Le rose sono da sempre al centro dell’attenzione nei giardini. Considerare le rose regine del giardino, è più che legittimo. Uniscono bellezza, forza, grazia, colore, profumi, fioriture e resistenza, in un solo fiore. Sulle rose miti e leggende non mancano ma nel mezzo ci sono molte verità sulla loro conoscenza e la buona pratica agronomica.
Le regine del giardino a maggio? È senza ombra di dubbio la rosa. Fiore elegante, dai mille colori e varietà e dal profumo nobile, è proprio in questo mese che ha la sua massima fioritura. Perfette sia per il giardino che per il terrazzo, bisogna tenere a mente che c’è rosa e rosa e che non tutte hanno bisogno delle medesime attenzioni. Rose, miti e leggende anche sulla sua coltivazione ma non tutto è narrazione…
Il mito di Adone e Afrodite
Numerosi sono i significati della rosa, in base anche al colore dei suoi petali, ma sicuramente le varie tipologie sono tutte accomunate dall’essere simbolo della rinascita e del pieno della primavera. Dopo il periodo invernale, ecco che la natura, ma più in generale la vita, torna a vivere e a splendere. Una simbologia che trova il suo fondamento addirittura nel mondo antico e al celebre mito di Adone e Afrodite.
Si narra che la dea, innamorata del giovane cacciatore, nulla poté per salvare l’amato dall’attacco di un cinghiale. Nel soccorrerlo, inoltre, Afrodite si ferisce con dei rovi e il suo sangue fa sbocciare delle rose rosse. Zeus, commosso dal dolore della dea, permette ad Adone di vivere quattro mesi nell’Ade, quattro nel mondo dei vivi, e altri quattro dove avrebbe preferito. Per tale ragione, la rosa viene considerata il simbolo dell’amore che vince la morte e anche di rinascita.
Cespugliose moderne o antiche?
Tra tutte le rose, le più comuni sono sicuramente le cespugliose moderne: robuste e facili da coltivare a qualsiasi latitudine. Iniziano a sbocciare a maggio in abbondanza con grandi fiori profumati e proseguono fino a fine estate. Sono nate come rose da taglio e ancora oggi sono indicate allo scopo. hanno infatti rami dritti e lunghi che portano soprattutto all’apice, il fiore. Inoltre, non necessitano di particolare manutenzione, solo una potatura annuale a fine inverno accorciando i rami principali. Caratteristica delle rose moderne è proprio la necessità di una potatura severa. Dicevano i vecchi giardinieri di queste rose: “Fammi povera che ti farò ricco”, intendendo appunto che per avere abbondanti fioriture, si debbano potare bassi i rami.
Cosa le differenzia da quelle antiche?
Queste ultime esistevano già prima del 1867 e che la loro fioritura, a seconda della specie, può avvenire una sola volta o in continuazione come per quelle moderne, che il portamento è molto diverso e che praticamente tutte profumano.
Moderne, antiche, paesaggistiche, rugose, rampicanti o sarmentose: miti e leggende su di esse ma le rose restano le regine del giardino
Considerate dal pensiero comune come piante sofisticate e difficili, sono in realtà tutt’altro. Si prestano a svariati impieghi: dal giardino classico e romantico, al verde urbano. Se la necessità è quella di creare siepi e aiuole, bordure e macchie di colore, qualsiasi giardiniere indirizzerà sulle rose moderne senza escludere alcune antiche. Esistono infatti anche rose antiche, come Rosa chinensis ‘Mutabilis’ che si prestano alla realizzazione di siepi di valore ornamentale e col vantaggio di non richiedere manutenzione.
Foglie verdi brillanti per le rose rugose che a maggio sbocciano con grandi fiori che variano dal rosa scuro al bianco. Queste rose uniscono qualità, bellezza, resistenza alle malattie e vigore. Sono anche dette le rose di montagna poiché si esprimono bene in climi freschi e ventilati, ma sopportano anche in terreni poveri, anche se, aiutandole, si ottengono incredibili fioriture. Anch’esse possono essere una valida soluzione per creare siepi e sono molto utilizzate nel verde pubblico per la loro resistenza a smog e sollecitazioni.
Bastano delle rose rampicanti o sarmentose per trasformare un semplice muro in un arazzo di colori. Le prime presentano foglie di colore verde scuro con contorni seghettati e i fiori possono svilupparsi in gruppi oppure solitari. Le seconde presentano una spettacolare fioritura, abbondante e molto prolungata anche se unica nell’arco della stagione. Si adattano perfettamente anche per grandi pergole, archi, o a scendere in cascata o a salire, guidate, su vecchi tronchi o alberi ad alto fusto. Ma la caratteristica più importante, delle sarmentose, è che i loro rami sono morbidi e si lasciano guidare.
Ci sarebbe molto altro di cui parlare e non si mancherà di farlo, passo passo, nel mondo delle rose, per sfatare miti e leggende che sono fuorvianti sulla realtà delle rose, un mondo complesso che dona davvero tante soddisfazioni.
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