Brunello di Montalcino – un vino speciale per selezione e affinamento
Il Brunello di Montalcino nasce dalla versione toscana delle uve Sangiovese, un vitigno a bacca rossa diffuso nell’Italia centrale.
Dal Sangiovese nascono anche il Rosso di Montalcino, il Chianti e il Nobile di Montepulciano; il Brunello, che deriva da una selezione particolare, rappresenta, probabilmente, la sua vinificazione più alta e strutturata.
Le etichette DOC e DOCG (1980) del Brunello sono legate al territorio del comune di Montalcino, nella provincia di Siena.
Vino strutturato, complesso e profumato, è particolarmente adatto all’affinamento di lungo termine. Può passare anche 5 anni nel legno delle barrique e riposare parecchio anche in bottiglia.
Le caratteristiche
Il Brunello di Montalcino veste un color rosso rubino intenso, con sfumature progressive dall’arancio al mattone – passando per il granato – che non ne offuscano la limpidezza.
All’olfatto, regala profumi complessi, che includono note fruttate (amarene, ciliegie, lamponi, mirtilli, more e prugne) e floreali (rose e viole), con sentori speziati (chiodi di garofano) e richiami di tabacco, vaniglia e tostatura, mutuati dalla permanenza nel legno.
All’assaggio, rivela una grande qualità di corpo e struttura e offre un’armonia fatta di equilibri: un gusto caldo – bilanciato da una piacevole punta d’acidità – e morbido, a fronte degli elementi tannici.
Riverbera diverse note balsamiche e si mostra assai persistente, nel suo retrogusto fruttato.
Il servizio
La bottiglia di Brunello di Montacino va stappata anche 3 ore prima della degustazione – secondo l’invecchiamento – e il vino va versato in calici di ampie dimensioni, per diffonderne al meglio il profumo.
La temperatura di consumo consigliata da esperti e produttori si colloca tra i 18° e i 20° Celsius.
Gli abbinamenti
I migliori accostamenti enogastronomici del Brunello di Montalcino si realizzano con i primi piatti ai tartufi, le carni elaborate (anche selvatiche) e i funghi.
Altri ottimi abbinamenti sono quelli con gli affettati e i formaggi stagionati e saporiti, come il pecorino.
Questo straordinario vino, dalle tante sfumature estetiche e percettive, è sempre consigliabile per la meditazione.
Le immagini della galleria sono tratte dal novero “riutilizzabile” di Google e dalle piattaforme free Pexels e Pixabay.