Davvero difficile resistere ai fritti, specialmente quando sono appetitosi e leggeri come nel caso di queste frittelle, adatte a essere un’ottima idea da servire con l’aperitivo, o un secondo leggero e vegetariano e, perchè no, anche un contorno.
In ogni caso sono come le ciliegie, una tira l’altra.

Frittelle di broccoli

per 4 persone

Ingredienti

500 g. di broccoli
120 g. di scamorza affumicata
3 uova
60 g. di pecorino grattugiato
1 cucchiaio di prezzemolo tritato
1 cucchiaio di rosmarino tritato finemente
q.b. di pane grattugiato
q.b. di farina bianca
q.b. di olio di semi di arachide per friggere
1 pizzico di aglio in polvere
sale, pepe nero

Preparazione

Mondate i broccoli, divideteli in cimette e lavateli accuratamente. Cuoceteli finché saranno teneri. Io li ho cotti nel cestello a vapore.
Scolateli e lasciateli intiepidire, poi schiacciateli abbastanza bene e trasferiteli in una ciotola.
Nel frattempo tagliate a pezzettini la scamorza affumicata, tritate il prezzemolo e il rosmarino.
Unite 1 uovo ai broccoli, la scamorza, 2 cucchiai abbondanti di pane grattugiato, il prezzemolo, il rosmarino, il pecorino grattugiato, il sale e una generosa macinata di pepe nero.

Mescolate bene e controllate che l’impasto sia abbastanza compatto da essere poi maneggiato per preparare le frittelle. Se fosse ancora un po’ troppo morbido, unite dell’altro pane grattugiato o ancora del pecorino.
In un piatto sbattete le altre due uova, mettete la farina in un altro piatto e abbondante pane grattugiato in una ciotola.
Ora iniziate a preparare le frittelle. Prelevate un po’ di impasto e arrotolatelo fra le mani così da renderlo compatto per ottenere delle polpette, passatele prima nella farina appiattendole un poco, poi passatele nell’uovo sbattuto e infine nel pane grattugiato.
Cercate di farle più o meno della stessa dimensione.

Friggetele in abbondante olio di semi di arachide ben caldo finché sono perfettamente dorate.
Appoggiatele man mano su un piatto ricoperto di carta assorbente, per eliminare l’eventuale olio in eccesso e servitele calde, accompagnate da un buon bicchiere di vino.

Broccoli – Foto [pilipphoto]/stock.adobe.com

Broccoli, figli di buona famiglia

I broccoli o broccoletti, cavolfiori, cavoli, broccolo romanesco, cavolini di Bruxelles, cimoni e quant’altro, sono tutti ortaggi dalle preziose proprietà nutritive. Così invisi ai più piccoli (anche a parecchi adulti), in origine vantano una storia antica e affascinante, che parte dal cuore del Mediterraneo per arrivare fino alle tavole d’oltreoceano. Oggi è diffuso in Europa e nel mondo, ma le sue origini risiedono nel Sud Italia, un’eredità che affonda le radici nell’epoca etrusca e romana.

Gli Etruschi e i Romani, primi estimatori di cavoli e broccoli

Gli Etruschi, abili navigatori e agricoltori, coltivavano e apprezzavano i cavoli, antenati della famiglia degli attuali broccoli, diffondendone la coltura attraverso i loro intensi commerci nel Mediterraneo, raggiungendo Fenici, Greci e le isole della Sicilia, Sardegna e Corsica. Anche gli antichi Romani erano grandi estimatori di questo vegetale. Plinio il Vecchio ne testimonia la coltivazione e l’utilizzo e a loro pare venga attribuita la creazione del primo broccolo, il cui nome deriva dal latino brachium (braccio, ramo).

I ricettari dell’epoca, come quelli del gastronomo Apicio, rivelano l’uso di broccoli bolliti con spezie, cipolla, vino e olio, o serviti con salse a base di erbe aromatiche o vino. Si narra addirittura che i Romani li consumassero crudi prima dei banchetti per favorire l’assimilazione dell’alcol.

La diffusione in Europa e nel mondo

La diffusione oltre i confini italiani iniziò nel 1533, grazie a Caterina de’ Medici, che lo introdusse alla corte francese, dove chef italiani contribuirono alla sua diffusione. Successivamente arrivò in Inghilterra, dove venne soprannominato ‘asparago italiano’ (come riportato nel Gardener’s Dictionary di Miller del 1724).

Nonostante l’iniziale diffidenza, dovuta in parte al caratteristico odore di zolfo emanato in cottura, la famiglia dei broccoli conquistò gradualmente la popolarità in entrambi i paesi. Nel 1922, due emigranti messinesi ne iniziarono la coltivazione in California, a San Jose, dando avvio alla sua diffusione negli Stati Uniti, dove il successo fu invece immediato e fulmineo, consolidandosi già negli anni 30 del Novecento.

Vegetali dalle proprietà preziose per la salute

Negli ultimi trent’anni, la scoperta dei benefici per la salute, come le proprietà antiossidanti e la capacità di prevenire alcune forme di cancro, combinata con l’evoluzione dei metodi di cottura, ha triplicato il consumo globale di broccoli (il cui nome botanico è Brassica oleracea var. italica) e il paese primo produttore al mondo, è la Cina . Tra le varietà più apprezzate di broccoli, merita una menzione quello di Anguillara Sabazia.

 

Famiglia dei broccoli
Famiglia dei broccoli, una buona famiglia davvero – Foto [M.studio]/stock.adobe.com

Giuliana Fabris

 

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