Chiudi gli occhi, anche per un istante, e immagina di camminare lungo un sentiero in pietra costeggiato da una lunga trama di vigneti, un’aria fredda rarefatta che profuma di montagna e in lontananza un circuito di torri medievali e mura merlettate: è il Castello di Avio.
Siamo in Trentino, nella Vallagarina, quell’ultimo tratto di terreno compreso tra i monti della valle del fiume Adige.
Un territorio fertile sì per la produzione di ottimi vini, ma anche per le testimonianze di impronta storico-culturale, come il famoso Castello di Avio.
Castello di Avio: una roccaforte di intramontabile bellezza
Proprio sulla cima del Monte Vignola, si staglia uno splendore medioevale di oltre dieci secoli di storia che racconta amori cavallereschi ed episodi di crude battaglie di soldati.
Uno dei castelli più antichi ed evocativi del Trentino Alto Adige, il Castello di Avio ha ospitato la famiglia dei Castelbarco ed è stata corte feudale, punto di incontro per gli artisti e gli intellettuali dell’epoca.
A primo colpo d’occhio, è possibile osservare la sua possente struttura difensiva che lascia a bocca aperta per la sorprendente armonia: tre mura merlate e cinque torri proteggono non solo il cuore della fortezza, ma anche un giardino di ineguagliabile bellezza.
Di notevole importanza, il Mastio del Castello di Avio, la torre centrale nonché zona di ingresso al Castello.
Da qui si accede attraverso una scala ai quattro piani interni completamente affrescati.
Infatti tra le numerose stanze, si incontra, ad esempio, la famosa “Camera di amore”, un tripudio di colori caldi e vivaci che affrescano le pareti secondo il gusto dell’amor cortese.
Amore cavalca un irruente cavallo bianco mentre una donna, elegantemente vestita, viene trafitta da una lancia.
Ma i cicli di affreschi di scuola veronese non finiscono qui, perché sulle pareti della Casa delle Guardie viene illustrata la “parata dei combattenti”, una pittura dai colori pastello dove si alternano scene di vita cavalleresca ad episodi di guerra.
Rosso porpora, mattone, vermiglio, bianco latte, salvia, ocra, porpora e smeraldo sono i colori che dominano tutte le pareti del Castello di Avio.
Il Castello di Avio è stato donato al FAI da Emanuela di Castelbarco Pindemonte Rezzonico nel 1977
Per curare e mantenere intatta la bellezza del Castello di Avio, il FAI da oltre quaranta anni si occupa delle relative operazioni di manutenzione ordinaria e straordinaria e gli interventi di restauro.
Nei periodi di bella stagione, vengono organizzate visite guidate per godere di tutta la sua imponente bellezza.
Via – FAI