 ha lavorato nello studio di Jørn Utzon a Hellebæk in Danimarca. Nel 1963 ricevette una borsa di studio biennale per studiare all’Accademia di Spagna a Roma, soggiorno che influenzò notevolmente il suo lavoro successivo. Ritornò in Spagna nel 1965 e fondò a Madrid il suo studio di architettura.
L’insegnamento
Successivamente divenne professore presso la Scuola di Architettura di Madrid (1966-1970). Nel 1971 è diventato docente di Elementi di Composizione presso la Escuela Técnica Superior de Arquitectura de Barcelona dove insegnò per quasi dieci anni.
Nel 1976 Moneo ha lavorato al New York Institute for Architecture and Urban Studies e ha insegnato alla Cooper Union School of Architecture di New York. Negli anni successivi insegnò anche a Princeton e Harvard e nel Dipartimento di Architettura della Federal Polytechnic School di Losanna in Svizzera.
Nel 1985 è stato nominato Preside del Dipartimento di Architettura dell’Università di Harvard, incarico che ha ricoperto per quindici anni. Continua a ricoprire la carica di Professore di Architettura in quella scuola.
Le idee
Durante gli anni 60 e 70 Rafael Moneo combinò il lavorò di architetto con quello di professore. In entrambe le attività ha denunciato la tendenza moderna a realizzare edifici di breve durata, e ha difeso la progettazione di opere che possono rimanere attuali a lungo. In linea con quello che è stato definito razionalismo contestuale, Moneo non segue le correnti dell’utilitarismo e dell’espressionismo europee, ma piuttosto riflette nelle sue opere una versione addolcita dello stile nordico e della tradizione olandese. A tutto questo aggiunge la propria visione dell’architettura storica.
Museo Nazionale d’Arte Romana
L’edificio per il Museo Nazionale d’Arte Romana a Mérida, progettato dall’architetto Rafael Moneo a partire dall’autunno del 1979, e realizzato tra il 1980 e il 1986, ottenne rapidamente riconoscimenti internazionali, non solo come uno dei primi capolavori dell’architetto navarrese, e il primo dei suoi conosciuti e apprezzati all’estero, ma anche come l’opera che segnò l’inizio di un proficuo periodo della produzione architettonica spagnola, che andò avanti per catturare l’attenzione di architetti e critici di tutto il mondo.
L’obiettivo principale dell’architetto in questo progetto era che il museo avesse il carattere e la presenza di un edificio romano. Tutta l’architettura è fortemente legata ai contenuti che espone e alla cultura a cui fa riferimento. Anche se a prima vista del museo questo può sembrare semplice, c’è una complessa concezione architettonica, ricca di associazioni storiche e di sottili collegamenti spaziali. Il complesso è costituito da due volumi collegati da un ponte, con un interno basato su archi, diaframmi e illuminazione centrale.
Stazione ferroviaria di Atocha
Un altro progetto noto e molto apprezzato è stato il suo ampliamento della stazione ferroviaria di Atocha a Madrid nel 1992. La stazione originaria era di dimensioni insufficienti per accogliere l’arrivo dell’alta velocità in Spagna. Quindi fu necessaria la costruzione di un nuovo accesso ferroviario pianificando un importante rimodellamento degli edifici. La direzione dei lavori fu affidata all’architetto Rafael Moneo e fu realizzata tra il 1985 e il 1992.
L’idea era quella di costruire due stazioni completamente nuove, la stazione di Puerta de Atocha che ospiterà la nuova linea ad alta velocità e situata dietro la stazione originaria, e la stazione di Atocha Cercanías, che ospiterebbe altre linee. Questa è contenuta in un edificio circolare progettato dallo stesso Moneo.
La stazione originaria è conservata e al suo interno. Nella lobby è presente un giardino tropicale che occupa il posto dei vecchi binari e piattaforme. Questa serra ha migliaia di piante appartenente a centinaia di specie e degli stagni in cui sono presenti animali esotici abbandonati dai proprietari come tartarughe e pesci.
I progetti degli anni 90 e 2000
Per tutta la fine degli anni ’90 e oltre, Moneo ha progettato molti musei e spazi culturali. Lavorando anche negli Stati Uniti e nel resto dell’Europa e non soltanto in Spagna. Per esempio a Stoccolma progetta i Musei di Arte e Architettura Moderna (1991-1998)
Spagna
In Spagna ha convertito il Palazzo di Villahermosa a Madrid nel museo che ospita la collezione Thyssen-Bornemisza (1992) e ha progettato la Fondazione Pilar e Joan Miró a Palma di Maiorca (1992), il Centro Kursaal a San Sebastián (1999), l’Auditorium di Barcellona (1999) e l’ampliamento del Museo del Prado (2007) a Madrid.
Stati Uniti
L’architetto Rafael Moneo ha lavorato e continua a lavorare molto negli Stati Uniti. Ha ideato il Davis Museum and Cultural Center del Wellesley College in Massachusetts (1993) e l’Audrey Jones Beck Building del Museum of Fine Arts di Houston (2000).
Altri progetti degni di nota sono la Cattedrale di Nostra Signora degli Angeli a Los Angeles (2002), il Northwest Corner Building alla Columbia University di New York (2010), e il Laboratory for Integrated Science and Engineering ad Harvard (2007).
Cathedral of Our Lady of the Angels
La Cattedrale di Nostra Signora degli Angeli è un edificio postmoderno ed uno dei principali santuari cattolici di Los Angeles.
L’architetto Rafael Moneo ha progettato un edificio in stile postmoderno a forma di croce latina giocando molto sugli angoli. Incorpora una lunga navata lunga circa 90 metri, decorata ai lati da arazzi realizzati dall’artista contemporaneo John Nava. Ampie campate distribuite ad intervalli regolari, ornate da pannelli di alabastro, forniscono un’illuminazione filtrata. Il santuario è circondato da cinque cappelli e sono collegate tramite un deambulatorio esterno mentre il campanile appare un po’ in disparte a nord est dall’edificio principale ergendosi di circa 50 metri. Tutto l’edificio è circondato da un giardino.
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