Lithodora diffusa (Glandora diffusa): una tappezzante irresistibile

Lithodora diffusa
Un cuscino di Lithodora diffusa in fioritura – Foto [lukeluke68]/stock.adobe.com

Lithodora diffusa, oggi ridenominata Glandora diffusa a seguito delle indagini molecolari, è un’erbacea perenne tappezzante e sempreverde, molto apprezzata per la sua capacità di produrre cuscini di bellissimi piccoli fiori blu, con una fioritura prolungata e abbondante, e per la sua facilità di coltivazione. Richiede cure minime. La sua crescita vigorosa e la sua resistenza la rendono una buona scelta anche per la coltivazione in vaso.

Fiori blu Glandora diffusa
Il bel contrasto tra verde e blu – Foto [faithie]/stock.adobe.com

Origini e nomenclatura

Lithodora diffusa è originaria della Spagna. Cresce spontaneamente in zone rocciose e assolate anche nel Sud della Francia, del Portogallo e dell’Italia.

L’epiteto generico Lithodora, proviene dal greco λίθος (lithos) che significa pietra e δωρεά (dorea), cioè dono, quindi fa riferimento alle condizioni in cui nasce, il senso è dono della pietra. La nuova denominazione Glandora, invece, deriva sempre dal greco glans, che significa ghianda, ed è verosimilmente riferibile alla presenza delle minutissime ghiandole presenti sulle foglie. L’epiteto specifico diffusa descrive invece il portamento allargato della pianta che si estende orizzontalmente formando un tappeto denso.

Un blu inconfondibile
Un inconfondibile blu – Foto [Azahara MarcosDeLeon]/stock.adobe.com

Caratteristiche generali

Lithodora diffusa appartiene alla famiglia delle Boraginaceae. È una pianta suffruticosa, cioè ha un portamento arbustivo ma i fusti sono legnosi solo alla base. Le parti terminali dei rami, invece, hanno consistenza erbacea. In natura può crescere in altezza fino a trenta centimetri ma coltivata non va solitamente oltre i quindici-venti. Può espandersi orizzontalmente in larghezza fino a un metro di diametro, formando una fitta copertura vegetale. Si caratterizza per la sua resistenza alla siccità, una volta ben radicata. La sua rusticità la rende adatta a climi temperati e miti, resistendo a brevi gelate.

Lithodora diffusa Glandora diffusa
Un esempio di come Lithodora diffusa, crea cuscini di bellissimi e piccoli fiori blu – Foto [David Maddock]/stock.adobe.com

Specie e cultivar

Il genere Lithodora (adesso Glandora), annovera al suo interno otto specie, che differiscono fra loro soprattutto per gli areali di diffusione (tutti comunque all’interno del Bacino del Mediterraneo), per i periodi di fioritura, per il portamento e le dimensioni. Le più note sono:

  • Glandora diffusa
  • Glandora oleifolia
  • Glandora prostrata
  • Glandora rosmarinifolia

Le cultivar di Lithodora diffusa sono state selezionate principalmente per migliorare e variare il colore dei fiori, perfezionare la compattezza della pianta e aumentarne la resistenza a malattie e parassiti. Tra le cultivar più popolari troviamo:

  • Lithodora diffusa ‘Heavenly Blue’: una delle più diffuse, con fiori di un blu intenso e brillante.
  • Lithodora diffusa ‘­®Star’: è conosciuta per i fiori bianchi a forma di stella, con i petali attraversati longitudinalmente da una sottile striscia di colore blu o rosa.
  • L. diffusa ‘Grace Ward’: nota per i suoi fiori di un blu più pallido e delicato.
  • L. diffusa ‘Royal Carpet’: una cultivar compatta e tappezzante, particolarmente adatta a coprire superfici.

Foglie di Lithodora diffusa

Le foglie sono piccole, lanceolate, di colore verde scuro e leggermente coriacee, coperte di una leggerissima peluria. Sono alterne lungo i fusti e contribuiscono a creare un aspetto denso e compatto alla pianta.

Fiori di Lithodora o Glandora diffusa

I fiori sono la caratteristica principale di Lithodora diffusa. Sono a forma di stella, con cinque petali, imbutiformi, di un intenso colore blu-violetto, a volte con sfumature più chiare verso il centro. Il loro colore è quello tipico delle Boraginaceae che risulta davvero molto intenso in Lithodora diffusa ‘Heavenly Blue’. La fioritura è abbondante e prolungata fino a tarda estate-inizio autunno, tipicamente da aprile a ottobre, con punte di maggiore intensità durante la primavera. Ogni fiore è piccolo, ma la quantità elevata crea un effetto scenografico di grande impatto visivo.

Coltivazione e cura di Lithodora diffusa

È una pianta che non ha particolari richieste, posto che la si coltivi nei substrati più idonei e si ponga attenzione ai ristagni idrici che la pianta soffre particolarmente.

Terreno

Preferisce terreni poveri e sassosi, sua caratteristica in natura, infatti, è quella di nascere su substrati simili. È facile trovarla anche nei terreni più argillosi e ben drenati. Se piantata in un suolo troppo ricco e umido può essere facilmente attaccata da malattie fungine. Accetta terreni con un pH leggermente acido o neutro. Qualora la si coltivi in un vaso, è opportuno usare due parti di terra di campo a una di terriccio universale, miscelandole bene con le mani.

Necessità idriche di Lithodora diffusa

Nel primo anno dalla messa a dimora, nei periodi più caldi è consigliabile irrigare regolarmente. Una volta ben attecchita, Lithodora diffusa tollera abbastanza bene la siccità, tanto da accontentarsi dell’acqua piovana. Se l’estate è invece molto asciutta e calda, è preferibile intervenire irrigando almeno una volta a settimana.

Va posta sempre massima attenzione che il substrato non tenda a far ristagnare l’acqua. È buona norma, in questi casi, sarchiare leggermente, di tanto in tanto, i primi centimetri del terreno, partendo dalla superficie e avendo cura di non creare disturbo all’apparato radicale. In questo modo è possibile ripristinare la microcapillarità del suolo ed evitare i ristagni. In vaso solitamente questa operazione non è necessaria se si rispetta l’indicazione data sulla composizione del substrato per questo tipo di coltura.

Fiori piccoli ma copiosi
I fiori sono piccoli ma la fioritura è copiosa e duratura – Foto [Azahara MarcosDeLeon]/stock.adobe.com

Esposizione e Temperatura

Necessita di una posizione soleggiata anche se L. diffusa tollera qualche ora in mezz’ombra. Sopporta brevi periodi di gelo ma, qualora la si collochi in aree dove le gelate sono intense, quindi con importanti e prolungate escursioni sotto lo zero, è preferibile proteggerla con paglia o tessuto non tessuto. Lo stesso vale se la si coltiva in vaso.

Concimazione di Lithodora diffusa

Quando inizia a fiorire, richiede concimazioni mensili o, perlomeno, bimestrali. Diversamente si può optare per una leggera somministrazione di concime granulare a lenta cessione a inizio primavera e a fine giugno per favorire una fioritura più abbondante. In vaso, invece, è preferibile concimare con un prodotto per piante fiorite, almeno una volta, o due al massimo, in un mese.

Potatura

Non è necessaria, ma si consiglia un intervento leggero dopo la fioritura per rimuovere i fiori appassiti e regolarne la crescita. In questo modo si aiuta la pianta a mantenere una forma compatta, ma soprattutto la si stimola a emettere nuovi rami basali e si favorisce la nuova fioritura nella stagione successiva.

Impollinatori
È molto visitata da api e impollinatori – Foto [Matauw]/stock.adobe.com

Moltiplicazione

Lithodora diffusa si propaga facilmente per talea, prelevando porzioni semilegnose a fine primavera o inizio estate. La semina è possibile, ma la propagazione per talea è più rapida e affidabile.

Parassiti e malattie

È generalmente resistente a parassiti e malattie. In caso di eccessiva umidità, Lithodora diffusa può essere soggetta ad attacchi da patologie fungine. Un buon drenaggio del terreno è essenziale per prevenire problemi.

Lithodora diffusa o Glandora diffusa che dir si voglia, è una pianta versatile e di facile coltivazione, ideale per chi desidera una tappezzante rustica e fiorifera che richiede una minima manutenzione. La sua bellezza e la sua resistenza la rendono una scelta eccellente per arricchire qualsiasi giardino.

Lithodora
Dettaglio di un fiore di Lithodora diffusa – Foto [Azahara MarcosDeLeon]/stock.adobe.com

Riepilogo delle caratteristiche di Lithodora diffusa o Glandora diffusa

  • Tipo di pianta: erbacea perenne, sempreverde, tappezzante
  • Famiglia:  Boraginaceae
  • Origine: Spagna
  • Dimensioni: h. massima 30 centimetri; l. massima 1 metro
  • Colore dei fiori: blu-violetto
  • Foglie: piccole, lanceolate, di colore verde scuro e leggermente coriacee, coperte di una leggera peluria
  • Fioritura: dalla tarda primavera a inizio autunno, tipicamente da aprile a ottobre
  • Esposizione: soleggiata anche se tollera qualche ora in mezz’ombra
  • Resistenza al freddo: buona
  • Tossicità per animali e bambini: non ingerire perchè leggermente tossiche tutte le parti, per esseri umani e animali
  • Interessante per api e impollinatori: sì

 

Ivana Fabris

©Villegiardini. Riproduzione riservata

 

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