The Large Glass è il titolo della mostra curata dall’artista americano Alex Da Corte (Philadelphia,1980) che apre al pubblico il 13 dicembre e inaugura una nuova prospettiva nel programma espositivo del MAXXI, volta al coinvolgimento di artisti e intellettuali per reinterpretare le Collezioni del museo. Il progetto combina opere di artisti moderni e contemporanei e si distingue per la sua capacità di proporre un intreccio narrativo in cui il tradizionale concetto di presentazione di una collezione museale si unisce alla visione nuova e dinamica della mostra.

Il visitatore è invitato così a riflettere sulle dinamiche dell’alterazione e del mutamento, attraverso una selezione di opere del patrimonio museale del MAXXI, tra dipinti, installazioni, fotografie e opere di architettura. Qui i lavori di grandi maestri dialogano con quelli di giovani autori contemporanei, dando vita a un racconto corale inedito, arricchito dalla visione personale e concettuale dell’autore.

Alex Da Corte

Alex Da Corte, riconosciuto a livello internazionale per il suo linguaggio multidisciplinare, ha costruito un percorso che supera le barriere tra le arti: muovendosi tra il concreto e l’astratto, la narrazione del curatore invita il pubblico a immergersi in un viaggio tra i movimenti dell’universo, nel tempo e nello spazio. A partire dall’enigmatica fotografia di Luigi Ghirri del 1978 dal titolo Modena, il percorso espositivo mette in scena una lenta marea che evoca una riflessione sull’organico e il fenomenologico, superando i confini tradizionali delle discipline artistiche per proporre una narrazione corale e immersiva.

Questa immagine, carica di ambiguità e poesia, diventa la metafora di una “pelle invisibile”, una membrana sottile capace di separarci e al contempo unirci agli altri e al mondo. La mostra si articola attorno agli archetipi della natura: acqua, vento, fuoco e terra. Questi elementi non rappresentano solo il legame tra l’essere umano e il mondo naturale, ma diventano simboli potenti di concetti universali come la crescita, la decadenza e la trasformazione.

Attraverso un approccio alchemico, la mostra conduce il visitatore verso un’esperienza che culmina in una riflessione sull’ “età del vetro”. Con questo progetto, il MAXXI sottolinea l’importanza delle sue attività di acquisizione e conservazione, in un percorso che non solo celebra il patrimonio esistente, ma propone un racconto vivo, in costante evoluzione, capace di dialogare con il presente e il futuro.

Voci

Emanuela Bruni: «Con The Large Glass, il MAXXI ribadisce la propria vocazione a essere un luogo di sperimentazione e dialogo, nella scelta di affidare la curatela a un artista per ridefinire continuamente il significato e il ruolo della collezione. Questa mostra testimonia l’impegno del museo nel connettere il patrimonio storico con le sfide del contemporaneo, rafforzando il legame tra arte, istituzione e pubblico in un punto d’incontro tra conservazione e innovazione».

Francesco Stocchi, Direttore Artistico Fondazione MAXXI: «Attraverso il coinvolgimento diretto di un artista nella curatela, gli artisti e le opere vengono messi in dialogo con l’obiettivo di approfondire l’interazione multidisciplinare, lo studio di periodi e linee tematiche della collezione del MAXXI. Il risultato è un ibrido tra progetto espositivo e allestimento della collezione, che si avvicina a quella che potremmo considerare una call to action, che vede il coinvolgimento diretto degli artisti al primo posto. Attraverso lo sguardo diretto dell’artista, l’obiettivo è di portare la critica istituzionale verso nuove prospettive e modalità, immaginando nuove possibilità espositive».

Altre Voci

Monia Trombetta, Direttrice MAXXI Arte ad interim: «The Large Glass rientra in una visione di valorizzazione della collezione permanente del museo che mette al centro del progetto l’artista e la creatività. Attraverso il coinvolgimento nella curatela di Alex Da Corte, artista e curatore, le opere sono inserite in un nuovo racconto che instaura nuove relazioni e dialoghi inediti tra gli artisti in mostra. Il progetto si interroga sul significato della creazione contemporanea e sul ruolo dell’istituzione nella sua missione di valorizzazione della stessa e si interroga sulle modalità espositive con l’obiettivo di presentare nuove forme di coinvolgimento e di presentazione.

E’ un racconto autoriale che restituisce letture inedite di opere più volte presentate, ora portatrici di nuovi messaggi e connessioni tra loro e l’architettura». Lorenza Baroncelli, Direttrice MAXXI Architettura e Design contemporaneo: «In questa mostra , che prende ispirazione dalla fotografia di Luigi Ghirri, acquisita nel 2020 dal Dipartimento di Architettura e Design contemporaneo e proveniente dalla rivista Lotus International, il curatore ha messo in risalto inedite relazioni e significative connessioni, tra fotografie e architetture, tra paesaggi intimi, naturali o urbani».

Alex Da Corte, artista e curatore della mostra: «Stiamo galleggiando in acqua alla ricerca di un’isola, un posto da chiamare casa. Incontriamo il confine e lo attraversiamo. Intraprendiamo il nostro viaggio verso un inevitabile etere invisibile».

Tour

La mostra della Collezione MAXXI, The Large Glass, allestita nella Galleria 4 del museo, si presenta come un viaggio che celebra il perpetuo scambio e dialogo tra le opere d’arte e gli artisti che le hanno concepite. Tra i protagonisti dell’esposizione curata da Alex Da Corte spiccano nomi di artisti di fama internazionale, con opere selezionate per la loro capacità di raccontare storie universali attraverso le loro personali prospettive. Tra queste, oltre a Modena di Luigi Ghirri, troviamo The Globe di Atelier Van Lieshout, una rappresentazione del nostro pianeta che invita a riflettere sui confini mutevoli e sulle visioni contrastanti della Terra.

Si prosegue con Mixing Parfums di Massimo Bartolini, un’installazione che stimola i sensi e l’immaginazione attraverso una porta girevole che diffonde nell’aria fragranze naturali, come il profumo delicato del gelsomino e l’essenza intensa della terra. Si prosegue con opere come Mappa di Alighiero Boetti, che rappresenta il mondo attraverso un linguaggio visivo unico, e White Bed di Domenico Gnoli, artista capace di esaltare i dettagli quotidiani per trasformarli in simboli universali. For the Benefit of All the Races of Mankind di Kara Walker è un’opera potente che svela, attraverso immagini forti e incisive, la storia dolorosa del razzismo.

Alex Da Corte

Fire Tires di Gal Weinstein

Fire Tires di Gal Weinstein, per la prima volta in mostra al MAXXI, evoca un momento di violenza sospeso nel tempo, in cui i materiali utilizzati suggeriscono una trasformazione molecolare, simbolo di mutamento. Il percorso prosegue con altre opere emblematiche, tra cui Untitled (Redemption) di Francis Alÿs, Senza titolo di Marisa Merz e Sculture di linfa di Giuseppe Penone, tra i protagonisti più significativi del movimento dell’Arte Povera. Arricchiscono ulteriormente il racconto della mostra le opere di Wolf Kahlen, con i lavori Trespassing e Light Loss e Preparing the Flute di William Kentridge.

Il percorso espositivo si estende poi ai progetti architettonici, tra cui il Bivacco Fanton dello studio DEMOGO e The Lantern dello studio AWP, che non solo riflettono sull’evoluzione dello spazio urbano, ma si intrecciano con una riflessione più ampia sull’identità e sul rapporto tra costruzione e natura. Infine, la fotografia contemporanea completa il percorso con opere che esplorano forme instabili, come quelle catturate da Stefano Cerio e le immagini delicate e sperimentali di Rachele Maistrello. I lavori dialogano con la struttura stessa del MAXXI, il cui linguaggio fluido e dinamico rappresenta una cornice perfetta per accogliere una mostra che celebra la continua trasformazione dell’arte contemporanea.

Alex Da Corte

Racconti

In occasione del riallestimento delle collezioni viene proposta ai visitatori un’area di lettura e approfondimento allestita nel foyer Carlo Scarpa, con una selezione di documenti prodotti e raccolti dal MAXXI nel corso degli anni. Le diverse tipologie di fonti presentate – video, interviste, fotografie, schizzi e pubblicazioni dedicate – attestano la costante attenzione del museo nel documentare il lavoro di artiste e artisti, architette e architetti, fotografe e fotografi contemporanei rappresentati nelle collezioni. La mostra è accompagnata da un ciclo di lezioni divulgative e autoriali dedicate ai grandi maestri della contemporaneità che hanno fatto del colore il centro della loro ricerca.

Saranno inoltre organizzate con cadenza mensile delle improvvisazioni musicali che attiveranno le opere esposte in mostra in un costante rimando tra suono e immagine. L’Ufficio Educazione propone un ampio programma di visite guidate, attività per scuole di ogni ordine e grado, visite-esplorazione dedicate ai più piccoli e i laboratori del programma “MAXXI in famiglia”. Nell’ambito del progetto di accessibilità MAXXIperTUTTI finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU, verranno realizzate un’audiodescrizione ispirata al paesaggio multisensoriale della mostra in collaborazione con il gruppo di lavoro (gdl) sulle disabilità visive e video guide in Lingua dei Segni Italiana in collaborazione con il gdl sulla sordità. Insieme al gdl sulle disabilità cognitive e i disturbi del comportamento verrà scritta una favola in Easy to Read e una guida alla mostra in Comunicazione Aumentativa Alternativa. alexdacorte.com

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