Cosmogonia mediterranea: l’arte a Palermo
È arrivata a Palermo Cosmogonia mediterranea, l’installazione luminosa di Domenico Pellegrino nel percorso che si occupa di portare da ogni tappa qualcosa con sé.
La meta di questo cammino artistico particolare è Lampedusa, che verrà conquistata a fine luglio.
Il percorso è passato dalla Biennale Arcipelago Mediterraneo al porticciolo di Sant’Erasmo, dal Museo Riso, dal Farm Cultural Park, dalle Orestiadi di Gibellina, da Capo d’Orlando e dall’aeroporto Falcone e Borsellino. E da venerdì 7 luglio approderà alla Fondazione Sicilia, a Palazzo Branciforte di Palermo, collocata all’interno dello storico Monte dei pegni di Santa Rosalia, dove resterà fino al 20 luglio.
Cosmogonia mediterranea: cos’è?
Cosmogonia mediterranea è un’opera fittamente intessuta di richiami barocchi, da sempre simbolo della Sicilia, ma è soprattutto una struttura acquatica, che per l’artista diventa una sorta di incarnazione del Mediterraneo in una visione sottosopra.
Attraversando territori diversi, l’opera si propone di assorbirne storia, cultura e desideri: questi sentimenti sono sottolineati dal tappeto sonoro dell’installazione, affidato a Piero Salvadori e Fabio Greco.
Cosmogonia mediterranea: sostenere l’accoglienza
Il 29 luglio sarà festa a Lampedusa: qui verrà collocata nelle sue acque, proprio nel punto in cui arrivano le barche piene di migranti.
E così infatti interviene il presidente di Fondazione Sicilia, Raffaele Bonsignore:
“L’arte non ha mai avuto confini, barriere, limiti, e il Mediterraneo è stato sempre un crocevia di diverse civiltà. La Fondazione Sicilia vuole sostenere la cultura dell’accoglienza, tramite un’istallazione che è simbolo di quella Sicilia che tende la mano a chi, rischiando la vita, attraversa con mezzi di fortuna il Mediterraneo e spera in una vita dignitosa in Europa”.