Suo Fujimoto e la sua architettura poetica
Come la maggior parte dei giapponesi, anche l’architetto Suo Fujimoto è estasiato dalla natura e quando disegna una casa, la sua ispirazione parte sempre dallo studio degli alberi. Nella sua immaginazione, le città dovrebbero essere concepite come dei boschi e da questa visione è nato il suo ultimo progetto architettonico a Montpellier: l’Arbre Blanc.
Visto dall’esterno, questo edificio di 17 piani, ha la forma di un’enorme pigna. All’interno di ogni appartamento ci sono una o due terrazze sospese nell’aria che si estendono come fossero i rami di un albero che cercano il sole.
Il progetto è nato dall’incontro tra Montpellier, città mediterranea e l’architettura giapponese, con la sua speciale relazione tra interno ed esterno. Abbiamo provato a tradurre questo modo di vivere così piacevole, in una proposta architettonica.
Suo Fujimoto
L’idea di Suo Fujimoto è quella di ricreare l’atmosfera gioiosa e serena, conviviale, fatta di persone che amano vivere la città nelle piazze e nelle strade, in un’edificio. La parte più tecnologica ed interessante dell’opera Arbre Blanc, è il telaio esterno realizzato da lamine orientabili, che permette di proteggere dal sole l’interno degli appartamenti, ricreando zone e angoli d’ombra, proprio come se fossero rami di alberi.
Le lamine hanno anche un’altra funzione molto importante: permettono infatti di raccogliere l’acqua piovana e in caso di troppo caldo, vaporizzarla sulle terrazze, creando una sensazione piacevole e rinfrescante, come se ci si trovasse in un bosco. Le porte e le balaustre delle terrazze invece sono tutte realizzate in vetro ed unite tra di loro da una scala esterna. Tutto è un omaggio alla trasparenza, alla luce naturale e alla vita all’aria aperta.
Fonte foto:
Arch20.com
Montpellier.fr