Si è sempre pensato che il giardino, soprattutto nel Nord Italia, fosse nei mesi invernali triste, spoglio e di nessuna attrattiva. In sostanza, un giardino sospeso in stand by, in attesa del ritorno della primavera. In realtà, con una giusta scelta di piante, il giardino invernale può riservare infinite sorprese, meno appariscenti ma altrettanto attraenti.
Negli anni mi sono sempre più concentrato su piante che fossero interessanti anche in inverno. Sia per i giardini che realizzo, che per il mio giardino privato( uno spazio in continua evoluzione). Sono giardini in continua evoluzione, dove mi piace inserire cortecce colorate, arbusti sempreverdi ed erbacee interessanti anche quando la parte aerea secca. Tra le piante che amo di più ci sono le hamamelis, arbusti decidui che proprio nel periodo più freddo dell’anno, riscaldano il giardino con le loro spettacolari fioriture, dalle mille sfumature di colori e profumi.
Origine e nomenclatura
A seconda della specie, le Hamamelis sono piante arbustive originarie dell’Estremo oriente e del Nord America. Invece Hamamelis japonica, a fiore giallo, è originaria del Giappone.
Hamamelis Mollis viene dalla Cina sud-occidentale: ha fiori gialli con base rossa e foglie leggermente pelose. Hamamelis vernalis, l’amamelide di Ozark, è originaria del Nord America centrale. Più precisamente proviene dell’altopiano di Ozark, che si estende tra Missouri , Oklahoma, Arkansas e Kansas. A fiore rosso-aranciato, raramente giallo. Hamamelis ovalis, detta l’amamelide dalle grandi foglie, è una specie recentemente scoperta negli Stati uniti sud-orientali ed ha fiori rosso-marrone. Hamamelis virginiana è originario dello Stato americano della Virginia. Ha fiori di colore giallo ed è l’unica a fioritura autunnale.
Ibridi
Incrociando Hamamelis japonica con Hamamelis mollis si è ottenuto Hamamelis x intermedia , da cui sono stati creati ibridi molto diffusi nei giardini. Questi presentano un aspetto appunto intermedio tra le due specie selvatiche asiatiche. Negli anni si sono sviluppate numerose cultivar con caratteristiche variabili in crescita, portamento, colore dei fiori, profumo e anche nella colorazione del fogliame autunnale.
Il nome Hamamelis, in greco ἁμαμηλίς, è composto da ᾰ̔́μᾰ (háma, nello stesso tempo) e da μῆλον (mêlon, frutto). Il nome forse si riferisce alla presenza contemporanea di frutti e fiori, in particolare su H.virginiana, che fiorisce in autunno.
La pianta
La pianta si presenta come un piccolo albero o grande arbusto, con un’altezza che può variare dai 4 ai 6 metri per una larghezza fino a 5 metri. Tuttavia, a seconda delle specie o della cultivar, le dimensioni possono variare di molto. Crescono abbastanza lentamente e per raggiungere le dimensioni definitive impiegano circa vent’anni. Nonostante la crescita lenta, iniziano però a fiorire molto presto. E così, piante di pochi centimetri possono ricoprirsi interamente di fiori. Questa sua caratteristica allieta l’attesa della crescita, permettendoci di godere della sua fioritura fin dai primi anni.
Il fiore e le foglie
I fiori sono formate da quattro petali sottili e nastriformi simili a ragni disposti in maniera ravvicinata l’uno all’altro, in numero tale da ricoprire buona parte dei rami.
Le foglie invece sono alterne, semplici, ampiamente ovate e simili a quelle del nocciolo, con la pagina superiore verde scuro e quella inferiore verde più chiaro. In autunno tendono a colorazioni che vanno dal giallo dorato alle più calde tonalità di rosso e arancione.
Come utilizzarle in giardino
Per quanto riguarda il loro utilizzo in giardino, sono piante che si prestano ad essere collocate nelle posizioni più disparate. Si adattano bene anche alla coltivazione in vaso, che però necessita di qualche accortezza in più nella gestione durante la fase vegetativa. Tornando alla loro collocazione in giardino, si possono inserire a gruppi sotto grandi alberi, abbinandole a daphne, sarcococche, skimmie e camelie. Per tappezzarne la base, si potrànno utilizzare Epimedium, Hosta o Convallaria. Potendo riservar loro un posto in pieno sole, possono essere accostate a graminacee quali Miscanthus di media taglia, Calamagrostis o Molinia. Saranno anche perfette in compagnia di Hydrangea paniculata, Cornus da legno quali alba ‘Sibirica’ o ‘Midwinter fire’ e Physocarpus opulifolius.
Bisogna considerare il fatto che sono tanto belle in inverno quanto abbastanza insignificanti durante l’estate. Il consiglio è dunque quello di abbinarle a piante che possano creare interesse durante i mesi estivi. Non di meno si può prendere in considerazione di accostarle a piante che siano in grado di valorizzare la loro fioritura per mezzo di cortecce appariscenti, infiorescenze secche o fogliami sempreverdi.
Come coltivare le Hamamelis
Esposizione e terreno
L’esposizione varia in base alla zona in cui si coltivano. Sono piante che non temono il freddo mentre l’eccessivo caldo estivo può crear loro qualche problema. Pertanto, nelle zone con clima fresco può essere coltivata in pieno sole, mentre nelle zone più calde consiglio un’esposizione a mezz’ombra, magari nella zona più fresca del giardino. Sono da considerare alla stregua degli aceri giapponesi e come loro vanno trattate. Prediligono terreni freschi, neutri o tendenzialmente acidi, ricchi di sostanza organica. L’umidità costante del terreno evita la bruciatura delle foglie nei periodi più caldi dell’anno. Tollerano terreni argillosi, che però tenderanno a rallentarne la crescita, sempre a patto che il drenaggio del suolo sia ottimale.
Potatura e formazione dell’arbusto
Sono arbusti che non richiedono alcuna potatura, in quanto hanno una crescita naturalmente “ordinata”. L’unico intervento che si può effettuare è quello di eliminare i rami secchi ed i più deboli, in modo da armonizzarne maggiormente la forma. Nelle piante più piccole non ancora impostate, può essere necessaria una “steccatura”, utile a posizionare i giovani rami in modo ordinato ed avere in seguito una pianta con un aspetto più uniforme ed equilibrata. La steccatura dura generalmente un anno e consiste nel fissare nel terreno, in prossimità della pianta, un tutore a cui legare il ramo interessato, facendo in modo di piegarlo ed orientarlo nella maniera desiderata, senza che vada a sovrapporsi ad altri.
In quasi tutti gli ibridi si rende necessaria l’eliminazione dei polloni basali che nascono a livello dell’innesto, normalmente posizionato al colletto della pianta. Da questo punto si sviluppano con una certa regolarità polloni recanti le caratteristiche genetiche del portainnesto, quasi sempre H.virginiana, i quali avranno la tendenza a crescere con maggiore vigoria della cultivar innestata, sottraendole forza vitale.
Concimazioni
Riguardo alle concimazioni è sufficiente una manciata di stallatico all’impianto. Mantenere la base coperta con una spessa pacciamatura di foglie migliora la struttura del terreno e lo mantiene fresco e vivo.
Coltivazione in vaso
Per ciò che riguarda le piante coltivate in vaso, è necessario un rinvaso annuale, aumentando le dimensioni del vaso di pochi centimetri, quel tanto che basta per poter aggiungere uno strato di terra nuova, meglio se per acidofile. I vasi si possono collocare in pieno sole durante la fioritura e si dovranno spostare, con il sopraggiungere dell’estate, in una zona fresca a mezz’ombra od anche ombra luminosa. Si dovrà avere l’accortezza di mantenerle sempre fresche in estate, per evitare colpi di calore o eccessiva disidratazione. Non per questo occorre bagnarle eccessivamente, questo eviterà ristagni dannosi. Bisognerà limitarsi a mantenere umido il terreno in maniera costante.
Parassiti e malattie
il principale nemico delle hamamelis è il ristagno idrico che in breve tempo porta alla morte della pianta. Altro nemico da non sottovalutare è il caldo eccessivo e la siccità. Come già detto in precedenza, nelle zone con estati calde e siccitose, si dovrà riservare loro una posizione fresca e in mezz’ombra. Nessun problema serio di insetti invece, possono essere attaccate da afidi e oziorrinco ma quasi mai da destare preoccupazioni. Ho avuto modo di osservare in questi anni che le foglie vengono attaccate anche dalla Popillia japonica, ma nemmeno in questo caso i danni sono rilevanti. Detto questo, se si sarà in grado di assecondare e favorire il più possibile la biodiversità nel giardino, le hamamelis non richiederanno nessun trattamento chimico.
Qualche curiosità sugli Hamamelis
I Nativi Americani conoscevano bene le proprietà astringenti e vasocostrittrici di Hamamelis virginiana, che utilizzavano facendo bollire a lungo i rametti. Veniva cosi utilizzata dagli sciamani per curare le ferite dei guerrieri, e per questo era considerata una pianta magica. I primi coloni americani gli diedero il nome di Witch hazel (nocciola delle streghe) forse proprio in relazione a queste proprietà curative. I rami dell’amamelide erano anche utilizzati nella fabbricazione di archi. I rabdomanti consideravano il suo legno particolarmente sensibile per individuare sorgenti ed acque sotterranee.
Un’altra curiosità riguarda il fiore. Essendo piante a fioritura invernale, durante le ore più fredde a seguito del gelo, le infiorescenze avranno la tendenza a racchiudersi su se stesse per poi ridistendere i petali nelle ore più calde della giornata.
Alcune Hamamelis interessanti
Come già detto, la maggior parte delle hamamelis che si trovano in commercio sono Hamamelis x intermedia. Di seguito, alcune cultivar di particolare interesse
Hamamelis x intermedia ‘Arnold Promise’
Forse una delle più comuni, è una cultivar eretta a forma di vaso che raggiunge i 5 metri di altezza. Nota per i suoi fiori giallo brillante dolcemente profumati fiorisce intorno alla metà di febbraio, leggermente in ritardo rispetto alla maggior parte delle altre cultivar. In autunno il fogliame si tinge di giallo.
Hamamelis x intermedia ‘Diane’
Cultivar a fiore rosso con rami espansi. Nota per i suoi fiori leggermente profumati e dal colore cangiante dal rosso al rame con alcune variazioni fino al giallo caldo. I fiori lunghi fino a 2,5 cm ciascuno con 4 petali nastriformi ed arricciati. Le foglie diventano molto attraenti in autunno con sfumature arancioni e rosse.
Hamamelis x intermedia ‘Orange beauty’
Cultivar a fiore arancione leggermente profumata e a fioritura precoce già a fine dicembre e prosegue fino a tutto il mese di febbraio. Arancioni e di particolare interesse anche le foglie autunnali. Ha una crescita a vaso espanso ed un’altezza media che si attesta attorno ai 4m.
Hamamelis x intermedia ‘Livia’
Ha fiori rosso rubino intenso estremamente vistosi. In genere matura come arbusto compatto e arrotondato. Le foglie si presentano verde scuro e spuntano verso la tarda primavera sviluppando spesso splendide sfumature rosse nei mesi autunnali.
Hamamelis x intermedia ‘Aurora’
È l’hamamelis con i fiori più grandi. Arbusto eretto a forma di vaso che tipicamente a maturità completa raggiunge i 4 metri d’altezza e altrettanti in larghezza. Fiori arancioni particolarmente vistosi sfumano a partire dalla base il colore fino a diventare gialli, il calice è rosso porpora. Foglie ovate-arrotondate di colore verde scuro che assumono i toni del giallo in autunno.
H. vernalis ‘Quasimodo’
Una selezione nana che non supera il metro e mezzo né in altezza né in larghezza. I fiori sono piccoli, arancione ruggine e profumatissimi. Foglie piccole di colore blu-verdastro molto interessanti per tutta la stagione vegetativa, giallo dorato in autunno.
H.vernalis ‘Amethyst’
Cultivar americana introdotta nel 2003. Ha fiori piccoli leggermente profumati, rosso-porpora tendenti al viola ametista, che si schiudono a metà inverno. La crescita è vigorosa e colonnare, raggiunge i 3 metri di altezza.
Altre varietà degne di nota
H. japonica pendula, con rami prostrati e fiori gialli profumati.
Hamamelis x intermedia ‘Pallida’ ,dai grandi fiori giallo accecante estremamente profumati. Precoce nella fioritura e a crescita vigorosa
Gli ibridi Hamamelis intermedia ‘Birgit’ e ‘Danny’ sono di colori simili a ‘Livia’ ma hanno petali più arricciati.
Hamamelis x intermedia ‘Doerak’, l’hamamelis giallo oro per eccellenza.
Hamamelis x intermedia ‘Twilight’, dai petali a punta e con tutte le sfumature del tramonto.
Ogni anno, in occasione della loro fioritura, organizziamo giornate tematiche ideate appositamente per permettere a tutti di conoscere la nostra collezione ed amare così il giardino in inverno.
Mattia Godio
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