Architetto e saggista, Johannes Duiker è stato un importante rappresentante del costruttivismo e della Nuova Oggettività in Olanda. Creò capolavori dell’architettura moderna che diedero un importante impulso all’architettura del 900. Influenzato prima da F. L. Wright e poi da De Stijl, fu editore e collaborò regolare con rivista di architettura De 8 en Opbouw. Tra i suoi principali progetti, il sanatorio Zonnestraal, Hilversum (1926 – 1928), buon esempio di modernismo internazionale; il progetto per il cinema Handelsblad-Cineac, Amsterdam (1934-6), con la sua enorme insegna, doveva molto al costruttivismo e a Le Corbusier. Il suo ultimo lavoro, completato dal suo partner Bernard Bijvoet (1889-1979), fu il Grand Hotel Gooiland, Hilversum (1934-6).
I primi progetti con Bernard Bijvoet
Johannes Duiker, noto anche come Jan Duiker, nacque il 1° marzo 1890 a L’Aia e morì prematuramente il 23 febbraio 1935 ad Amsterdam. Abbandonato il conservatorio, nel 1908 iniziò a studiare architettura alla Technische Hogeschool Delft e qui strinse amicizia con un altro architetto Bernard Bijvoet. Entrambi si laurearono nel 1913 e iniziarono a lavorare nello studio di Henri Evers supervisionando la costruzione del Municipio di Rotterdam. Nel 1916 Duiker e Bijvoet decisero di iniziare una carriera autonoma e fondarono il loro studio di architettura all’Aia. Solo due anni dopo vinsero il concorso per raelizzare l’edificio della Rijksakademie van Beeldende Kunsten ad Amsterdam.
Nonostante ciò, purtroppo nel 1921 il governo ritirò l’ordine e il progetto non venne mai avviato. La loro carriera comunque proseguì e tra il 1919 e il 1923 costruirono una città giardino con 126 ville composte da sette tipologie di edificio (Villadorp Kijkduin). Con la costruzione di una casa familiare nel 1924 ad Aalsmeer, gli architetti hanno sviluppato un metodo di costruzione semplice, leggero ed economico. Parteciparono alla Exposition des Arts Décoratifs a Parigi nel 1924, esponendo i loro progetti e lì Bijvoet incontrò l’interior designer Pierre Chareau con cui iniziò una partnership trasferendosi a Parigi.
Villadorp Kijkduin
Quella che viene chiamata Villadorp Kijkduin, è una zona residenziale nel quartiere Kijkduin dell’Aia. Le case furono progettate dagli architetti Jan Duiker e Bernard Bijvoet. Erano di varie tipologie, cottage unifamiliari e bifamiliari con tetto di canne e bungalow indipendenti dal tetto di ardesia rossa o grigia. Caratteristica delle costruzioni è l’enfasi posta sui tetti a padiglione orizzontali, molto sporgenti e leggermente inclinati e sulle verande coperte circondate da muri di cinta. Molte case presentano verande e tetti a sbalzo che rappresentavano sicuramente l’influenza dell’architetto americano Frank Lloyd Wright. Delle case originali degli architetti Duiker e Bijvoet, ne rimangono 56 su 126 ed alcune sono diventate un monumento nazionale.
Le opere della maturità di Johannes Duiker
Dopo la partenza di Bijvoet, Johannes Duiker si trasferì ad Amsterdam e lavorò con l’ingegnere strutturista Jan Gero Wiebenga, e insieme a Leendert van der Vlugt, costruirono una scuola a Groningen nel 1922. Si trattava di uno dei primi edifici funzionali nei Paesi Bassi L’influenza del costruttivismo diventa evidente nelle successive opere di Duiker. Da quel momento in poi, l’architetto olandese ha sviluppato la struttura dell’edificio attraverso la costruzione e il tipo di edificio dalla funzione. Ne sono esempi la costruzione trasparente della casa del Nirwana e una Openluchtschool (una scuola all’aperto) ad Amsterdam con palestra integrata e spazi aperti davanti alle aule.
Nel 1926 progettò il sanatorio Zonnestraal nel comune di Hilversum. Era una clinica per l’assistenza post-tubercolare, costituita da un edificio principale con amministrazione, cucina, sale da pranzo e per trattamenti e quattro coppie di padiglioni disposti assialmente simmetricamente con le stanze dei pazienti. Il capolavoro dell’architetto mostra le caratteristiche strutturali del “sistema del domino” sviluppato da Le Corbusier. Nel suo ultimo lavoro il cinema costruttivista Cineac, un cinegiornale ad Amsterdam, costruito tra il 1930 e il 1934, le forme diventano più libere e le griglie ortogonali sono ricoperte da cerchi.
Nuova Oggettività
La nuova oggettività che originariamente in tedesco prendeva il nome di Neue Sachlichkeit fu una reazione stilistica all’interno delle arti all’espressionismo che l’aveva preceduta. Caratteristica dello stile sono le rappresentazioni prive di emozioni di soggetti quotidiani e la preferenza per la semplicità. Il movimento si è manifestato nel mondo del cinema così come nella fotografia, nell’architettura e nella pittura.
L’inizio della Nuova oggettività all’interno dell’architettura olandese può essere identificato nel 1932 con la rivista “De 8 en bouw” e Duiker ne era editore proprio dal 1932 fino alla sua morte avvenuta pochi anni dopo. La Nuova oggettività è una reazione principalmente all’Art Nouveau, ma anche all’espressionismo all’interno dell’architettura. Johannes Duiker è sicuramente tra gli architetti che hanno rappresentato questo stile insieme a Jan Gerko Wiebenga, Bernard Bijvoet, Gerrit Rietveld, Piet Zanstra e Leon Waterman.
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