Le piante da ufficio meriterebbero una medaglia al valore. Difatti, vengono classificate come categoria a sé stante, proprio per delle particolari caratteristiche richieste, necessarie per affrontare la dura vita d’ufficio. Resistenza, resilienza. Così è possibile riassumerle tutte. Non è dura solo per chi vi lavora negli uffici, dunque. Le piante da ufficio, infatti, si ritroveranno a dover sopravvivere per diversi giorni senza cura, in special modo in prossimità di ponti e vacanze, così come nel corso delle lunghe ferie estive. Ma anche quando le cure gli saranno dedicate – se proprio si vuole essere sinceri – non saranno mai così tanto dedicate come quelle per le piante nell’appartamento privato.
Longevità, facilità di cura e resistenza all’abbandono prolungato, quindi. Senza queste caratteristiche, impensabile tenere del verde in ufficio.
Innanzitutto, non è raro, ritrovarsi in uffici privi di luce, o comunque, con una scarsa illuminazione naturale. Magari con un’unica finestra esposta a nord. A questo punto, si potrà rivolgere l’attenzione esclusivamente a quelle piante in grado di crescere in assenza di un’esposizione prolungata ai raggi solari. Quelle, cioè, che naturalmente crescerebbero nei sottoboschi delle foreste. Per un elenco esauriente, si rimanda ad un precedente post.
Andando al sodo, la prima famiglia di piante assolutamente consigliate per l’ufficio è quella delle piante grasse. Un classico per avere una scrivania davvero accogliente ed elegante. Nello specifico, le più adatte sono le piccole piante grasse, come Cactus, Mammillaria, Opuntia, Agave, Aloe, Sansevieria e Zamiculacas zamilifolia (zamia). Tutte queste piante sono un fulgido esempio di piante in grado di sopportare anche lunghi periodi senza irrigazione. Medaglia d’oro, dunque, per loro. È possibile trovare degli splendidi esemplari nei garden center, già dotati di delicati vasi decorativi o signorili bocce di vetro.
Vi sono, poi, piante che uniscono al proverbiale utile, l’altrettanto proverbiale dilettevole. Alle caratteristiche di cui sopra si aggiunge, infatti, una straordinaria capacità di rendere l’aria assolutamente più pulita. Degli esempi? Le felci assorbono benissimo la formaldeide e lo xilene, contribuendo notevolmente alla purificazione dell’aria. Il ficus benjamin, invece, è in grado di conferire un aspetto distinto all’ufficio, grazie anche alla sua altezza, così come di catturare ammoniaca, benzene e trielina. Non da meno, per gli stessi scopi e assolutamente adatti all’ambiente d’ufficio, da un punto di vista estetico, l’aloe vera, i filodendri e l’edera.
Per accogliere al meglio chi proviene dall’esterno e trasmettere subito una sensazione di quiete e sicurezza, risultano particolarmente indicate le Dracene, per la sala d’attesa. In particolare, la versione più resistente è quella della Dracena marginata. Sullo stesso piano vanno messi i Lucky bamboo (ovvero, i fusti di Dracena) e i cosiddetti tronchetti della felicità.
Se la sala d’attesa dell’ufficio è particolarmente grande, si può azzardare la coltivazione dei Lucky bamboo di grandi dimensioni, che vanno assolutamente tenuti in acqua.
In appendice, impossibile non citare l’arredamento Feng Shui, un po’ in controtendenza rispetto all’idea principale espressa in apertura. Questa vera e propria filosofia dell’arredamento, che viene dall’Oriente, prevede infatti attenzione e cure costanti, sia per gli ambienti in generale, sia per il verde. È comunque importante, essere a conoscenza dell’esistenza dei suoi princìpi, per chi volesse arredare il proprio ufficio, affidandosi a degli esperti di simbolismi, armonia ed integrazione tra micro e macro-cosmo.
Il Feng-Shui, oltre che una filosofia dell’arredamento potrebbe quasi essere classificato come una filosofia della luce. Quest’ultima, infatti, riveste particolare importanza all’interno del suo sistema di disposizioni e norme. Qualora l’ufficio sia, per cause strutturali, afflitto da una privazione di luce, sono proprio le piante – in abbondanza – insieme agli specchi a fare in grossa parte le veci dei raggi solari, essendo ugualmente attivatori del principio Yang, l’aria, il soffio vitale – tra le altre cose.
Ed è per questo che, nel Feng Shui, la presenza delle piante verdi risulta fondamentale per apportare gioia e felicità e, dunque, serenità. Ingredienti invidiabili in un ambiente di lavoro.
Piero Di Cuollo
Via IdeeGreen