Un attico su tre livelli nel centro storico di Padova, a pochi passi dalla chiesa degli Eremitani e dalla Cappella degli Scrovegni, è stato recentemente ristrutturato da Giusepper Tortato, architetto. Si tratta di un appartamento dal grande potenziale che, a causa di una sommaria ristrutturazione avvenuta negli anni 80, era stato mutilato del suo fascino e presentava una serie di ambienti molto disgregati tra di loro.

L’acquirente decise di affidarlo all’architetto Giuseppe Tortato con una richiesta chiara. Ovvero quella di trasformare quell’attico in uno spazio familiare e soprattutto funzionale che consentisse a lui e alle sue bambine, di vivere gioiosamente insieme la propria casa potendo dedicarsi ai propri interessi o svaghi ma rimanendo sempre uniti.

I fattori determinanti per la scelta del progettista sono stati l’esperienza dell’architetto nella realizzazione di architetture bioclimatiche e il suo approccio multidisciplinare. Tortato si occupa infatti di architettura e interior design sia in Italia sia all’estero. La sua ricerca è focalizzata sui temi dell’esperienza sensoriale e della sostenibilità. L’architetto non è limitato a valorizzare le strutture in legno esistenti e a eliminare le tracce degli interventi precedenti, ma ha giocato con le doppie altezze e i dislivelli di un attico “verticale”. Esprimendo appieno il suo stile “sartoriale”, Tortato ha reso dominanti i colori e i materiali naturali, grazie a volumi di vetro e ampio uso di verde. In questo modo l’uomo e la natura si trovano al centro del progetto.

Il verde entra in dialogo con gli spazi già dall’ingresso, dove un grande albero sale fino al lucernario di copertura e fa da sfondo ad un angolo dedicato interamente al pianoforte. Sfruttando a pieno i vari livelli dell’abitazione è stata creata “la casa sull’albero” del papà, ovvero lo studio, che consiste in una teca di vetro incastonata nella parete originaria aggettante e sospesa verso il pianoforte. Dallo studio è possibile posare lo sguardo sull’intero salotto che è stato pensato come fulcro della casa.

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