Nell’ambito dell’ottantesimo anniversario delle Celebrazioni per la Liberazione, si apre dal 12 aprile al 25 maggio 2025 la nona edizione di PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, a tema MEMORIE, con la direzione artistica di Chiara Canali e Camilla Mineo. Parma, rinomata per la sua ricca tradizione culturale e artistica, si prepara ad accogliere la IX edizione del Festival con un programma ricco e variegato che abbraccia diverse forme di espressione artistica, dalle arti visive alla fotografia, dall’illustrazione all’Olfactory Art.

Dal 12 aprile al 25 maggio 2025 il Festival diffuso trasformerà la città in un palcoscenico dinamico, dove storia, arte, cultura e sperimentazione si incontrano in un dialogo coinvolgente e creativo. Il percorso espositivo, dislocato tra chiese sconsacrate, palazzi storici e torri medioevali, permetterà ai visitatori di esplorare e riscoprire Parma sotto una nuova luce.

Il tema di quest’anno, MEMORIE

Il tema di quest’anno, MEMORIE, invita artisti e pubblico a riflettere sul significato della memoria da diversi punti di vista: intimo, esistenziale e storico. L’obiettivo è di unire due prospettive formali – la memoria come oggetto di studio scientifico e la memoria come parte di un più ampio processo artistico. La memoria, quando trasmessa, diventa testimonianza, ossia memoria storica di una comunità. Quando vissuta in forma soggettiva e personale, diventa ricordo e reminiscenza.

Oltre a questi aspetti, il tema esplora anche come la memoria collettiva può influenzare l’identità culturale e sociale di ogni individuo. Attraverso mostre e installazioni, gli artisti indagano il ruolo della memoria nel modellare le esperienze umane e riflettono su come il passato possa influenzare il presente e il futuro. La memoria, infatti, non è solo un archivio di eventi, ma una fonte d’ispirazione e un mezzo per comprendere meglio l’uomo e il mondo in cui vive. Promosso dalle associazioni culturali 360° Creativity Events ed Art Company, PARMA 360 Festival ha ricevuto il contributo del Comune di Parma, della Regione Emilia-Romagna e della Fondazione Cariparma, a cui si aggiungono un’ampia rete di partner pubblici e privati.

Desiderio Sanzi_Malebolge Series

“SE QUESTO È UN UOMO. L’Arte ricorda. L’Umanità resiste. Opere 1945-2025

Al Palazzo del Governatore si inaugura la grande mostra collettiva “SE QUESTO È UN UOMO. L’Arte ricorda. L’Umanità resiste. Opere 1945-2025, a cura di Chiara Canali e ispirata all’omonimo romanzo di Primo Levi. La mostra propone, attraverso la rilettura del libro di Levi, un affresco sull’umanità del Novecento, che ha vissuto i drammi della guerra, la frammentazione dell’identità e l’irruzione dell’inconscio. L’esposizione costituisce una testimonianza dell’impegno morale dell’arte nel risvegliare le coscienze di fronte alla tragedia della guerra, alla follia dei campi di sterminio e alla strenua lotta delle resistenze.

Tra le opere esposte ci sono quelle di Aldo Carpi (apprezzato professore dell’Accademia di Belle Arti di Milano e, in seguito, internato nel campo di concentramento di Mauthausen-Gusen), degli artisti del Realismo Esistenziale di area milanese come Bepi Romagnoni, Giuseppe Guerreschi, Gianfranco Ferroni, Mino Ceretti, Tino Vaglieri e di autori provenienti da altre sedi come Renzo Vespignani e Alberto Sughi. Tra i lavori di denuncia e di monito – anticipati nel 1937 dalle acqueforti Sueño y Mentira de Franco di Pablo Picasso – compare la raccolta di disegni di Renato Guttuso Gott mit Uns – Dio è con noi, un ciclo che racconta le atrocità e l’orrore della Guerra, ma anche l’impegno politico dei partigiani e il valore della Resistenza.

Andrea Martinelli_L €™uomo che aveva ombre crudeli

La mostra indaga il volto e la figura umana nel Novecento

Al tempo stesso, la mostra indaga il volto e la figura umana nel Novecento, sempre più spesso espressione del male e della sofferenza, riflesso di un’umanità dolente. I volti e i corpi, privi di tratti fisionomici definiti, sono sfigurati da smorfie o urla e recano impresso il marchio di un dolore acuto e l’assenza di speranza dell’uomo contemporaneo. Ne sono un esempio le opere di Francis Bacon, le cui figure mostruose e deformate ispireranno tutta la successiva generazione di autori contemporanei della corrente della cosiddetta Nuova Figurazione Italiana: Agostino Arrivabene, Roberto Coda Zabetta, Marco Fantini, Giovanni Iudice, Francesco Lauretta, Paolo Maggis, Andrea Martinelli, Sergio Padovani, Lorenzo Puglisi, Desiderio Sanzi per arrivare alle opere che indagano il rapporto tra arte, tecnologia e Intelligenza Artificiale di Giuseppe Lo Schiavo, Davide Maria Coltro e Mario Klingemann.

Come già aveva affermato Primo Levi in un’intervista a Lucia Borgia del 1984, “Se questo è un uomo è una domanda tuttora valida perché l’Umanità è minacciata nel suo complesso, dai pericoli ben noti, e anche in ogni singolo, ognuno di noi deve lottare personalmente per mantenersi uomo“.

Paul Beel_Lonely Avatars_ Elena (da Mud Series)

Questo ricordo lo vorrei raccontare”

Il percorso espositivo si compone di un centinaio di opere di 65 artisti storici e contemporanei si avvale dei prestiti da parte del Museo Monumento al Deportato e della Fondazione Fossoli di Carpi, della Raccolta d’Arte del Comune di Marzabotto, della Raccolta Lercaro di Bologna, della Collezioni d’Arte di Fondazione Cariparma – Donazione Corrado Mingardi, della Fondazione VAF-Stiftung di Francoforte, della Fondazione The Bank – Istituto per gli Studi sulla Pittura Contemporanea, della Collezione Giampaolo Cagnin e della Collezione Barilla di Arte Moderna di Parma. Il suggestivo spazio della Galleria San Ludovico ospita la mostra MARIO GIACOMELLI “Questo ricordo lo vorrei raccontare”, dedicata all’ultima serie fotografica composta dall’artista nel 2000.

“Questo ricordo lo vorrei raccontare” è una sorta di “testamento” che Mario Giacomelli lascia. È l’ultima serie fotografica creata dall’artista prima della morte, sopraggiunta nello stesso anno (2000); e mai come in questo lavoro è chiaro il sentimento di una fotografia come “espressione dell’interiorità”, come “racconto”, come “viaggio interiore”, “nella vertigine e nello stordimento” – per usare le parole che Giacomelli ha sempre riferito alla sua arte, nel corso dei cinquant’anni di produzione.

Ritratto di Mario Giacomelli, Senigallia, 1997, by Paolo Biagetti

Mario Giacomelli

Mario Giacomelli, classe 1925, della generazione fotografi anni Cinquanta del Novecento, è un artista del nuovo millennio pur essendo deceduto proprio sulla soglia del 2000: il suo corpus fotografico è una storia performativa, una porta su un mondo possibile, un continuum virtuale, e non una somma di isolati “attimi decisivi” bloccati nella cornice di una fotografia ben eseguita. In mostra circa 70 opere vintage e oltre 200 provini di stampa, a raccontare e documentare la costruzione di un intimo racconto fotografico, e attestare la visionarietà di un grande artista che usò la fotografia per mettere in atto un rituale performativo di ricerca di sé.

Dopo il grande successo di pubblico e critica riscontrato al MUFOCO di Cinisello Balsamo (MI), che nel 2024 ha esposto per la prima volta la serie nella sua completezza, PARMA 360 Festival regala alla città di Parma un nuovo focus su questa serie speciale che rappresenta il vero testamento di Mario Giacomelli sull’arte e sulla vita.

Questa mostra, prodotta in collaborazione con l’Archivio Mario Giacomelli, rientra nell’ambito delle Celebrazione del Primo Centenario della nascita di Mario Giacomelli (1925-2025), che all’interno di un ricco calendario espositivo, vedrà il suo culmine con l’apertura, in contemporanea, di due grandi mostre retrospettive che insieme daranno una visione completa e complessa dell’opera di Mario Giacomelli: la prima a Roma, Palazzo Esposizioni, dal 20 maggio al 3 agosto 2025 e la seconda a Milano, Palazzo Reale, dal 22 Maggio al 7 settembre 2025.

PARMA 360 Festival
Mario Giacomelli, Questo ricordo lo vorrei raccontare, Archivio Mario Giacomelli © Rita Giacomelli

PIANETI OLFATTIVI” di Francesca Casale Sensu

Sempre attenta alle esperienze polisensoriali e partecipative, PARMA 360 mette in scena al Torrione Visconteo la mostra “PIANETI OLFATTIVI” di Francesca Casale Sensu, artista olfattiva multidisciplinare. I “Pianeti Olfattivi” di Sensu invitano i visitatori a intraprendere un viaggio immersivo tra profumo e colore. Attingendo al fenomeno psicologico della pareidolia, la tendenza a percepire immagini familiari in forme astratte, Sensu innesca ricordi non tramite immagini visive ma attraverso fragranze, evocando momenti ed emozioni sepolti nel subconscio.

Finalista della 19ª edizione dell’Arte Laguna Prize a Venezia, questa installazione attira il pubblico in un labirinto progettato per esplorare le profondità della memoria e dell’immaginazione: “pianeti” sospesi, delicati dischi impregnati di fragranze che evocano sia corpi celesti che strutture molecolari. Ogni pianeta è definito dal suo colore e profumo unico, incoraggiando un’interazione olfattiva che separa la fragranza dai tradizionali indizi visivi. Questo disconnettersi tra i sensi favorisce una “riabitazione della memoria olfattiva”, consentendo di vivere il profumo libero dalle associazioni culturali e commerciali usuali. Nel piano interrato Roots pipeline_violet presenta un’installazione olfattiva site-specific, un simbolo di metamorfosi delle radici che nutrono il luogo e creano una profonda storia territoriale attraverso l’odore di violetta che riporta al simbolo della tradizione profumiera della città di Parma.

PARMA 360 Festival
Francesca Casale Sensu, Pianeti Olfattivi, 2024, installazione, dimensioni variabili.

La mostra “Come un segno di memoria” a cura di Galleria Caracol presso il Laboratorio Aperto del Complesso di San Paolo, vede esposti i lavori di quattro grandi illustratori contemporanei che da tempo hanno affermato il loro nome ed il loro lavoro in ambiti nazionali ed internazionali: Francesco Chiacchio, Manuele Fior, Andrea Serio, Elisa Talentino.

Gli illustratori

Andrea Serio, illustratore e fumettista, docente e direttore artistico della Scuola Internazionale di Comics di Torino presenta le copertine realizzate per Einaudi nel 2023 per celebrare, a cento anni dalla nascita, la memoria e le opere dello scrittore partigiano Beppe Fenoglio, grande esponente della Resistenza e della letteratura italiana del Novecento. In mostra le illustrazioni delle copertine de “I ventitré giorni della città di Alba”, il romanzo postumo “Una questione privata”, l’edizione ampliata di “Lettere. 1940-1962” e il romanzo autobiografico “Il partigiano Jhonny”. Filo conduttore di tutte le rappresentazioni in copertina è il tratto delicato, col suo realismo poetico che combina i paesaggi rurali e solitari delle Langhe alla concretezza silenziosa di giovani combattenti. Disegni che, come in un romanzo di resistenza fenogliana, incarnano vibranti scenari familiari permeati da un grande senso di integrità morale.

Manuele Fior, tra i più apprezzati disegnatori in attività, in Italia e all’estero, espone le illustrazioni che ha realizzato, sempre per Einaudi, dei romanzi e delle poesie di Cesare Pavese. In mostra le nuove copertine illustrate di “La casa in collina”, “Tra donne sole”, “Le poesie”, “La luna e i falò”, “Il diavolo sulle colline” e “Dialoghi con Leucò”, Fior ha scelto di adottare il colore, anziché il bianco e nero, le linee sono morbide e le emozioni intense.

Elisa Talentino è un’artista che lavora con grafica d’arte, pittura e serigrafia. Il fulcro del suo lavoro è l’immaginario femminile ci racconta per immagini storie altrui e sue, sono racconti di memoria, di tradizioni, di ricordi e di legami con il passato e gli affetti. Talentino usa l’abbozzo, il sussurro, si avvicina a noi facendocele sentire nostre, ci racconta con uno sguardo sensibile, che posa l’accento sulla femminilità: in un attimo la gravità si muta in leggerezza, in grazia del vivere.

Francesco Chiacchio e Martina Lucidi

Francesco Chiacchio presenta A volte sparisco (Topipittori) una raccolta di disegni, per lo più in bianco e nero, accompagnata da didascalie che, in quattro tempi, costruiscono un racconto. Il tratto inconfondibile dell’autore per un libro filosofico, poetico, che attraversa la memoria, i ricordi, istanti di vita, le storie delle persone in punta di matita e di penna.

L’Edicola liberty in Piazza della Steccata, ospita le immagini delicate e poetiche dell’illustratrice Martina Lucidi. Le sue opere raccontano storie intime e universali, abitano il presente ma attraversano il tempo per abbracciare i ricordi. Ogni illustrazione invita lo spettatore a riscoprire la bellezza nei dettagli più piccoli e significativi della vita quotidiana. Attraverso il disegno, il collage e immagini antiche tratte da album di famiglia, l’artista custodisce e racconta ciò che per lei è importante. Martina Lucidi è mente e mani del progetto Naïve, attraverso il quale propone percorsi artistici, workshop di illustrazione e narrazione per adulti e bambini, ma, soprattutto, disegna e costruisce storie.

Tra le mostre collaterali

Tra le mostre collaterali si segnala, presso lo Starhotels du Parc, hotel con preziosi interni in stile Liberty, situato accanto al Parco Ducale, l’esposizione Memorie dell’Ego del fotografo parmigiano Marco Circhirillo (Parma, 1980), vincitore del Premio Partner MTArt Agency nell’ambito dell’Art Rights Prize (2020), Menzione Speciale del Moscow Foto Awards (2018) e 1° classificato nella sezione Autoscatto del Limen Art di Vibo Valentina (2014). Il Festival abbraccia attivamente tutta la città e si arricchisce del CIRCUITO OFF disseminato per tutta Parma: questa sezione si propone di coinvolgere il pubblico in un itinerario urbano nel centro storico, con l’obiettivo di rilanciare e promuovere la cultura artistica più vitale e presente nel territorio. All’appello sono chiamati una cinquantina di spazi creativi della città, tra negozi, ristoranti, librerie, studi d’artista ed esercizi vari.

La nona edizione di PARMA 360 Festival si completa con una serie di talk, incontri e percorsi didattici con i curatori e gli autori protagonisti delle mostre e critici d’arte, curatori, giornalisti, operatori culturali in dialogo con loro. PARMA 360 Festival della creatività contemporanea, che vede la direzione artistica e la curatela di Chiara Canali e Camilla Mineo, è organizzato dalle associazioni 360° Creativity Events ed Art Company. Il Festival ha ricevuto il contributo del Comune di Parma, Regione Emilia-Romagna e Fondazione Cariparma e ha ottenuto il supporto di un’ampia rete di partner pubblici e privati, tra cui BPER, Studio Livatino, Athena – professionisti e consulenti associati, Eulip, Starhotels Du Parc. parma360festival.it