Lo spettacolo dei fiori di colza è davvero mozzafiato: distese sconfinate di un giallo acceso, un mare di fiori che ondeggia dolcemente al vento, tingendo il paesaggio di una bellezza ineguagliabile. La fioritura della colza è un evento che segna il risveglio della natura e che, negli ultimi anni, ha riconquistato un posto d’onore nei nostri campi, offrendo un colpo d’occhio che incanta e rasserena, un altro esempio di come le attività antropiche disegnano e incidono sul paesaggio, positivamente, in casi come questo.

Le origini
Le origini della colza affondano le radici in un passato remoto, con le prime testimonianze del suo utilizzo che risalgono a quasi un millennio fa. Si pensa che la colza (Brassica napus), appartenente alla famiglia delle Brassicaceae o Cruciferae, la stessa di cavoli, broccoli, cavolfiori e rape, sia un ibrido naturale, un incrocio spontaneo tra rapa e cavolo selvatico, avvenuto probabilmente in Europa.

Ma la colza cos’è?
La colza cos’è e come si presenta? In natura è un’erbacea annuale o biennale, a seconda della varietà e delle condizioni climatiche, caratterizzata da un fusto eretto che può raggiungere il metro di altezza. Le sue foglie, di color verde-glauco intenso e lucente, formano una rosetta basale e avvolgono il fusto, offrendo un contrasto cromatico affascinante con i fiori gialli. L’infiorescenza, è un tripudio di piccoli fiori gialli, composti da quattro petali disposti a croce, da cui il nome crucifere per la famiglia di appartenenza. Questi fiori, una volta impollinati, danno vita a silique, cioè capsule allungate che racchiudono i semi, veri e propri tesori della colza, nonchè frutto tipico delle Brassicaceae. I semi, di colore scuro, sono ricchi di olio e proteine, e rappresentano la parte più preziosa della pianta. La fioritura della colza è un evento spettacolare, che trasforma i campi in un mare di giallo, attirando api e altri insetti impollinatori.
La colza in agricoltura: un alleato prezioso
A cosa serve la colza in agricoltura? È un alleato prezioso per diversi motivi. Innanzitutto, la sua coltivazione contribuisce a rigenerare il terreno. Le sue radici migliorano la struttura del suolo rendendolo più poroso e quindi favorendone il drenaggio. Inoltre, rilasciano nel terreno sostanze importanti per la fertilità del suolo. Questi aspetti, oltre a nutrire la terra, aiutano a prevenire l’erosione e a migliorare la capacità del terreno di trattenere l’acqua.
L’olio di colza
La colza è un’importante fonte di olio, che viene estratto dai suoi semi attraverso un processo di spremitura e raffinazione, si parla infatti di un contenuto di olio pari al 45-50%. Fra i vari impieghi dell’olio di colza, c’è la produzione di biodiesel, un carburante ecologico che contribuisce alla riduzione delle emissioni di gas serra e alla lotta contro il cambiamento climatico. Il biodiesel, prodotto dall’esterificazione dell’olio di colza, può essere utilizzato nei motori diesel, riducendo l’impatto ambientale dei trasporti. Non è comunque tutto oro quello che riluce, poiché la questione relativa all’uso dell’olio di colza come biocarburante, presenta ancora molte zone d’ombra. L’olio di colza trova impiego anche nella produzione di lubrificanti, vernici e nell’industria cosmetica. Più marginalmente, offre anche la possibilità di realizzare candele per qualunque uso, senza utilizzare una materia prima di origine minerale o animale, rendendolo quindi perfetto anche per i vegani.

L’olio di colza nell’alimentazione
Appunto a causa dell’acido erucico, presente nella colza, l’olio estratto da queste piante è stato sempre vivamente sconsigliato. Nel tempo si era stabilito che il dosaggio massimo consentito di acido erucico, fosse nella misura del 5%. Così, negli anni 70, un gruppo di ricercatori in Canada, guidati da Keith Downey e Baldur Stefansson, sviluppò una varietà di colza con bassi livelli di acido erucico, al di sotto del limite del 5%, che fu denominata CANOLA (acronimo di ‘CANadian Oil Low Acid’).
Oggi, perciò, l’olio di colza destinato all’alimentazione, è in realtà olio di canola.

La CANOLA
Questa nuova varietà ibridata, ha appunto segnato la nascita dell’olio di canola com’è conosciuto oggi. È un olio apprezzato per il suo sapore neutro, il punto di fumo elevato e la composizione nutrizionale favorevole, ricca di acidi grassi monoinsaturi e polinsaturi, tra cui Omega-3 e Omega-6, povera di grassi saturi. Questi acidi grassi contribuiscono al mantenimento della salute cardiovascolare, aiutando a tenere sotto controllo i livelli di colesterolo nel sangue e riducendo il rischio di malattie cardiache.
Sempre più studi dimostrano anche che l’olio di canola ha un impatto alquanto positivo oltre che sull’ipercolesterolemia, anche sul diabete di Tipo 2 e sulla capacità di eliminare il grasso della fascia addominale, causa di numerose patologie cardiache. Inoltre, contiene alte dosi di vitamine come la E, un potente antiossidante che protegge le cellule dai danni causati dai radicali liberi, e fitosteroli.

Benessere sì, ma solo se l’olio di canola è ottenuto con la spremitura a freddo
Queste proprietà lo rendono un’opzione versatile e salutare per la cucina, adatta a friggere, cuocere e condire, a condizione che venga ottenuto da spremitura a freddo. Solo così le caratteristiche nutrizionali sono davvero una fonte di benessere per l’organismo umano. È quindi fondamentale scegliere olio di canola di alta qualità, solo spremuto a freddo, per beneficiare delle sue proprietà salutari a livello nutrizionale.

La coltivazione
La coltivazione della colza richiede alcune attenzioni, ma è alla portata di molti agricoltori, anche di piccole dimensioni. La semina avviene generalmente in autunno, tra settembre e ottobre, per sfruttare al meglio le risorse del terreno e prevenire la crescita di erbacce infestanti. La preparazione del terreno è fondamentale: è necessario arare e zappare il terreno per renderlo soffice e ben drenato. La pianta è resistente e non necessita di particolari cure, se non un’adeguata preparazione del terreno e, in alcuni casi, un’integrazione di azoto, un elemento essenziale per la crescita delle piante. La colza è una coltura che richiede poca acqua, ma è importante irrigare in caso di siccità prolungata. La raccolta avviene in estate, quando le silique sono mature e i semi sono pronti per essere raccolti. La coltivazione della colza può essere un’attività redditizia, grazie alla sua versatilità e ai suoi molteplici utilizzi.

La colza nel giardinaggio domestico
Le varie proprietà della colza, offrono soluzioni pratiche e sostenibili per il giardinaggio domestico. I suoi derivati, infatti, ottenuti dalla lavorazione dei semi, sono validi alleati per un approccio ecologico e rispettoso dell’ambiente.
L’olio di colza, diluito in acqua e spruzzato sulle piante, agisce come un efficace insetticida naturale contro afidi, acari e cocciniglie. Sicuro per piante, persone e animali domestici, non lascia residui tossici e preserva gli insetti utili, come le api.
La farina di colza, interrata nel suolo, è un efficace rimedio naturale contro i nematodi, parassiti delle radici. Rilasciando composti tossici per i nematodi ma innocui per le piante, protegge le colture senza l’uso di pesticidi chimici.

Fiori di colza e le api: un’alleanza naturale
I fiori di colza, con il loro colore giallo intenso e la fioritura prolungata, sono un vero e proprio spettacolo per gli occhi. Ma non solo: i fiori di colza sono anche un’importante fonte di cibo per le api, che ne ricavano un nettare ricco di zuccheri e un polline nutriente. Le api, impollinando i fiori di colza, contribuiscono alla produzione dei semi e quindi alla resa della coltura. Inoltre, il miele di colza, prodotto dalle api che si nutrono del nettare dei fiori di colza, è un miele dal sapore delicato e dalle proprietà benefiche. È ricco di glucosio e fruttosio e cristallizza rapidamente, assumendo una consistenza cremosa. La simbiosi tra la colza e le api è un esempio perfetto di alleanza naturale, che porta benefici sia alla pianta che agli insetti impollinatori.

La colza, una pianta preziosa per le molteplici virtù
In conclusione, la colza è molto più di un semplice prodotto agricolo che crea meravigliosi campi di fiori gialli. È una pianta versatile, con una storia affascinante e un futuro promettente. Dalle sue origini antiche ai suoi molteplici usi moderni, la colza continua a stupirci e a dimostrare il suo valore, offrendo benefici per l’agricoltura, l’industria, l’ambiente e la nostra salute. La sua capacità di rigenerare il terreno, di produrre olio e biocarburanti e di nutrire le api, la rende una coltura fondamentale per un’agricoltura più sostenibile e per la transizione verso un’economia più verde. La colza è un esempio di come la natura può offrirci soluzioni innovative e preziose e di come l’uomo possa sfruttare queste risorse in modo responsabile e consapevole.
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