Briciole – un separatore di ambienti che raccoglie fantasie e ricordi
Briciole è un divisorio per ambienti, progettato, nel 2010, da Paola Navone per Riva 1920.
Il concept utilizza un archetipo naturale – il legno – e lo distribuisce su una tassellatura irregolare (a piccoli ciocchi quasi circolari).
Nascosti, qua e là, negli interstizi tra i tasselli, troviamo piccoli oggetti, flashback su un passato appena accennato. È una sorta di narrazione simbolica, forse incompleta, eppure gravida di suggestioni.
Possiamo scorgere (parole della Navone):
Un pesciolino rosso, un occhio di vetro blu portafortuna, un gatto giapponese, una piccola teiera Yi Xing, una zucca cinese, una grande conchiglia. … Briciole catturate senza fretta.
È un assieme evocativo di oggetti che potremmo trovare su una spiaggia sperduta, portati lì dalle correnti della memoria. Nasce così una scultura, fatta di ricordi e voli pindarici.
Briciole sviluppa la sua trama poetica e la sua architettura primordiale su un formato di 245 centimetri x 50 x un’altezza di 245.
La designer
Paola Navone, architetto e arredatrice, si è formata al Politecnico di Torino e ha collaborato con firme prestigiose del design italiano, come Branzi, Mendini e Sottsass.
Basata, principalmente, a Torino e a Milano, esprime uno stile pervaso da una creatività “nomade” e multi-linguaggio, venata di simboli della cultura orientale.
Nel tempo, ha ricevuto vari riconoscimenti – come l’International Design Award di Osaka – e lavorato per marchi importanti, quali, per citare qualche nome: Armani Casa, Alessi, Driade, Dada, Letti&Co, Natuzzi e, naturalmente, Riva 1920.
L’Azienda
Riva nasce, nel 1920, in Brianza, a Cantù, dalla bottega artigianale di Nino Romano, un produttore di arredi in legno massello.
Negli anni ’50, entra nel laboratorio Mario Riva – genero di Romano – ampliandone l’attività e le generazioni successive completano la crescita del progetto, occupandosi di arredamento su misura.
Negli anni ’90, il brand assorbe la cultura materica e tecnica dell’America settentrionale e, nelle linee di produzione, entrano cere, collanti e olii di origine naturale.
In quel momento, inizia un processo di industrializzazione e innovazione, che spinge il marchio verso dimensioni internazionali.
Per i credits, le immagini della cover e della galleria sono tratte dal sito internet di Riva 1920; vi consigliamo di visitarlo per nuove suggestioni o approfondimenti.