Il Rinascimento giapponese di estrema bellezza
Si è aperta a Ottobre nell’Aula Magliabechiana degli Uffizi fiorentini la mostra Il Rinascimento giapponese. La natura nei dipinti su paravento dal XV al XVII secolo, curata da Rossella Menegazzo in collaborazione con Asaka Hiroshi, Watada Minoru, Tsutsui Tadahito.
C’è tempo fino al 7 Gennaio per visitare la prima grande mostra del genere in Europa. Una retrospettiva sull’arte giapponese nel periodo che in Italia vedeva fiorire il Rinascimento fino agli inizi del Seicento.
Un’arte raffinata dal lontano Oriente
Esposte al pubblico sono opere di grande pregio: paraventi pieghevoli (byōbu) e porte scorrevoli (fusumae) delicatissime, una pregiata arte su carta che merita un’attenzione particolare e un’attenzione particolare per l’esposizione alla luce. Per questo motivo le opere sono presentate in tre rotazioni di 13 alla volta.
Due età artistiche a confronto
Una selezione di 39 pitture a cura di artisti quali Hasegawa Tōhaku, Kaihō Yūshō, Unkoku Tōganmostra con delicatezza i temi del paesaggio e della natura: furono dipinte tra l’epoca Muromachi e quella Edo, quindi tra il XV e il XVII secolo.
Emergono i contrasti tra gli ideali estetici di queste correnti diverse. Da una parte si assiste infatti ad una pittura monocroma ed essenziale, veicolo della filosofia zen tipica della cultura cinese, utilizzata per decorare sia i templi sia le residenze di samurai. Dall’altra parte si sviluppa una pittura dall’animo più giapponese, che si muove con fare narrativo su fondi dorati e che per questo decorò le residenze dell’aristocrazia.
Il Rinascimento giapponese tra pittura e natura
Una natura preziosa si muove tra i sentimenti della pittura giapponese in mostra, che porta a una riconsiderazione della cura dell’universo.
La retrospettiva, senza volerlo, guida dunque verso un percorso di educazione alla bellezza e di attenzione ambientale. Così infatti chiosa Miyata Ryōhei, commissario dell’Agenzia per gli Affari culturali del Giappone:
«questa rassegna offre al pubblico italiano la possibilità di ammirare lo splendore della cultura artistica giapponese e comprenderne la profonda sensibilità nei confronti della natura».