Cocciniglia: è guerra aperta
È uno dei nemici numero uno del tuo giardino: è la cocciniglia, l’insetto fitofago appartenente all’ordine dei Rhynchota, uno dei più dannosi nel sistema agricolo.
Bisogna stare attenti soprattutto in questo periodo: la sua capacità infestante è legata all’aumento del caldo torrido, per cui bisogna avere un occhio di riguardo soprattutto alle piante da esterno.
Eliminarla non è facile, perché è talmente piccola che riesce ad adattarsi con estrema facilità agli ambienti e alle situazioni climatiche in cui si interfaccia grazie alla capacità di ricoprirsi di secrezioni protettive. Inoltre si ciba di qualsiasi cosa, riuscendo a danneggiare ogni parte della pianta.
Cocciniglia: come riconoscerla?
Se le tue piante sono infestate da questo piccolo insetto diabolico te ne accorgi immediatamente: le foglie diventano gialle in poco tempo, o si coprono di macchie, in alcuni casi avvizziscono. Nelle occasioni più crudeli capita che la pianta subisca delle malformazioni.
Un altro suggerimento per avvertirne la presenza è l’improvvisa comparsa di molte formiche, attirate dagli scarti prodotti dalla cocciniglia.
Cocciniglia: strumenti per eliminarla
La cattiva notizia è che molti insetticidi in commercio, soprattutto i pesticidi per contatto, non sono efficaci.
Quella buona è che, però, esiste un rimedio naturale praticamente infallibile: la potatura massiccia, che denuderà la tua pianta ma quantomeno la preserverà da una cattiva sorte.
Un metodo decisamente meno drastico ma di più scarsa efficacia è l’utilizzo di coccinelle, che si nutrono proprio di cocciniglie, ma che non assicurano la buona riuscita (e la rapidità d’azione, prima che muoia la pianta).
Per quanto riguarda i metodi meno naturali, in commercio esiste un olio bianco minerale che pare faccia miracoli in questo senso, causando la morte per soffocamento. Altrimenti c’è il tea tree oil, o olio di melaleuca, dalle proprietà antibatteriche utilizzata anche in cosmesi.
Che la guerra alla cocciniglia abbia inizio!