Pierre Chareau (1883-1950), architetto e designer francese autore della famosa Maison de verre, ha progettato opere di design e architettura capaci di integrare l’estetica art déco con il funzionalismo moderno. La ricercatezza artigianale che ha appreso con il disegno degli elementi d’arredo è stata la chiave attraverso cui è riuscito ad assimilare i principi dello Stile Internazionale nella definizione di un nuovo orientamento. 

Nato a Bordeaux nel 1883, ha studiato all’Ecole des Beaux-Arts di Parigi tra il 1900 e il 1908 per poi lavorare, fino al 1919, nella sede parigina della ditta inglese Waring and Gillow. La manifattura, dedita alla produzione di mobili e oggetti di antiquariato, aveva aperto nuovi laboratori nella capitale francese dopo il successo del progetto di decorazione del padiglione britannico, coordinato da Edwin Lutyens, all’Esposizione Universale di Parigi del 1900. Ha svolto la maggior parte dell’attività professionale in Francia, per poi emigrare negli Stati Uniti nel 1940 dove, a East Hampton, ha disegnato la casa del pittore Robert Motherwell. 

Pierre Chareau e le esposizioni internazionali di arti figurative 

Sala dell’art déco, Musée d’art moderne de la ville de Paris © Jean-Pierre Dalbéra (CC BY 2.0)

Pierre Chareau ha esordito come designer al salone d’autunno del 1919, svoltosi al Grand Palais di Parigi. La mostra ha esibito le creazioni di esponenti delle diverse arti figurative tra cui i pittori Marc Chagall, Amedeo Modigliani, Georges Braque e Georges Gimel, e gli scultori Constantin Brâncuși, Aristide Maillol, Charles Despiau, René Iché e Ossip Zadkine. Oltre a quadri e sculture erano presenti anche opere di arti decorative come i vetri di René Lalique, Julia Bathory e i progetti architettonici di Le Corbusier. 

L’esposizione delle arti decorative del 1925, tenutasi sempre a Parigi, ha segnato l’affermazione del fenomeno dell’art déco. Per l’occasione Pierre Chareau ha presentato il progetto di una scrivania-libreria rotante, di forma cilindrica, costituta da pannelli scorrevoli. Il progetto di questo pezzo caratterizzato da un design raffinato dalla linee razionali, rappresentava un tentativo di contribuire alla riforma estetica dell’ambiente moderno. 

Pierre Chareau architetto

Al 1927 risale la prima realizzazione Pierre Chareau come architetto, il Club-House di Beauvallon. L’edificio ha giustapposto all’estetica bianca assoluta dello stile internazionale una composizione volumetrica ricercata. La pianta distribuiva gli spazi di servizio in un corpo ad ‘L’ rispetto a cui gli ambienti del bar e della terrazza, arredati con mobili art déco, si ponevano come elementi liberi, dalle forme organiche sostenute da pilotis. Successivamente, Pierre Chareau si è dedicato ai progetti per gli interni del Grand Hôtel di Tours (1927) e degli uffici della società LTT (1932), entrambi a Parigi.

La Maison de verre (1928-32)

Pierre Chareau, Maison de verre, Parigi, 1928-32 © trevor.patt (CC BY-NC-SA 2.0)
Scorcio del prospetto di Maison de verre © trevor.patt (CC BY-NC-SA 2.0)
Enfilade dello studio medico © trevor.patt (CC BY-NC-SA 2.0)

L’opera più emblematica dell’architetto francese, manifesto della sua ricerca è la Maison de verre. È stata commissionata dal Dottor Dalsace e realizzata a Parigi tra il 1928 e il 1932. L’edificio ha combinato le funzioni di una clinica medica e di abitazione privata. Dallo studio del complesso programma funzionale è derivata la scelta del vetrocemento per l’involucro esterno, materiale dominante nella linearità della figura. La struttura portante in acciaio e gli elementi impiantistici sono stati lasciati a vista. Lo spazio più evocativo è il soggiorno-libreria a doppia altezza, percorso in quota da gallerie e definito da pilastri metallici rivestiti con sottili lastre di ardesia. L’arredo è moderno, con parti mobili come la scala pieghevole, i piani regolabili e le pareti scorrevoli. L’eleganza con cui i singoli elementi sono stati disegnati e inseriti nello spazio evolvono esteticamente la machine à habiter lecorbuseriana. 

Andrea Zanin

 

Vi potrebbero interessare anche: