Dal prossimo 25 febbraio e fino al 26 giugno, la Collezione Peggy Guggenheim ospiterà a Venezia la prima extra-scandinava di Rita Kernn-Larsen.
Pittrice surrealista danese, nata ad Hillerød nel 1904 e vissuta sino all’età di 94 anni, Kernn-Larsen inizia i suoi studi artistici ad Oslo, continuandoli poi in Danimarca. In seguito si trasferisce a Parigi, ove diviene allieva di Fernand Léger.
Nella capitale francese, incontra un commerciante d’arte – Isaac Grünberg (futuro marito) – che l’aiuta nelle prime esposizioni del suo lavoro. Proprio a Parigi, nel 1937, conosce Peggy Guggenheim, che, nel ’38, la lancia sul mercato londinese, con un’esposizione alla Guggenheim Jeune.
Lo scoppio della seconda guerra mondiale la trattiene in Inghilterra; al termine delle ostilità, si sposta nella Francia meridionale, dove rimane per parecchi anni. Lì il suo percorso artistico inizia a sganciarsi dal surrealismo, abbraccia la rappresentazione della natura e scivola verso l’astrazione.
A 92 anni, prende parte alla Biennale di Venezia, viatico agli ultimi onori pubblici in patria. Muore a Copenhagen nel 1988.
La figlia, nel blog che ha curato in memoria della madre, parlando della sua vita e del suo lavoro, ne ricorda l’impronta artistica: “… Il periodo surrealista è stato sicuramente il momento migliore della mia vita …“
La Kernn-Larsen è vissuta in una fase storica di grandi idee e terribili depressioni. Nel tempo, ha conosciuto ed è stata contigua ad artisti come Max Ernst, Magritte, Picasso e Frida Kahlo – solo per citarne alcuni.
La preziosa mostra veneziana, a cura di Gražina Subelytė, ospiterà 7 tele, tra cui l’opera di ricerca psicologica: “Autoritratto (Conosci te stesso)“, della Fondazione Solomon R. Guggenheim.
Le immagini in galleria e copertina sono state scelte tra quelle proposte, online, dalla Guggenheim Collection o catalogate “riutilizzabili” da Google.