Schioppettino – un rosso friulano raro e versatile
Lo Schioppettino è un vitigno piuttosto raro (e di origine autoctona), presente nel Friuli con l’etichetta DOC “Friuli Colli Orientali”.
Viene vinificato sia in maniera convenzionale che attraverso una “super-maturazione” dei grappoli (prima di affinarli nei contenitori d’acciaio).
La seconda opzione serve a indurre un maggior rilascio d’acqua e concentrare, in una buona struttura, il contenuto alcolico.
La versatilità del vino, fa sì che il legno della barrique (e un maggior invecchiamento) siano un’interessante alternativa all’acciaio.
Caratteristiche del vino
Lo Schioppettino è un vino dal color rosso rubino, con una tinta intensa, dai riflessi viola porpora, che, invecchiando, vira sui toni del granato.
All’olfatto, rivela aromi intensi e variegati, con note di ciliegie, mirtilli e more e richiami speziati (liquirizia e chiodi di garofano), che si esaltano nei prodotti barricati.
Al’assaggio, mostra armonia e struttura, oltre a una lieve presenza di tannini che virano sul dolce. Il sapore è fresco, piacevole e persistente e conserva un retrogusto di frutti di bosco, coerente con gli aromi.
Il servizio
Una bottiglia di Schioppettino, soprattutto se affinato in barrique, va aperta almeno 30 o 40 minuti prima della degustazione.
Il vino va versato in un bicchiere a calice – con l’ampiezza necessaria per accogliere la luce e diffondere i profumi – a una temperatura compresa tra i 16 e i 18° Celsius.
Gli abbinamenti
Com’è naturale, il primo riferimento per gli accostamenti enogastronomici dello Schioppettino è la tradizione della cucina autoctona – quella friulana.
È un vino versatile, che ha un impatto morbido sul palato e si abbina bene ai ragù e ai risotti (quando incontra i primi), alle carni arrostite o brasate e agli affettati.
Può accompagnare, con ottimi risultati, anche i piatti di verdure e i formaggi stagionati o, in alternativa, regalare esperienze di pura meditazione.
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