Impressionante fascino: Sambuca di Sicilia
Ha vinto il premio di Borgo più bello d’Italia 2016: è Sambuca di Sicilia, un affascinante paese di origini arabe nella Valle del Belice.
L’influenza araba
Si trova a pochi chilometri dal Parco Archeologico di Selinunte, questo borgo dalla storia antica e complessa. Fondata dall’emiro saraceno Al-Zabut lo splendido, ospita una collina su cui fu costruito il castello. Di questa fortezza, tuttavia, non esiste più traccia: sulle sue ceneri è stato però costruito il Terrazzo Belvedere. Una panoramica così non l’avete mai vista: abbraccia infatti il territorio circostante, coinvolgendo anche la maestosa Chiesa Matrice, colpita dal Terremoto del Belice.
Il quartiere saraceno è un affascinante groviglio di vie strette e tortuose, qui e là accompagnate da cortiletti catalani e dalle purrere. Si tratta di cave di pietra sotterranee solo recentemente riportate alla luce che rivendicano l’organizzazione strutturale tipicamente saracena.
La commistione di stili
Non ha subito solo l’influenza araba, però: il borgo è infatti circondato dalla pietra arenaria tipica normanna e vanta una presenza di più di venti chiesette cattoliche. Alcune di esse sono oggi adibite a museo: tra tutti, è interessante quello che ospita le interessanti sculture tessili di Sylvie Clavel.
La ghiottoneria del luogo
Chi visita il borgo non può andare via senza aver assaggiato le Paste delle Vergini. Si tratta di un dolce inventato nel Settecento da un suora, ispirata dalla colline circostanti: è una pasta frolla ripiena di crema di latte, cannella, cioccolato e zuccata. Ed è interamente ricoperta di pasta di zucchero.
Così buone da essere lodate da Tomasi di Lampedusa ne Il Gattopardo:
«… sviolinature in maggiore delle amarene candite, timbri aciduli degli ananas gialli e trionfi della gola, col verde opaco dei loro pistacchi macinati, impudiche “Paste delle Vergini”».
Ricarica la vista di immane bellezza e riempi lo stomaco di felicità: visita Sambuca di Sicilia.