Una Venezia nascosta, un itinerario insolito dove vivono ancora i veneziani doc. Cannaregio con le sue calli è un sestiere da scoprire con i suoi bacari, i suoi artigiani, le sue botteghe d’arte. E dove poter visitare e apprezzare le botteghe e i laboratori per portano ancora avanti antichi mestieri. Come gli squeri, l’arte del vetro, i merletti.
È in questo contesto autentico e ricco di fascino che si trova Palazzo Patarol Rizzo, oggi sede del Grand Hotel dei Dogi. Una dimora che si distingue per la bellezza della sua architettura, tipica delle Cà Veneziane. E perdipiù immersa in un secolare giardino botanico di oltre 2000 mq. Un’esplosione di colori nelle varie stagioni dove, tra sentieri sinuosi e freschissimi, si incontrano trompe l’oeil di rocce, grotte, rovine, fontane.
All’epoca della sua costruzione, la Fondamenta Madonna dell’Orto, era l’unica area coltivata in tutta Venezia. Una vera rarità nella laguna.
Il palazzo fu costruito dalla famiglia Patarol nel XVI secolo e, in seguito, fu ereditato dalla famiglia Rizzo. Successivamente diventò un convento.
La famiglia Patarol fece erigere il palazzo nel Cinquecento e la nobile casata Rizzo, estinta nel 1833, lo ereditò. L’edificio è ricco di decori, broccati e intarsi, marmi policromi, fini stucchi veneziani, lampadari. Questi ultimi, autentici capolavori dei maestri vetrai di Murano, trionfano in tutti gli ambienti.
Il giardino fu impiantato da Lorenzo Patarol, a inizio 700. Noto collezionista numismatico, Patarol era anche un grande appassionato di botanica e scienze naturalistiche. Per questo, negli spazi all’aperto del Palazzo, disegnò un giardino botanico e realizzò un erbario con oltre 1200 piante essiccate.
Il giardino, lungo e stretto, Come da consuetudine veneziana, l’asse centrale del giardino, lungo e stretto, si concludeva con una costruzione bassa, con funzione di accesso alla laguna, ma anche da fulcro prospettico dell’intera area verde. Nell’800, la famiglia Lazzaris Costantini, divenuta nel frattempo proprietaria della dimora, apportò notevoli modifiche al giardino settecentesco, conferendogli quell’aspetto romantico che ancora oggi lo caratterizza.
Oggi, Palazzo Patarol Rizzo è diventato sede del Grand Hotel dei Dogi, che offre ai propri ospiti un’esperienza di ospitalità fatta di storia e bellezze naturali da godere in pieno relax. Un punto di partenza per visitare la città da un punto di vista privilegiato, lontani dalla folla, ma nel centro della vita più autentica della laguna.