Affonso Eduardo Reidy, nato a Parigi il 26 ottobre 1909 e morto a Rio de Janeiro il 10 agosto 1964, è stato uno dei pionieri dell’architettura e dell’urbanistica moderne in Brasile. Ha studiato architettura all’Escola Nacional de Belas Artes di Rio de Janeiro laureandosi nel 1930. Durante i suoi studi Reidy fece uno stage presso l’urbanista francese Alfredo Agache che era il responsabile del nuovo piano regolatore di Rio de Janeiro. Come molti della sua generazione fu influenzato dalle idee di Le Corbusier.
Divenne assistente e poi successore dell’architetto e professore Gregori Warchavchik, una delle prime figure ad opporsi allo sviluppo neocoloniale in Brasile. In breve tempo, Affonso Reidy diventerà professore di design e urbanistica formando un’intera generazione di architetti brasiliani. Sotto la direzione di Lúcio Costa, progetterà l’edificio della sede del Ministero della Pubblica Istruzione e Saúde che adesso prende il nome di Palazzo Gustavo Capanema insieme ad un team di noti architetti carioca.
Palazzo Gustavo Capanema
L’edificio è considerato una pietra miliare nell’istituzione dell’architettura brasiliana moderna, essendo stato progettato da un team capeggiato da Lucio Costa insieme ai giovani architetti Carlos Leão, Oscar Niemeyer, Affonso Eduardo Reidy, Ernani Vasconcellos, Jorge Machado Moreira e Roberto Burle Marx come paesaggista.
Si tratta di un grande edificio situato nel centro della città di Rio de Janeiro costruito tra il 1936 e il 1945. Lo Stato cercava di trasmettere al paese un senso di modernità, che si rifletteva sia nella progettazione dell’edificio che nel contesto storico in cui è inserito. Furono seguite molto fedelmente le raccomandazioni di Le Corbusier, che era uno dei consulenti, costruendo sopra i pilotis e con una struttura portante libera da muri e tramezzi interni. Fu uno dei primi edifici al mondo a utilizzare frangisole per evitare l’incidenza diretta dell’irraggiamento solare sulla sua facciata nord.
Lo stile
Con i suoi progetti Affonso Reidy cerca di assorbire le proposte dello stile internazionale e di interpretarle nel contesto brasiliano. Il punto di partenza del suo stile sarà nel 1931 un rifugio per senzatetto. Una costruzione razionalista, abbastanza economica con una spazialità aperta e generosa. Altro esempio che risale al 1948 è la fabbrica di prodotti cosmetici a Rio de Janeiro, caratterizzata un soffitto curvo dovuto a volte di cemento che si rifà ad opere di Niemeyer.
Affonso Reidy urbanista
Gran parte della sua vita è stata legata al servizio pubblico come urbanistica. Intraprenderà alcuni importanti progetti, come l’urbanizzazione del centro di Rio. Purtroppo, il suo progetto del 1948 non fu realizzato, prevedeva l’urbanizzazione di un’area liberata con edifici amministrativi e residenziali e persino un museo progettato da Le Cobusier.
Partecipò insieme al paesaggista Burle Marx al progetto Aterro do Flamengo inaugurato nel 1965. Si trattava di un complesso ricreativo a Rio de Janeiro, fornendo alla città strade di collegamento tra le zone sud e nord e creando un grande parco ai margini del Flamengo. Qui progettò il suo noto Museu de Arte Moderna do Rio de Janeiro.
Le opere mature e le critiche
Nel 1953 ha vinto il primo premio all’Esposizione Internazionale degli Architetti alla biennale di San Paolo e l’anno dopo costruì il museo d’arte moderna di Rio de Janeiro e fu chiamato a progettare il Museo Nazionale del Kuwait.
È stato il responsabile tra il 1949 fino al completamento nel 1952 della costruzione del Pedregulho Housing Complex. Un edificio audace caratterizzato da una estetica vicino a Le Corbusier e con linee curve, archi e cupole che ricordano i progetti di Niemeyer.
Dopo la sua morte, durante gli anni ’70 e ’80, l’intero lavoro della generazione a cui apparteneva Affonso Reidy, così come le sue idee e visione del mondo, venne pesantemente criticate, con l’avvento della postmodernità.
Museu de Arte Moderna do Rio de Janeiro
Nel 1954 progetta il Museu de Arte Moderna do Rio de Janeiro, un’opera di audace design strutturale. È un punto di riferimento dell’architettura razionalista moderna soprattutto per l’uso delle strutture in ghisa e per la loro integrazione con l’ambiente.
L’edificio principale presenta pilastri esterni obliqui, collegati da travi longitudinali. Un’ampia terrazza esterna è incorniciata dalle facciate d’ingresso dell’edificio principale e dell’ala teatro. La facciata nord ha persiane in alluminio per il controllo della quantità di luce naturale che entra nella galleria. Per raggiungere il piano superiore è necessario passare da un’ampia rampa a spirale con terrazza sul tetto con vista sulla baia di Guanabara e sulle montagne di Rio. Burle Marx curò la progettazione del cortile interno e del parco esterno.
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