Benefici della Rosa canina: con questo articolo Villegiardini inaugura una rubrica, a scopo puramente divulgativo, dedicata all’uso delle piante in erboristeria. Infatti, sono molte quelle che hanno proprietà davvero rilevanti e scoprirle è un quid in più alla conoscenza del mondo vegetale.
Rosa canina (Rosa canina L.) è una pianta arbustiva appartenente alla famiglia delle Rosacee, comunemente nota come rosa selvatica o rosa di macchia. Questa pianta è apprezzata non tanto per il suo valore ornamentale, bensì per le sue molteplici proprietà benefiche e i suoi usi in ambito erboristico e fitoterapico. Il suo frutto, noto come cinorrodo, è una delle parti più ricche di nutrienti e principi attivi, che la rende una preziosa risorsa naturale per la salute e il benessere.
Rosa canina: informazioni botaniche
Rosa canina è un arbusto spinoso che può raggiungere un’altezza compresa tra 1 e 2 metri. I fusti sono cilindrici e corti, con ramificazioni spinoso-uncinate ad aculeo adunco. Le sue foglie sono alterne e composte, formate da 5-7 foglioline ovali e seghettate, di colore verde scuro sulla pagina superiore e più chiaro su quella inferiore. I fiori, profumati e dal caratteristico colore rosa, sono singoli o riuniti in piccoli mazzetti e si sviluppano all’apice dei rami. Sbocciano solitamente tra la metà di maggio e la fine di giugno. I frutti, chiamati cinorrodi, sono in realtà falsi frutti perchè la loro funzione è solo quella di fare da contenitore ai semi veri e propri (acheni) contenuti all’interno. I cinorrodi hanno forma ovalare allungata, sono carnosi e di un bel colore rosso scarlatto, ricoperti da peluria setosa che contengono piccoli acheni.
Origine e distribuzione
La Rosa canina è di origine euro-asiatica, È presente in modo spontaneo ancora oggi in gran parte del continente europeo, fino all’Asia centrale. Predilige ambienti aperti, soleggiati e aridi, come radure, siepi, margini di boschi e pendii rocciosi. La pianta si adatta bene a diversi tipi di terreno, purché ben drenati.
È una specie molto diffusa e comune in Italia, allo stato spontaneo, dove la si può trovare in gran parte del territorio, dalle zone costiere fino alle aree montane. Sebbene in natura sia abbondante, la pianta spesso è anche coltivata in orti e giardini, in modo da avere a disposizione una fonte sicura di questa preziosa risorsa naturale.
I principi attivi che determinano i benefici della Rosa canina
PREMESSA IMPORTANTE: Le piante, anche quelle benefiche, possono creare effetti secondari o indesiderati anche molto seri. Pertanto, l‘utilizzo delle piante a scopo curativo, deve avvenire solo secondo parere medico e, in aggiunta, di specialisti in materia erboristica per le indicazioni e le modalità d’uso.
Villegiardini declina perciò ogni responsabilità sul farne uso a scopo curativo e per qualsiasi altra finalità.
La Rosa canina contiene una vasta gamma di principi attivi, tra cui:
Vitamina C, A ed E: il cinorrodo è particolarmente ricco di Vitamina C, con valori che possono raggiungere anche 50 volte quelli presenti nelle arance.
Carotenoidi: come il betacarotene, che conferisce il caratteristico colore arancione al frutto.
Flavonoidi: come la quercetina, la rutina e l’antocianine, dotati di proprietà antiossidanti.
Acidi organici: come l’acido ascorbico, malico, citrico e tartarico.
Tannini: presenti soprattutto nella corteccia e nelle foglie.
Indicazioni di utilizzo
Grazie alla sua composizione ricca di nutrienti e principi attivi, la Rosa canina trova molteplici impieghi in ambito erboristico e fitoterapico. Tutte le parti della pianta vengono utilizzate, dai frutti ai fiori, ma sono soprattutto i cinorrodi ad essere maggiormente deputati alla cura.
Viene utilizzata per preparare infusi, decotti, estratto secco, tinture madri, pomate, creme, olio essenziale e sciroppi, sfruttandone le proprietà vitaminiche, antiossidanti, antinfiammatorie e antalgiche. Ha un’azione che contrasta considerevolmente l’azione dei radicali liberi, agisce contro lo stress, ha un importante ruolo contro le forme influenzali, anche a scopo preventivo, fungendo da rinforzo del sistema immunitario. Inoltre, ha una funzione tonica, lassativa, diuretica, vasoprotettrice e astringente.
Risulta essere molto efficace sulle forme artrosiche e reumatiche. Recenti studi su animali sofferenti di diabete, hanno anche evidenziato che l’azione della Rosa canina avrebbe un ruolo importante come ipoglicemizzante e ipocolesteromizzante.
Ha effetti benefici sulla pelle come lenitiva e nutriente, se utilizzata in creme e saponi. Favorisce i processi cicatriziali ed è un rimedio alle ustioni di basso grado, se usata come pomata o unguento.
Cenni sull’uso dei benefici della Rosa canina nel passato
È sempre stata utilizzata in Europa, fin dall’antichità. Molto diffusa come spontanea, la sua radice era usata come decotto per i cani colpiti da rabbia. Sembra che ne parlasse Plinio il Vecchio descrivendo il trattamento con un soldato romano colpito dal morbo. Altrettanto pare che fu questo particolare a ispirare Linneo quando dovette scegliere il nome della specie per questa Rosa. Era usata non solo a Roma, anche nell’antica Grecia e in Persia. Sembra fosse molto apprezzata anche per le sue proprietà culinarie e sembra inoltre che venissero usati i cinorrodi per cucinare torte di frutta. Nel Medioevo, i monaci la coltivavano nei loro orti, utilizzandone le foglie, i fiori e i frutti per preparare rimedi erboristici. Risulterebbe che numerosi trattati di botanica e medicina medievale descrivessero infatti gli usi e i benefici della Rosa canina. Inoltre, risulterebbe anche che anticamente i farmacisti usassero le galle di R. canina come diuretico. Solo in epoche più recenti si è scoperto che le proprietà più importanti della Rosa canina sono contenute nei cinorrodi, in particolare la Vitamina C. Con le moderne tecniche di indagini scientifiche, le proprietà e i benefici della Rosa canina, non solo sono comprovati ma se ne sono scoperti di nuovi. A quanto pare è davvero una pianta più che preziosa che la natura ci ha messo a disposizione.
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