Al via la seconda edizione di Street Photo Milano
È una delle branche della fotografia più amate per il suo carattere imprevedibile e spesso irriverente: è la street photography, che torna al centro culturale BASE dal 16 al 19 Maggio con la seconda edizione di Street Photo Milano. Il meglio del reportage contemporaneo anima la manifestazione meneghina attraverso un ricco palinsesto di eventi e mostre, oltre a talk e photo slam (le “Olimpiadi della Street Photography” in cui i top speaker del festival daranno giudizi e consigli sulle immagini inviate dai fotografi di tutto il mondo).
Per sottolineare la natura aggregativa della street photography, che promuove le relazioni tra le diverse comunità internazionali, la manifestazione avrà tra gli ospiti fotografi di fama mondiale, come il danese Jacob Aue Sobol, ma anche Eléonore Simon, Gueorgui Pinkhassov, Andrew Kochanovski, Matt Stuart e Fadi Boukaram. Tra gli italiani presenti: Fulvio Bugani, Andrea Pontini, Eolo Perfido, Camilla Ferrari e Marco Casino.
A Street Photo Milano i due fratelli Henkin
Nata dall’esperienza del Miami Street Photography Festival, punto di riferimento internazionale per la fotografia di strada, con più di 250 immagini per 7 esposizioni l’iniziativa meneghina propone una selezione dei migliori progetti fotografici nazionali e internazionali.
Una menzione a parte va annoverata per Evgeny e Yakov Henkin: dall’oscurità alla luce. Un tesoro ritrovato, una selezione del lavoro dei fratelli Henkin per la prima volta in Europa Occidentale, dopo l’esposizione allo State Hermitage Museum di San Pietroburgo nel 2017. Considerati i genitori della street photography, i due fratelli di origine russa dopo la Rivoluzione d’Ottobre del 1917 scoprirono l’Europa. E la ritrassero con la sovietica Leica FED, utilizzandola in particolar modo nelle strade di Berlino e Leningrado e mettendo a confronto le due città a cavallo delle due Grandi Guerre. Il loro patrimonio fotografico, come recita il payoff dell’esposizione, è davvero un tesoro ritrovato: fino al 2010, infatti, le fotografie erano considerate perse per sempre.
Da allora ad adesso nulla è cambiato: la street photography è ancora rivestita del ruolo di raccontare la società attraverso gli scatti del connubio uomini e luoghi pubblici. Un’attività per capire l’umanità, e la vita stessa.