Vaniglia del Madagascar, la bacca più buona del mondo. Profumo e sapore inconfondibili che evocano immagini di terre lontane e di dolci sensazioni. 
Villegiardini.it inaugura un appuntamento settimanale con la cucina, proprio con il profumo di questa meravigliosa bacca, prodotta nientemeno che da un’orchidea e con una ricetta in cui viene usata in modo inaspettato.
Buona lettura, quindi, e…buon appetito!


Nosy Be, a poche miglia dalla Grande Terre, il Madagascar, un’isola che definire un paradiso non rende veramente l’idea.
Una terra magica, dove si ritrova il ritmo con la natura, lussureggiante e rigogliosa, dove ci si sente in armonia con se stessi e il Creato.

È la quarta isola al mondo con il più ricco patrimonio naturale del pianeta. Lo sguardo passa incredulo da una specie vegetale all’altra. Dalle palme al frangipane, dal rosso sangue degli ibisco del Gabon all’albero del caffè, dal profumo dell’ylang-ylang alla bellezza del fiore di corallo, dal Flamboyant agli alberi dove cresce l’orchidea da cui viene ricavata la bacca della vaniglia.
Vaniglia…basta la sola parola perchè la mente venga pervasa dal piacere del suo profumo e dall’idea dell’aroma che si sprigiona assaporando qualunque preparazione la contenga.

Il suo uso lo conosciamo tutti, soprattutto coi dolci, ma ci sono abbinamenti col salato che sono sorprendenti. Come quello della ricetta che ho pensato per i lettori di Villegiardini.
Per l’occasione, ho usato una bacca di vaniglia Bourbon del mazzetto fatto arrivare appositamente dal Madagascar.

Gamberi al Prosecco e crema di cavolfiori alla vaniglia

Per 4 persone
(come secondo piatto)

20/24 gamberoni (anche surgelati)
120 ml di Prosecco
una grossa noce di burro
un ciuffo di prezzemolo
sale, pepe

Per la crema di cavolfiore:

400 g di cimette di cavolfiore bianco
1 patata media
2 cipollotti freschi, solo la parte bianca
50 g di burro
q.b. di latte fresco intero
la polpa di mezza bacca di vaniglia Bourbon
sale, pepe

Esecuzione

Pulite i gamberi. Eliminate teste e carapace lasciando solo la parte finale della coda.
Togliete l’intestino e lavateli velocemente sotto l’acqua corrente. Tenete da parte. In caso decidiate di usare quelli surgelati, lasciateli decongelare lentamente in frigorifero prima di utilizzarli.

Lavate e asciugate il prezzemolo, tritatelo grossolanamente.
Lavate e asciugate le cimette di cavolfiore, dividetele in tre o quattro pezzi ognuna. Mondate i cipollotti conservando perlopiù la parte bianca, lavateli, asciugateli e affettateli sottili, pelate la patata, lavatela, asciugatela e riducetela a tocchetti non troppo grossi, possibilmente di uguale misura.

In una larga padella fondete il burro poi unite i cipollotti affettati, le cimette di cavolfiore, la patata a tocchetti e fate insaporire per qualche minuto, mescolando. Non devono colorire.
Salate e pepate, poi coprite tutto con il latte fino ad arrivare a filo degli ingredienti. Abbassate il fuoco e continuate la cottura, controllando ogni tanto che non tenda ad attaccarsi, eventualmente rabboccate con un ulteriore goccio di latte, poco alla volta.

Quando tutti gli ingredienti saranno perfettamente cotti e il fondo risulterà ancora un po’ lento, incidete la bacca di vaniglia solo per metà longitudinalmente e, con la punta di un piccolo coltello, raschiate i semini della polpa all’interno. Aggiungeteli alla salsa di cavolfiore, mescolate e lasciate ancora un minuto su fuoco dolce poi trasferite tutto in un contenitore alto e frullate con il minipimer. Dovrete ottenere una salsa densa ma fluida e perfettamente liscia, profumatissima.
Tenete in caldo.

La bacca di vaniglia aperta conservatela in frigorifero, avvolta nella pellicola. Potrete usarla in altre preparazioni.
Poco prima di servire, fate spumeggiare il burro in una padella antiaderente, unite i gamberi sgusciati e fateli insaporire un paio di minuti a fuoco vivo, rigirandoli, poi sfumate con il Prosecco e continuate la cottura per altri tre o quattro minuti. Non devono cuocere troppo. Regolate di sale e di pepe.

Mettete un generoso strato di crema di cavolfiore sul fondo di ogni piatto, aggiungete i gamberi saltati con un poco del loro fondo di cottura, completate con un pizzico di prezzemolo tritato e servite.

N.B.: in caso voleste servire questo piatto come antipasto, basterà ridurre il numero di gamberi a porzione.

Madagascar: cielo e mare in un tutt’uno

Il Madagascar si affaccia sul canale di Mozambico e, dalla parte opposta, sull’Oceano Indiano. È chiamato Isola Rossa perchè il suo terreno è costituito per la maggior parte di Laterite, una roccia sedimentaria ricca di ferro e alluminio che viene trasportata al mare dai numerosi fiumi. È una terra dai molti colori: variano dal rosso del terreno al verde delle foreste, al blu e al turchese dell’Oceano che la circonda.

Le isole disseminate intorno sono piccoli paradisi terrestri, con sabbie bianche e spiagge incontaminate, popolate solo da sporadici villaggi costruiti vicino a un corso d’acqua…sembra persino impossibile che possano esistere con tanta bellezza. Il cielo sembra così vicino da poterlo toccare e il mare è talmente cristallino e ricco di sfumature di blu, che sembra di essere dentro a un dipinto di Chagall.

Madagascar
Cielo e mare in un tutt’uno: il Madagascar è questo.
Foto © Giuliana Fabris

 

Giuliana Fabris
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