Giardino Portoghesi, un gioiello nel Lazio

Chiunque lo conosca ne parla con aria estasiata: è il Giardino Portoghesi, a Calcata nel Lazio settentrionale.

Prende il nome da Paolo Portoghesi, un noto storico dell’architettura che nel 1990 realizzò con la moglie Giovanna Massobrio. Tutto il complesso è un omaggio raffinato e seducente dei modelli dell’architettura classica. E con perizia è stata scelta l’organizzazione vegetale. Qui si ergono in tutto il loro fascino gli antichi alberi da frutto, gli ulivi centenari, i cipressi, i lecci, l’aquilegia e un maestoso ginkgo biloba.

Un giardino letterario tutto da scoprire

La cornice in cui si inserisce il giardino è decisamente spettacolare: si protende infatti sullo sperone di tufo sul fiume Treja e, naturalmente, sul borgo di Calcata.

Si entra arrivando al cospetto di un grande uovo suggestivo, che è il simbolo per eccellenza della vita. L’attuale superficie di tre ettari è stata conquistata attraverso l’acquisto di piccoli lotti nel corso del tempo. Il giardino inizialmente presentava un impianto teatrale fatto di quattro parti. Solo in seguito è stato trasformato in giardino letterario: grazie all’inserimento di più di cento leggii in vari angoli dell’area verde. Ognuno di essi riporta stralci di testi filosofico-letterari legati alle immagini che s’incontrano durante la passeggiata.

Ma il cuore del giardino è un tempietto dalla forma circolare, che come la più romantica delle creazioni è circondato da un piccolo canale e da un boschetto di lecci.

Pura magia.

 

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