L’aspargina o asparagina, il cui nome botanico è Asparagus densiflorus (sinonimo Asparagus sprengeri), è una pianta ornamentale sempreverde appartenente alla famiglia delle Asparagaceae. Da sempre apprezzata per il suo fogliame delicato e ricadente, è diffusamente coltivata in vaso come pianta da appartamento nelle regioni fredde o in piena terra nei giardini dove il clima è mite. A differenza dell’asparago commestibile (Asparagus officinalis), Asparagus densiflorus non produce asparagi da consumo e il suo valore risiede interamente nel suo aspetto ornamentale.

Aspargina o asparagina
La morbidezza di Asparagus setaceus – Foto [backiris]/Stock.adobe.com

Origini e nomenclatura dell’aspargina

Asparagus densiflorus o A. sprengeri, è originario delle regioni subtropicali dell’Africa meridionale, in particolare dello Swaziland, del Sudafrica e del Mozambico. L’epiteto generico, Asparagus, è di origine greca. L’etimologia non è univoca e presenta diverse possibilità. Potrebbe derivare da spargein, che significa spargere, ipotesi che potrebbe riferirsi alla facilità con cui i semi di asparago si disperdono. L’altra ipotesi è che derivi dal termine greco antico ἀσπάραγος (asparagos) spargáo cioè essere rigonfio e turgido, riferito a come appaiono i germogli dei turioni dell’asparago.

L’epiteto specifico densiflorus è riferito alla quantità dei fiori prodotti dalla pianta. Il sinonimo sprengeri, invece, voleva omaggiare il botanico tedesco Carl Ludwig Sprenger, che contribuì significativamente alla conoscenza della flora africana.

Aspargina o asparagina
Asparagus densiflorus – Foto [Nuttaya Nampai]/Stock.adobe.com

Specie e cultivar dell’aspargina o asparagina

Sebbene Asparagus densiflorus sia la specie più nota e coltivata, esistono numerose altre specie di aspargina, con caratteristiche simili ma con differenze significative in termini di dimensioni, forma e colore del fogliame. È importante notare che esistono numerose cultivar con leggere variazioni nel colore e nella forma del fogliame. La più famosa è Asparagus densiflorus ‘Myersii’, detto aspargina coda di volpe per la forma dei suoi rami piumosi dall’aspetto che la ricordano.

Tra le altre specie di Asparagus specie si trova il bellissimo e vaporoso Asparagus setaceus (con fogliame più sottile e filiforme), Asparagus acutifolius, che presenta innumerevoli spine, Asparagus racemosus, di notevoli dimensioni e che resiste al gelo, A. albus, diffuso nel bacino del Mediterraneo, Asparagus asparagoides che è rampicante.
Tuttavia, è proprio Asparagus densiflorus che si distingue per la sua particolare combinazione di densità e morbidezza del fogliame, rendendolo particolarmente apprezzato come pianta ornamentale.

Caratteristiche generali

L’asparagina (Asparagus densiflorus) è una pianta erbacea perenne, rizomatosa, con portamento ricadente. Si sviluppa formando cespugli fitti e compatti, raggiungendo altezze variabili, a seconda delle condizioni di coltivazione, da cinquanta centimetri al metro di altezza e non meno di larghezza. I suoi fusti in realtà sono turioni ramificati. Sono arcuati, sottili e flessibili, di colore verde chiaro, e sono ricoperti da numerosi cladodi (foglie modificate, a forma di ago), che conferiscono alla pianta un aspetto piumato e soffice al tatto. I cladodi sono disposti a piccoli gruppi, creando così un effetto particolarmente vaporoso, denso e alquanto ornamentale.

Foglie

L’aspargina non possiede vere foglie, ma appunto cladodi che svolgono la funzione fotosintetica. Sono corti, di colore verde brillante, sottili, aghiformi e disposti a gruppi di tre lungo gli steli. Sono morbidi al tatto e contribuiscono significativamente all’aspetto ornamentale della pianta. La loro lunghezza varia da pochi millimetri a circa due-tre centimetri. Alcune cultivar presentano una leggera sfumatura giallastra o argentata sui cladodi.

Aspargina
Dettaglio dei cladodi (le foglie) di Asparagus densiflorus ‘Myersii’ – [Forest & Kim Starr, CC BY 3.0 , Wikimedia Commons]

Fiori di asparagina

I fiori dell’asparagina (Asparagus densiflorus) sono piccoli, poco appariscenti e di colore bianco-verdastro o rosato. Sono solitari o riuniti in piccole infiorescenze e compaiono generalmente in primavera o all’inizio dell’estate. Pur non essendo particolarmente significativi a livello ornamentale, contribuiscono alla generale bellezza della pianta poiché dopo la fioritura, si formano piccole bacche sferiche di colore rosso vivo, contenenti semi.

Tecniche colturali dell’aspargina

L’asparagina non ha particolari necessità. Serve unicamente conoscere le tecniche di base che sono note a chi coltiva piante da interni. Di seguito spiegazioni dettagliate.

Terreno

L’aspargina predilige terreni ben drenati, fertili e leggermente acidi (pH compreso tra 6 e 7). Un buon substrato per la coltivazione in vaso può essere composto da terriccio universale, torba e perlite, per garantire un buon drenaggio e una buona aerazione all’apparato radicale.

Fusti lunghi e sottili
Fusti lunghi, sottili e ricadenti di aspargina – Foto [logomimi]/Stock.adobe.com

Esposizione

Preferisce posizioni luminose, ma non esposte alla luce solare diretta, che potrebbe scottare i cladodi. L’esposizione ideale è una luce filtrata o una posizione in mezz’ombra. L’asparagina prospera con temperature miti, tra i 15°C e i 24°C. Tollera temperature leggermente più basse, ma è importante proteggerla dal gelo.

Aspargina o asparagina
Asparagus setaceus – Foto [GreenThumbShots]/Stock.adobe.com

Irrigazione dell’aspargina (Asparagus densiflorus)

Le innaffiature devono essere regolari, mantenendo il terreno leggermente umido, ma evitando i ristagni idrici che possono causare marciumi radicali. In inverno, quando la pianta entra in riposo, è consigliabile ridurre le irrigazioni.

Concimazione

Durante la primavera e l’estate, si consiglia una concimazione mensile dell’aspargina con un fertilizzante liquido per piante verdi, diluito nell’acqua di irrigazione. Va sospesa all’inizio dell’autunno.

Potatura

La potatura non è strettamente necessaria, ma vanno rimossi i fusti secchi o danneggiati e si può intervenire per mantenere un aspetto ordinato della pianta e favorire la crescita di nuovi germogli.

Rinvaso
Asparagus densiflorus – Foto [Jackie Davies]/Stock.adobe.com

Moltiplicazione dell’asparagina

Si moltiplica facilmente per divisione dei cespi in primavera o per talea di fusto. Le talee devono essere prelevate da fusti sani e lasciate radicare in un substrato umido e ben drenato.

Malattie e parassiti

L’asparagina generalmente è una pianta rustica e resistente alle malattie, ma può essere soggetto ad attacchi di afidi, cocciniglie e ragnetto rosso. Un’eccessiva umidità può favorire lo sviluppo di malattie fungine, quindi è importante garantire un buon drenaggio del terreno.

Aspargina in vaso
Una pianta di aspargina in vaso – Foto [Hanna Tor]/Stock.adobe.com

Riepilogo delle caratteristiche dell’aspargina (Asparagus densiflorus)

  • Tipo di pianta: erbacea perenne, rizomatosa, sempreverde
  • Famiglia: Asparagaceae
  • Origine: Sudafrica, Zimbabwe, Mozambico, Swaziland
  • Dimensioni: 100 cm. circa di altezza per 90-100+ cm. di lunghezza dei fusti
  • Colore dei fiori: bianco avorio-crema
  • Foglie: cladodi lunghi circa 2-3 cm. riuniti a piccoli gruppi
  • Periodo di fioritura: estate
  • Esposizione: soprattutto sole ma mai diretto
  • Resistenza al freddo: pressoché nulla
  • Tossicità per animali e bambini: sono lievemente tossiche le bacche
  • Attrattività per api, impollinatori e farfalle: sì

 

Ivana Fabris
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