Ultimi giorni per ammirare uno dei più grandi maestri della fotografia contemporanea. Fino al 26 Novembre il Forte di Bard ospita la mostra Steve McCurry: Mountain Men (una coproduzione Forte di Bard, Steve McCurry Studio e Sudest57) che, attraverso numerosi scatti, racconta il non sempre facile rapporto tra l’uomo e la montagna.
Mountain Men dall’Afghanistan all’India, dal Brasile all’Etiopia, dalle Filippine al Marocco
Sono 77 gli scatti in mostra raccolti da Steve McCurry nel corso dei suoi innumerevoli itinerari. Una sorta di viaggio intorno al mondo con scalo in Marocco, in Afghanistan, poi Pakistan, India, Tibet, Nepal, per poi attraversare la vasta distesa di acqua oceanica e giungere in Brasile; ripartire alla volta dell’Europa e atterrare in Slovenia.
Ritratti, paesaggi e scene di vita quotidiana si affollano nelle sale espositive del Forte di Bard portando davanti agli occhi dei visitatori la complessa interazione tra l’uomo e le terre di montagna. Un’interazione che è anche un processo di adattamento delle popolazione autoctone alle caratteriste del territorio, che influenzano ogni aspetto dello stile di vita delle persone: dal tipo di insediamento alle colture, dai mezzi di trasporto alle attività del proprio tempo libero.
Forte di Bard, un luogo perfetto
Per entrare ancora di più nell’atmosfera della mostra Mountain Men, ci pensa il Forte di Bard: arroccato sulla fortezza che sovrasta il borgo di Bard, in Valle d’Aosta, un complesso fortificato e riedificato – dopo la distruzione attuata per mano di Napoleone – per volontà dei Savoia, così ricco di storia e così legato al territorio circostante.
Per secoli ha svolto il ruolo di controllore del passaggio in entrambe le direttrici da e per la Francia. Dall’alto delle sue torrette si vedono le montagne circostanti e la valle incuneata tra di esse. Un primo esempio di come l’uomo abbia dovuto adattarsi pur di vivere accanto alla montagna. Ma non solo.
Oggi, per arrivare all’ultimo livello del Forte di Bard, sede della mostra di Steve McCurry, si usufruisce di avveniristici ascensori panoramici i quali permettono la salita a step, ma anche di percepire da vicino la montagna e quanto fosse tortuoso e difficile arrivare a quelle quote nelle epoche passate.
Gli ulteriori 290 scatti di Steve McCurry
Come regalo finale, Mountain Men propone in anteprima assoluta anche il risultato di una campagna fotografica condotta in tre periodi di scouting e shooting tra il 2015 e il 2016 in Valle d’Aosta. Dieci scatti che sono un racconto visivo ed emotivo, intrinso di suggestione. Infine, anche la proiezione in altissima risoluzione di oltre 290 scatti iconici di McCurry e di un video che racconta il backstage dello shooting valdostano.
Foto via Panorama.it