Una chioma elegante, fiori stellati  dalla sottile fragranza di gelsomino e frutti rosso brillante rendono Carissa macrocarpa un incanto. Durante il periodo invernale una Carissa macrocarpa padroneggiava sul tavolo da pranzo della mia casa di famiglia; una scelta azzardata, considerate le spine aguzze dei suoi rami, ma per lei era un ricovero sicuro dalle basse temperature e a noi regalava, grazie ai fiori, un dolce profumo di gelsomino, che si intensificava durante la notte.

Caratteristiche di Carissa macrocarpa

In natura questa pianta cresce ai margini delle foreste sempreverdi dalle regioni dell’Africa tropicale e meridionale, e proprio da una provincia del Sudafrica deriva il suo nome comune, prugna di Natal. Il genere Carissa conta circa dieci specie ed è inserito nella famiglia delle Apocynaceae, che include anche la plumeria e l’oleandro. A differenza di queste ultime, è tossico, per la presenza di lattice, ma non velenoso e fino ai primi freddi ci delizia con i suoi frutti tondi di un rosso rubino accattivante. Una volta liberati dai semi, questi frutti risultano commestibili e hanno un sapore che equilibra dolcezza e acidità e ricorda una piacevole fusione tra la mela e la fragola.

Una pianta che resiste alla salsedine e agli sbalzi termici

Con la sua ricca chioma composta da foglie ovali verde scuro brillante, la Carissa si distingue per la sua resistenza alla salsedine e agli improvvisi cali di temperatura, purché brevi. Questo arbusto, capace di raggiungere lentamente un’altezza di tre metri in condizioni climatiche ottimali, ha lasciato un’impressione indelebile nella mia memoria. Non potrò mai dimenticare le siepi impenetrabili di Carissa macrocarpa che ho visto con grande sorpresa in Sicilia e a Malta.

Caratteristiche di Carissa macrocarpa 

La pianta ha un portamento elegante e fiori solitari stellati, con cinque petali bianchi che si dispiegano come raggi dal centro, con un alto valore decorativo, soprattutto quando sono accompagnati dai grandi frutti carnosi, ricchi di vitamina C, magnesio e fosforo. Simili a prugne, questi ultimi possono diventare l’ingrediente principale per la preparazione di deliziose marmellate, un gustoso e inedito regalo di Natale. La pianta si presta splendidamente anche alla coltivazione in vaso, soluzione preferibile nelle zone dove il clima è più rigido.

Le cultivar C. macrocarpa

Tra le più conosciute consiglio: Carissa macrocarpa ‘Variegata’ dalla foglie striate crema o giallo, lucide, molto ornamentale quando è carica di frutti; C. macrocarpa ‘Prostrata’ dal portamento prostrato, con internodi più corti e foglie piccole e rotondeggianti; Carissa macrocarpa ‘Green Carpet’, di altezza molto più contenuta e a lento sviluppo; C. macrocarpa ‘Horizontalis’, cespuglio denso, con rami sottili e foglie smeraldo.

 

Elisabetta Margheriti
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