Dopo aver dedicato a Firenze l’opera Albero della Pace, per commemorare le vittime della strage di via dei Georgofili, Andrea Roggi torna nel capoluogo toscano con una nuova mostra. Dal 10 maggio all’8 agosto 2025, il complesso della Basilica di San Lorenzo ospiterà Humanitas. La Forza dell’Amore, che esplora il linguaggio artistico dell’artista, stabilendo una connessione con la storia e lo spazio del luogo.
Le sculture monumentali in bronzo di Roggi
Le sculture monumentali in bronzo di Roggi, esposte in numerose città europee ed extraeuropee, sono inconfondibili grazie a una sigla stilistica molto originale e a una forza espressiva straordinaria. Le sue figure, rappresentate in abbracci in una sintesi di forza e tenerezza, come in Per sempre Tu o in Un Amore senza Tempo, assumono l’aspetto di tronchi d’albero e le loro braccia, rivolte verso il cielo, si trasformano in fronde di olivo, le cui foglie dorate sembrano sprigionare energia vitale.
Le radici sono spesso iscritte nel globo terrestre, segno di un legame profondo e imprescindibile con la natura. Sono rappresentazioni dell’Albero della Vita, un tema da sempre caro a Roggi, emanazioni dell’energia vitale, connubio di materia e spirito. La tecnica di fusione dinamica, inventata e brevettata dallo stesso artista, permette a queste opere di sfidare le leggi della fisica, sospendendo la materia in equilibri incredibili che creano una relazione unica con gli ambienti in cui si collocano.
Humanitas. La Forza dell’Amore, a cura della storica dell’arte Laura Speranza, racconta, attraverso nove opere, la lunga carriera dell’artista toscano, a partire dalla prima statua bronzea antropomorfa, Atman, realizzata da Roggi negli anni Ottanta, poco più che ventenne, eseguita secondo la tecnica della fusione a cera persa, collocata nel chiostro piccolo della basilica, fino all’ultimissima L’Energia della Conoscenza, pensata proprio per questa esposizione. Le sculture più recenti uniscono alla fusione tradizionale la microfusione e la fusione dinamica, creando una varietà di effetti materici che sono il segno di un’evoluzione costante nella ricerca artistica. Quattro grandi bronzi avranno come sfondo la facciata non finita della basilica progettata da Brunelleschi e la sua fiancata laterale, entrambe in calda pietra arenaria.
Nel grande chiostro
Nel grande chiostro, sulla sinistra della chiesa laurenziana, saranno esposte altre quattro opere che si confronteranno con il rigore della sua architettura rinascimentale. Questo spazio, con il suo verde rigoglioso e l’albero di arancio che si erge al centro. Diventa un palcoscenico naturale perfetto per le sculture di Roggi. Nel suo immaginario poetico troviamo spesso l’elemento albero, simbolo di vita e di connessione. Che sia l’ulivo o, a volte, il cipresso, presenze distintive del paesaggio toscano. Si ricollegano all’iconografia della grande tradizione pittorica antica e moderna, da Beato Angelico a Leonardo, da Paolo Uccello a Ottone Rosai e Ardengo Soffici.
Accanto a questi alberi bronzei, il pubblico sarà invitato a entrare in contatto con figure umane che sembrano danzare nell’aria, sospese, come Famiglia in Volo, mentre un globo terrestre – realizzato a traforo, con girotondi di persone, bambini, uomini e donne, modellati a tutto tondo – celebra la diversità umana in un abbraccio di pace. Questa rappresentazione, dal titolo Imagine all the people, ispirata alla celebre canzone di John Lennon, invita a riflettere sul valore della pace, nell’auspicio che le differenze tra gli esseri umani diventino un punto di forza e non di divisione.
La Basilica di San Lorenzo
La Basilica di San Lorenzo, uno dei simboli della storia e dell’identità di Firenze. Si rivela il luogo ideale per ospitare le opere di Andrea Roggi, amplificando il messaggio di Humanitas e la sua profondità. In un’epoca che spesso sembra dimenticare l’importanza della solidarietà e della cura reciproca. Queste sculture ci ricordano che siamo tutti parte di una comunità più grande. Il concetto di Humanitas, profondamente radicato nella cultura latina, si fa portatore di un messaggio universale. La necessità di prendersi cura degli altri, di riconoscere la nostra umanità condivisa e di agire con consapevolezza, per costruire un mondo migliore.
L’esposizione sarà accompagnata da un ricco catalogo illustrato, pubblicato da Giunti Editore, che sarà anche un’opportunità per scoprire i retroscena che danno vita a queste straordinarie sculture, dalla loro genesi a partire dal disegno, per passare poi alla modellazione in creta, e finire con la fusione della lega metallica e la sua rifinitura. L’arte di Andrea Roggi, più che mai, si fa veicolo di riflessione, di bellezza e di speranza. In un dialogo profondo con la storia e con l’umanità. anlorenzomaggiore.com