Marco Colella, artista di talento, pittore e creatore di pezzi unici di ceramica decorata, è nato a Firenze nel 1986.

Sensazioni

Prima di intervistarlo, ho voluto studiare i suoi dipinti e le sue illustrazioni. Mi sono reso conto che mi era difficile canalizzarli dagli occhi alla mente, perché le mie percezioni avevano soprattutto connotati emotivi.

La luce e i colori che “scivolavano” all’interno della stanza trasportandomi al mare o nella campagna toscana; i personaggi che mi osservavano per valutare se raccontarmi o meno la loro storia … potevo quasi sentire il sapore delle bevande che sorseggiavano.

L’intervista

Marco, come ti sei “scoperto” artista e qual è stato il tuo percorso formativo ?

Fin da piccolo il disegno e il colore hanno sempre fatto parte della mia vita. La necessità di una visione personale di ciò che mi circonda mi ha accompagnato in tutte le fasi del percorso artistico, aiutandomi a capire quale via intraprendere.

Ho appreso le basi del disegno e del colore al liceo artistico Leon Battista Alberti a Firenze. Successivamente, mi sono laureato in pittura presso l’Accademia di Belle Arti, dove ho maturato l’interesse per una pittura grafica dal segno preciso e marcato.

Nel 2010, ho avuto la fortuna di frequentare, per un breve periodo, lo studio del pittore Lucio Diodati, dove ho potuto assimilare e rielaborare alcuni stilemi, per sviluppare ulteriormente le basi di un personale stile pittorico, che vede unire la sintesi del segno grafico con le nuove nozioni di pittura apprese dal Maestro.

Nel 2014, ho sentito la necessità di trovare nuovi mezzi espressivi capaci di valorizzare al meglio l’utilizzo vigoroso della linea. Per questo mi sono avvicinato al mondo della ceramica artistica, che io considero una tra le espressioni più caratteristiche dell’artigianato Toscano.

Oggi, oltre alla realizzazione dei quadri ad olio su tela, proseguo nella creazione di ceramiche artistiche di alta qualità collaborando con la ditta Ceramiche Tapinassi, nel Casentino.

In effetti, ho notato che sei un artista poliedrico: decorazione della ceramica, acquerelli, dipinti ad olio … a parte lo stile, tuo e riconoscibile, cosa accomuna queste diverse forme espressive ? Hai predilezioni ?

Forse l’elemento che accomuna tutte le mie opere è la presenza di una linea nera di contorno. Mi piace che sia netta e precisa, che dia carattere e forza all’opera. La linea può essere intesa come un contenitore per le campiture, una guida per chi osserva il quadro, capace di condurre lo sguardo attraverso i vari colori. Forse in questo momento la pittura ad olio e la ceramica artistica sono i mezzi espressivi che preferisco.

Le tue fonti d’ispirazione sono: la tua terra di Toscana, le vacanze, il mare, la convivialità … ti riconosci nell’elenco ?

Sicuramente, sono molto attaccato alla Toscana, alle sue tradizioni e a tutte le bellezze che può offrire. Nei miei quadri generalmente rappresento dei momenti, degli incontri, uno scambio di sguardi, a cui l’osservatore può dare una libera interpretazione, secondo la propria sensibilità.

La tua prima mostra ?

La mia prima personale è stata nel centro di Firenze, presso la Galleria Via Larga. Ho un ottimo ricordo di quell’esperienza perché era tutto nuovo e per la prima volta potevo esporre molte opere.

Il colore, la luce e il gioco sembrano gli elementi portanti del tuo lavoro, come nasce questo “mood” emotivo ?

Sicuramente questi 3 elementi hanno un ruolo predominante nelle mie opere. Il colore e la luce sono un mezzo molto potente per suscitare emozioni.

Quando dipingo mi piace giocare col rapporto tra la componente grafica più razionale e quella istintiva del colore, in modo da ottenere equilibri sempre diversi. Credo sia fondamentale, per apprezzare a pieno il dipinto, che la parte grafica non opprima il colore in modo da poterne cogliere tutti i movimenti.

Mi pare di scorgere alcuni elementi di richiamo nel tuo lavoro:  il Futurismo, una venatura di Modigliani, metodiche d’illustrazione raffinate … che ne pensi ?

Durante il mio percorso artistico sono stato influenzato da molti pittori, da cui ho assimilato tutti quegli elementi che ritenevo più stimolanti per il mio lavoro. Sicuramente Modigliani è stato uno di questi: il suo modo di usare la linea e occupare la superfice della tela mi sono stati di ispirazione.

Nel tuo lavoro c’è anche qualche richiamo al mondo dei Comics ?

Durante il liceo artistico ho frequentato anche la Scuola internazionale di comics di Firenze. Quell’esperienza è stata sicuramente una fase importante, per maturare l’uso della linea e la gestione degli spazi, una maggiore padronanza dei mezzi espressivi e una visione più ampia del mio lavoro.

Come nascono i personaggi che ritrai ?

Le figure che realizzo nelle mie opere sono una sintesi personale tra il figurativo e l’astrazione. Le linee nere di contorno agiscono quasi da contenitori per il colore, permettendomi di alternare grandi e piccole campiture, giocando così sui molteplici abbinamenti cromatici.

Progetti e orizzonti per il futuro ?

Al momento mi trovo in una fase di sperimentazione, alla ricerca di nuovi stimoli e idee. Sto lavorando ad una nuova serie di quadri in cui ho apportato notevoli cambiamenti, sia nella grafica che nel colore..

Per quanto riguarda la ceramica, se ne avessi l’opportunità mi piacerebbe decorare una serie di tavoli nello stile dei miei quadri, sarebbe una soluzione molto interessante. Vedremo in futuro.

Ringraziando Marco, segnaliamo che le immagini della cover e della galleria ci sono state cortesemente offerte da lui. Per approfondimenti, vi invitiamo a visitare il suo sito internet.