Cosa lega la letteratura e il design? Lo svela Be My Cover
Il Salone Internazionale del Libro di Torino è appena finito ma Be My Cover va in scena fino all’8 giugno: è la mostra sul design delle copertine curata da Roberto Maria Clemente insieme a Fabrizio La Rocca.
In particolare, si tratta di una selezione dei lavori pubblicati dalla casa editrice Penguin Random House negli ultimi 10 anni.
La mostra è allestita nella sede di FFLAG a Torino, uno spazio multidisciplinare nato dalla coabitazione di quattro attività complementari tra arte, comunicazione e architettura.
Anche le copertine dei libri hanno un’anima di design: a loro spetta infatti il compito di attirare la curiosità del lettore, divorato dai colori sgargianti delle proposte editoriali. Qui va in scena l’operato di Chip Kidd, che lavora da quasi trent’anni per Random House con eleganza e innovazione grafica.
Oltre a lui, in mostra ci sono più di venti progettisti, prevalentemente anglofoni: Suzanne Dean, David Pearson, Paul Buckley, Coralie Bickford-Smith e l’italiana Elena Giavaldi.
Cosa aspetti? La mostra è visitabile fino a giovedì 8 giugno, dalle ore 10 alle ore 19 (chiusa nel giorno di venerdì 2 giugno, mentre sabato 3 e domenica 4 giugno solo su appuntamento).
Perché anche la copertina di un libro è arte: vestire un libro è una questione non letteraria, bensì di design.