Michael Graves è stato un importante architetto e designer americano, una delle principali figure del movimento postmodernista.
La formazione ed il periodo a Roma
Michael Graves è nato il 9 luglio 1934 a Indianapolis in Indiana negli Stati Uniti ed è morto il 12 marzo 2015 a Princeton in New Jersey.
Ha conseguito una laurea nel 1958 presso il College of Design dell’Università di Cincinnati in Ohio, ed un master in architettura 1959 all’Università di Harvard l’anno dopo. Nel 1960 ha ricevuto il Rome Prize dall’American Academy in Rome, dove, dal 1960 al 1962, si è immerso nello studio dei grandi edifici antichi locali. La sua esposizione a quelle strutture architettoniche non solo sarà l’impulso per il suo allontanamento dal Modernismo, ma sarà evidente nei suoi successivi edifici postmoderni. Al suo ritorno negli Stati Uniti nel 1962, accettò un posto di insegnante alla Scuola di Architettura dell’Università di Princeton, dove avrebbe insegnato per quasi quattro decenni.
Le prime opere del “less is more”
Essendo un discepolo del Modernismo, il suo primo progetto degli anni Sessanta era impregnata del suo spirito: volumi geometrici prevalentemente bianchi, composti da linee pulite e rade, senza ornamenti. Seguiva gli insegnamenti di Ludwig Mies van der Rohe soprattutto il motto “Less is more”. Il rifiuto dei riferimenti del passato come la decorazione era un segno distintivo del suo primo stile, che riecheggiava le opere di Mies van der Rohe e Le Corbusier. Esempi della sensibilità modernista di Graves sono evidenti nella Hanselmann House (1967-71) a Fort Wayne in Indiana e la Benacerraf House (1969) a Princeton in New Jersey.
La sua adesione ai principi del Modernismo contribuì a identificarlo alla fine degli anni Sessanta come uno dei New York Five, un gruppo di influenti architetti della East Coast che abbracciarono senza riserve il movimento modernista insieme a Peter Eisenman, Charles Gwathmey, John Hejduk e Richard Meier.
La svolta dell’architetto Michael Graves
Tuttavia, l’opposizione alla freddezza e alla rigidità di quello stile stava crescendo. Alla guida di questo dissenso c’era l’architetto Robert Venturi, che contestava abilmente le venerate parole di Mies pronunciando “less is bone” cioè “Meno è una noia”.
Verso la fine degli anni Settanta anche Graves stava cominciando a rifiutare l’idioma modernista scarno e disadorno come troppo freddo e astratto, e cominciò a cercare un repertorio più vario di forme architettoniche che fossero più accessibili al pubblico.
La defezione di Graves dal Modernismo iniziò con il progetto della Plocek House (1977) a Warren in New Jersey. L’edificio ricorda un palazzo italiano grazie alle colonne vagamente classiche e all’arco d’ingresso che è volutamente esagerato. I suoi riferimenti decorativi alle forme storiche insieme all’uso del colore e delle piccole finestre in contrasto con le grandi pareti di vetro annunciavano un nuovo contromovimento in architettura. Stava nascendo il postmodernismo che Graves e altri vedevano come un’espressione architettonica intrinsecamente più invitante e accessibile.
Gli anni ‘80
Nei primi anni Ottanta l’architetto Michael Graves Graves attirò una notevole attenzione con i suoi progetti per diversi grandi edifici pubblici, tra cui il Portland Public Service Building a Portland in Oregon completato nel 1982, e l’Humana Building (chiamata anche Humana Tower) a Louisville in Kentucky del 1985.
Queste strutture, e molte altre progettate da Graves in quel periodo, erano famose per le loro masse enormi e per le sue personalissime interpretazioni cubiste di elementi classici come colonnati e logge. Sebbene a volte percepite come scomode, queste strutture erano acclamate per la loro presenza potente ed energica.
Portland Building
Il Portland Building era la sintesi dell’architettura postmodernista che, con la sua struttura colorata e le facciate decorate con una ghirlanda stilizzata, sfidava l’austera scatola statica di acciaio e vetro della sensibilità modernista. La sua classica organizzazione tripartita composta da base color verde acqua, centro terracotta e parti superiori blu simboleggiava la terra coltivata, la terra e il cielo.
Nonostante sia stato inserito nel registro nazionale dei luoghi storici nel 2011, l’edificio ha avuto i suoi detrattori, soprattutto a Portland. Molti ne hanno chiesto la sua distruzione, citando molti dei suoi problemi, dai suoi interni scuri a causa delle piccole finestre tipiche di Graves alle costose riparazioni per le innumerevoli perdite d’acqua nella struttura.
Humana Building
L’Humana Building è diventato uno dei suoi progetti più famosi dell’architetto Michael Graves ed è spesso citato nei libri come esempio di architettura postmoderna. Buca lo skyline della città con la sua singolare forma triangolare nella parte superiore. L’interno e l’esterno sono rivestiti di granito e marmo dalle colorazioni più disparate. Piuttosto che adottare l’approccio modernista creando una scatola convenzionale con facciate ripetitive, Graves ha progettato ogni prospetto dell’edificio. Questa attenzione al contesto dell’edificio ha creato facce o lati variati ed eccezionali. La terrazza superiore curva a sbalzo dalla cima della struttura offriva agli spettatori una vista notevole del fiume Ohio. L’Humana Building ha ottenuto l’ambito National Honor Award dell’American Institute of Architects nel 1987.
Gli anni ‘90
Alla fine degli anni Ottanta, Graves è emerso come una delle figure più originali e popolari nell’ambito dello stile postmodernista. Fu molto ricercato come architetto ma anche come design da clienti di tutto il mondo.
Michael Graves “architetto della Disney”
Molto noto il suo progetto per gli uffici aziendali della Disney a Burbank, in California (Michael D. Eisner Building del 1990), utilizzava nani di terracotta, alti quasi 6 metri, per sostenere il frontone classico in una stravagante interpretazione postmoderna del Partenone. La struttura si affaccia su una piazza pedonale e una piscina riflettente. Graves, in seguito, progettò edifici di villeggiatura per la Disney a Orlando, in Florida, e un hotel per Disneyland Paris.
Il design
Graves iniziò una lunga collaborazione di grande successo con l’azienda italiana di utensili da cucina Alessi. Il suo famoso bollitore in acciaio inossidabile (1985) per Alessi, formalmente conosciuto come il bollitore 9093. Caratterizzato da un allegro uccello rosso fischiante e il manico blu cielo, è diventato il prodotto più venduto dell’azienda ed è ancora in produzione oggi.
Nel 1997 ha anche unito le forze con il rivenditore di massa Target. Ha sviluppato una linea di prodotti da cucina che vanno dai tostapane alle spatole. I suoi disegni erano accattivanti e convenienti, e hanno contribuito a rendere Graves un nome familiare. Lo slogan che Target attaccò alla sua linea di prodotti rifletteva la missione del designer: “Good design should be affordable to all” ovvero “Il buon design dovrebbe essere accessibile a tutti”.
Nel 2003 ebbe un’infezione del midollo spinale che paralizzò dalla vita in giù. Durante la convalescenza in un ospedale, Graves si rese subito conto delle carenze del design della stanza, che non rispondeva alle esigenze dell’individuo su sedia a rotelle. Così si mise in testa di riprogettare le stanze di recupero e altri oggetti onnipresenti come sedie a rotelle, bastoni da passeggio e maniglioni per vasche da bagno per renderli più funzionali, più comodi e più attraenti.
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