Un’altra serie di suggerimenti di scelte e di consigli per la coltivazione delle piante per il bagno. Questo articolo si occupa delle piante la cui presenza, in bagno, valorizza maggiormente l’ambiente e sono scenografiche nei bagni: le ricadenti e le rampicanti.
In fondo, alcuni consigli per coltivare le piante grasse in bagno.

Piante per il bagno
Ricadenti in bagno su una parete di verde verticale – Foto [scaliger]/Stock.adobe.com

Le regole fondamentali

Valgono anche in questo caso alcuni suggerimenti basilari indicati nell’articolo precedente sulle piante da bagno di dimensioni medio-piccole. Fondamentale quindi:

  • fare in modo che mai i raggi del sole colpiscano direttamente le foglie;
  • ricordare che un ambiente molto buio non ha le caratteristiche idonee alla sopravvivenza delle piante;
  • utilizzare piante per bagno umido: quelle indicate sono tutte piante che preferiscono l’umidità ambientale;
  • porre massima attenzione che non ci siano ristagni di acqua;
  • ricordare che tutte le piante nell’elenco qui di seguito, possono essere collocate all’esterno quando le temperature sono al di sopra dei venti gradi, avendo cura di ripararle in casa non appena le temperature scendono al di sotto di quanto appena indicato.
Piante per il bagno
Piante per il bagno, un’atmosfera favolosa – Foto [aprilante]/Stock.adobe.com

Piante per il bagno: ricadenti e rampicanti da piena luce

  • Aeschynanthus lobbianus e A. speciosus: di facile coltivazione. Aeschynanthus lobbianus e Aeschynanthus speciosus sono piante epifite, necessitano di pochissima terra come le orchidee e le cure che richiedono sono abbastanza simili. Gli Aeschynanthus necessitano molta luce, purchè non diretta e amano l’umidità  Essendo rampicanti, sono perfette anche per i basket appesi. Va concimata ogni quindici giorni in primavera ed estate e una volta al mese in autunno e inverno.
Piante per il bagno: Aeschynanthus lobbianus
Aeschynanthus lobbianus – Foto [motorolka ]/stock.adobe.com
  • Begonia rex: di facile coltivazione: poche ma fondamentali cure. Necessita luce piena in inverno, se d’estate la si tiene all’esterno deve stare in mezz’ombra. Il substrato deve essere leggero e ben drenante. Inoltre, servono irrigazioni regolari: bagnare bene, togliere l’acqua dal sottovaso e irrigare solo quando il terriccio è asciutto. Perchè le foglie mantengano le tipiche colorazioni, non deve mai mancare il concime. Somministrare quindicinalmente e mensilmente in inverno. Ha portamento allargato e ricadente.
Collage di cultivar di Begonia rex
Collage di cultivar di Begonia rex – Foto di:
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  • Begonia bowerae: di facile coltivazione. Per le indicazioni vale esattamente quanto scritto per Begonia rex.
Begonia bowerae
Begonia bowerae – Foto [Étoile L]/stock.adobe.com
  • Ceropegia woodii: di coltivazione relativamente facile, è una succulenta, è ricadente e fiorisce in tarda estate. Ha foglie piccole, cuoriformi, con la pagina inferiore di colore bordeaux-violaceo. I rami sono sottili e, se coltivata in piena terra, possono crescere qualche metro. Si adatta a ogni substrato, vuole irrigazioni moderate e attente. Evitare con estrema cura, i ristagni. L’ideale è innaffiare di più in primavera e in estate e diminuirne in inverno. Vuole piena luce purché non diretta ma tollera anche la mezz’ombra. Va concimata non più di un paio di volte l’anno. Una volta a inizio primavera e una volta a fine estate, utilizzando un concime liquido specifico per cactacee e succulente, diluito a due terzi della dose consigliata
Piante per il bagno: Ceropegia woodii
Ceropegia woodii – Foto [DimaBerlin]/Stock.adobe.com
  • Columnea: è di facile coltivazione. Le specie più note hanno portamento ricadente e formano un cuscino di foglie morbide al tatto. Produce splendidi fiori rossi o arancione in primavera e in estate. Serve terriccio di buona qualità mescolato a sabbia lavata, piena luce ma non sole diretto e accetta la mezz’ombra, anche se limita leggermente la produzione di fiori. Il substrato deve restare appena umido ma privo di ristagni idrici. Va concimata quindicinalmente in primavera ed estate e mensilmente in autunno e inverno.
Columnea
Columnea in fiore – [Foto Madison Inouye – Pexels]
  • Hoya carnosa: la coltivazione è relativamente facile, per questa rampicante. Va posta molta attenzione alle irrigazioni e all’esposizione. Substrato: serve terriccio universale a cui va aggiunta pomice per acidificarlo leggermente. Le irrigazioni devono essere più che moderate ma costanti, quindi scarse ma anche quotidiane, perchè resti appena umido. Vuole molta luce ma filtrata. Fioritura notevole: produce infiorescenze globose composte da numerosi fiori che sembrano di cera e profumano delicatamente.
Hoya carnosa
Hoya carnosa – Foto [Jiri]/Stock.adobe.com
  • Nematanthus strigillosus (precedentemente Hypocyrta glabra): di facile coltivazione. È una succulenta ricadente dal portamento allargato. In inverno necessita di piena luce, mentre in estate meglio la mezz’ombra. Desidera terriccio soffice e ben drenante e irrigazioni regolari. Evitare accuratamente i ristagni. Concimare ogni quindici giorni in primavera ed estate e mensilmente in inverno. I suoi fiori (copiosi) somigliano a piccoli pesciolini rossi, da cui prende il nome volgare.
Nematanthus strigillosus
Nematanthus strigillosus – Foto [E.O.]/Stock.adobe.com
  • Pellionia pulchra: è una vigorosa ricadente di facile coltivazione che ama particolarmente gli ambienti umidi. Teme molto le correnti fredde. Necessita di piena luce, substrato sciolto, ricco e umido, irrigando poco e spesso. Va concimata in stagione vegetativa ogni quindici giorni e mensilmente quando entra in riposo, diminuendo anche le irrigazioni.
Piante in bagno
Pellionia pulchra – Foto [VerraWidhi]/Stock.adobe.com

Piante per il bagno con poca luce

  • Asparagus sprengeri: di facile coltivazione. È nota come asparagina. Forma ampi cuscini ricadenti. È preferibile coltivarla in mezz’ombra anche se questo limita un po’ la fioritura. Vuole terriccio molto drenante, misto tra universale e sabbia. Necessita di frequenti irrigazioni ma teme i ristagni. Va concimata ogni quindici giorni in stagione vegetativa e mensilmente in inverno.
Asparagus sprengeri, piante in bagno
Asparagus sprengeri – Foto [DimaBerlin]/Stock.adobe.com
  • Bertolonia marmorata: di facile coltivazione a condizione di fornirle sufficiente umidità. Richiede una luce media, quindi è adatta a bagni con meno luce. Vuole terriccio leggero e concimazioni periodiche. È adatta a essere coltivata nei terrari. Ha portamento ricadente.
Bertolonia marmorata
Bertolonia marmorata – Foto [Fiete Hansen Pl@ntNet Licenza Creative Commons 2.0]
  • Cissus (cisso): di facile coltivazione, il cisso è una pianta sempreverde rampicante ma si può tranquillamente allevare come ricadente e forma bellissimi cuscini di foglie. Non ha particolari necessità. È sufficiente un buon terriccio universale, esposizione luminosa o in mezz’ombra e irrigazioni regolari per avere una pianta alquanto decorativa. Richiede concimazioni quindicinali in stagione vegetativa.
Cissus
Cissus: una cascata di foglie – Foto [simona]/Stock.adobe.com
  • Chlorophytum capense: di facile coltivazione. È la pianta comunemente chiamata pianta ragno o falangio. Vegeta bene in piena luce ma accetta di buon grado di essere posta anche in ambienti meno luminosi. Richiede terriccio drenante, concimazioni mensili in inverno e quindicinali in stagione vegetativa. Quando nascono i nuovi getti la pianta si comporta da ricadente.
Chlorophytum capense
Chlorophytum capense – Foto [Aktrisa]/stock.adobe.com
  • Edere: di facile coltivazione. Prediligono la mezz’ombra ma accettano la piena luce. Per un miglior effetto estetico, scegliere le edere a foglia piccola. È preferibile usare terriccio universale, irrigazioni moderate, a terriccio asciutto, e concimazioni mensili, in inverno, quindicinali in piena stagione vegetativa. Sono ovviamente rampicanti e, senza sostegno, il portamento diventa ricadente.
Edera
Edera a foglia variegata – Foto [Imagepocket]/Stock.adobe.com
  • Epipremnum aureum(ex Pothos): di facile coltivazione. Sta meglio in piena luce ma si adatta alla mezz’ombra. Tuttavia, se le ore di luce sono poche, perde la variegatura delle foglie. Terriccio leggero, misto a lapillo, irrigazioni almeno due volte la settimana, controllando che effettivamente il substrato si sia asciugato. Concimazioni una volta al mese in inverno, quindicinale in primavera ed estate.
Epipremnum o Pothos
Epipremnum o Pothos – Foto [Firn]/Stock.adobe.com
  • Felci: sono molte le felci ad avere portamento ricadente. Alcuni nomi: Platycerium bifurcatum, Hemionitis rotundifolia, Cyrtomium falcatum, Asplenium bulbiferum, Nephrolepis exaltata. È relativamente facile la coltivazione. Amano molto l’umidità e la mezz’ombra. Richiedono terriccio torboso misto all’universale. Non sono amanti di temperature eccessivamente calde. Irrigazioni e nebulizzazioni con acqua non calcarea, due volte la settimana, avendo cura di tenere il substrato sempre appena umido. Concimazioni mensili in inverno, quindicinali in piena attività vegetativa.
Piante in bagno
Platycerium bifurcatum – Foto [Хомелка, Licenza CC BY-SA 3.0 Wikimedia Commons]
  • Maranta leuconeura: richiede una relativamente facile coltivazione. Va posta estrema e rigorosa attenzione alle irrigazioni: gli eccessi idrici a volte sono realmente nefasti. Vuole terriccio leggero e molto drenante, ama la mezz’ombra e necessita concimazioni mensili in inverno e quindicinali in stagione vegetativa. Tende ad allargarsi e ad assumere un portamento piuttosto ricadente. La sua particolarità è che nelle ore di minor quantità di luce o di buio, solleva le foglie e tende a chiudersi.
Maranta leuconeura
Maranta leuconeura: questa in foto è la ‘Fascinator Tricolor’ – Foto [Maritxu22]/Stock.adobe.com
  • Monstera adansonii (monkey mask): in questo articolo le indicazioni dettagliate sulla coltivazione. È una rampicante che si può coltivare come ricadente e la sua cura è facile. Vuole un ambiente luminoso (almeno sei ore). Accetta la mezz’ombra ma ne risente leggermente lo sviluppo della pianta. Necessita terriccio leggero, irrigazioni moderate: controllare l’umidità e regolarsi di conseguenza. Concimazioni una volta al mese in inverno, quindicinale in primavera ed estate. Ama molto gli ambienti umidi.
Monstera adansonii
Monstera adansonii – Foto [Maritxu22]/Stock.adobe.com
  • Philodendron: tutte le specie più note e diffuse, appartenenti a questo genere, sono di facile coltivazione. Vegetano bene anche in ambienti poco luminosi e amano l’umidità che possono trovare in bagno, assorbendola. Non necessitano di cure particolari: terriccio universale, irrigazioni quando il substrato inizia ad asciugare e concimazioni quindicinali dalla primavera e mensili dall’autunno.
Philodendron verrucosum – Foto [Firn]/Stock.adobe.com
  • Pilea: di facile coltivazione. È di fatto un genere al cui interno vi sono anche succulente, quasi tutte ricadenti. Richiede terriccio leggero e molto drenante, mezz’ombra oppure ombra molto luminosa, irrigazioni frequenti in stagione vegetativa poiché ama l’umidità, più rade in inverno. Concimazioni quindicinali nella bella stagione e mensili in inverno.
Pilea peperomioides, piante per il bagno
Pilea peperomioides – Foto [malija]/Stock.adobe.com
  • Stephanotis floribunda: di facile coltivazione. Fiorisce da maggio a ottobre e i suoi fiori sono molto profumati. In inverno preferisce una luce molto soffusa, quasi al limite con la penombra. In estate meglio la mezz’ombra. Il terriccio deve essere umido in estate e appena umido in inverno. Fare attenzione ai ristagni idrici. Vuole terriccio torboso, drenante e concimazioni quindicinali dalla primavera, bimestrali in inverno. È rampicante e può crescere come ricadente.
Stephanotis floribunda
Stephanotis floribunda – Foto [irairopa]/Stock.adobe.com
  • Syngonium podophyllum: di facile coltivazione, è una pianta rampicante che, se coltivata senza tutore si comporta da ricadente. Pianta molto bella anche nei basket appesi. Sta bene negli ambienti con luce più moderata benché preferisca la luce indiretta. Ama gli ambienti più umidi ma privi di eccessi. Va irrigata di frequente senza eccedere, ma vanno anche nebulizzate le foglie almeno una volta a settimana. Le radici aerea non vanno asportate e devo ricevere anch’esse umidità. Le concimazioni devono essere quindicinali dalla primavera e mensili dall’autunno.
Syngonium podophyllum
Syngonium podophyllum – Foto [Robert]/Stock.adobe.com
  • Tradescantia zebrina: di facile coltivazione. Non ha grandi richieste. Pur prediligendo la luce, vive bene anche in un ambiente un po’ meno luminoso, purchè non troppo buio. Vuole terriccio soffice, ben drenato e concimazioni quindicinali in piena attività vegetativa e bimestrali durante l’inverno. Il portamento è tappezzante/ricadente. Molto bella la cultivar a foglie violacee.
Tradescantia zebrina, piante per il bagno
Tradescantia zebrina – Foto [Sankarji-3RdEYE]/Stock.adobe.com

Alcune indicazioni e consigli sui cactus come piante per il bagno

A differenza di quanto in genere si crede, l’umidità è un fattore fondamentale per la salute delle piante grasse. Provenendo da climi aridi e desertici, hanno bisogno di un livello adeguato di umidità per crescere al meglio. L’umidità ambientale aiuta a mantenere le foglie idratate e a regolare la temperatura, evitando stress e problemi come l’appassimento.

Quindi il bagno è un ambiente favorevole a molte di esse. Il livello ideale di umidità varia a seconda di genere e specie della pianta grassa, pertanto è importante conoscere le esigenze specifiche. Anche fra le cactacee e le succulente ci sono numerose ricadenti, come Kalanchoe beharensis, Senecio rowleyanus, alcuni Sedum e crassulaceae, solo per citarne alcuni

Piante in bagno: le grasse
Piante grasse in bagno – Foto [Andrey Nikitin]/Stock.adobe.com
Per monitorare l’umidità, il primo passo è osservare l’aspetto delle foglie. Se questa manca, le foglie appaiono grinzose o secche. Se è in eccesso, possono apparire foglie giallastre. Resta comunque fondamentale bagnare solo a terriccio completamente asciutto e soprattutto ricordare che le cactaceae, in genere quelle che sono spinose, vogliono un po’ meno umidità rispetto alle succulente.

Buona norma, in qualunque ambiente, è aumentare l’umidità con semplici strategie come raggruppare le piante insieme o posizionare un contenitore con un dell’acqua vicino alle piante.

Piante per il bagno
Piante grasse e ricadenti insieme – Foto [Katecat]/Stock.adobe.com

Eccessi di umidità e idrici da evitare

Invece, per ridurre l’umidità in eccesso, è importante garantire una buona circolazione dell’aria, evitare innaffiature eccessive e scegliere un substrato molto drenante. Un mix di sabbia, perlite e torba, insieme, e la scelta di vasi in terracotta con fori di drenaggio, favoriscono un corretto equilibrio idrico.

Seguendo questi consigli pratici e monitorando attentamente le piante, sarà possibile mantenere l’umidità ideale delle piante grasse anche in bagno, garantendone la salute e la prosperità.

 

Ivana Fabris
©Villegiardini. Riproduzione riservata