Le piante da bagno tra cui scegliere, sono davvero tante e rendono l’ambiente molto confortevole. Con la loro presenza arricchiscono e creano un’atmosfera più rilassante e naturale. Inoltre, molte fra esse possono anche migliorare la qualità dell’aria. Il bagno è spesso considerato come un locale poco adatto per la coltivazione delle piante, ma in realtà è vero il contrario. Con la giusta scelta e i dovuti accorgimenti, quasi sempre minimi, le piante da interni possono trovarvi le condizioni ideali per crescere e prosperare. Il loro pregio è che rendono una stanza della casa come il bagno – che talvolta può apparire disadorna e poco accogliente alla vista – un locale più armonioso e vissuto. Senza contare che un angolo dove il prendersi cura delle piante si traduce in prendersi cura del proprio benessere sotto ogni punto di vista.
Le piante da bagno più indicate
L’articolo verrà suddiviso in più parti, proprio per la grande quantità di piante che si possono tenere in bagno.
Qui verranno descritte quelle adatte ad ambienti di dimensioni più contenute, quindi quelle di misura piccola e media.
Seguirà un articolo sulle ricadenti/rampicanti adatte al bagno, uno sulle piante per una sala da bagno, quindi piante di misure importanti e si parlerà anche di cactacee e succulente adatte a essere coltivate in bagno.
Un’indicazione che vale per tutte le piante, indifferentemente da genere e specie: mai i raggi del sole diretto sulle foglie e massima attenzione che non ci siano ristagni di acqua. Inoltre, quelle nell’elenco qui di seguito, possono essere collocate all’esterno quando le temperature sono al di sopra dei venti gradi, avendo cura di ripararle in casa non appena le temperature scendono al di sotto di quanto appena indicato.
Con un minimo impegno, quindi, si possono ottenere risultati inaspettati.
Bagno poco luminoso: le piante più indicate
Tra quelle più indicate a essere collocate in bagno, ci sono naturalmente tutte le piante che assorbono e amano l’umidità, quindi quelle che sono originarie di climi tropicali e subtropicali e non sono poche. Fra queste ci sono sicuramente le orchidee. Anche le felci sono perfette allo scopo.
Ecco i possibili suggerimenti per la scelta, in ordine alfabetico, con i relativi link ad articoli di approfondimento già presenti in questo sito.
- Aechmea fasciata: in questo articolo tutte le indicazioni. Pianta molto semplice da coltivare. Vive bene anche in poca luce e pochissimi accorgimenti colturali come indicato nell’articolo.
- Anthurium: in questo articolo tutte le indicazioni che valgono per ogni Anthurium. Di facile coltivazione. Necessita di poche attenzioni, accetta di buon grado ambienti meno luminosi.
- Calceolaria: di facile coltivazione, è una pianta che ha spopolato negli anni 80-90 del 900 per poi sparire commercialmente mentre adesso è meritatamente riproposta. Ne sono state ibridate innumerevoli cultivar tutte nella gamma dei colori caldi e diversi fra loro. È tipica la maculatura dei fiori che vengono prodotti in grande quantità. È piccola e curiosa e ben si presta alla coltivazione in vaso poiché teme il freddo e l’insolazione. Gradisce pertanto ambienti meno luminosi. Non ha esigenze particolari. Vuole substrato molto drenante, quindi è consigliabile un buon apporto di sabbia e non disdegna un’aggiunta di lapillo o pomice. Teme solo gli eccessi idrici. Va concimata in fase di fioritura con prodotti specifici per le piante da fiore.
- Chlorophytum capense: di facile coltivazione. È la pianta comunemente chiamata pianta ragno o falangio. Vegeta bene in piena luce ma accetta di buon grado di essere posta anche in ambienti meno luminosi. Richiede terriccio drenante, concimazioni mensili in inverno e quindicinali in stagione vegetativa. Quando nascono i nuovi getti la pianta si comporta da ricadente.
- Felci: relativamente facile la coltivazione. Amano molto l’umidità e la mezz’ombra. Richiedono terriccio torboso misto all’universale. Non sono amanti di temperature eccessivamente calde. Irrigazioni e nebulizzazioni con acqua non calcarea, due volte la settimana, avendo cura di tenere il substrato sempre appena umido. Concimazioni mensili in inverno, quindicinali in piena attività vegetativa.
- Geogenanthus poeppigii: di facile coltivazione. Necessita di mezz’ombra/ombra e terriccio leggero, drenante che va mantenuto umido con irrigazioni frequenti ma moderate per quantità. Le sue foglie, striate e leggermente increspate, nella pagina superiore sono verde scuro-verde chiaro o glauco, mentre in quella inferiore sono di colore rosso.
- Kalanchoe blossfeldiana: in questo articolo tutte le indicazioni. Facile da coltivare, richiede poche cure, come descrive l’articolo. Predilige più luce ma si adatta anche ad ambienti meno luminosi.
- Nidularium: in questo articolo tutte le indicazioni. Di facile coltivazione. I Nidularium amano gli ambienti umidi, la luce diffusa ma si adattano bene in mezz’ombra e per irrigarle è importante soprattutto tenere sempre il bicchiere di foglie che si forma spontaneamente al centro delle piante, con dell’acqua dentro. In questo modo, il substrato necessita più che altro delle nebulizzazioni di acqua. Lo stesso va fatto con le foglie in piena estate. Le concimazioni vanno somministrate soltanto una volta al mese in ogni stagione.
- Orchidee: in questo articolo tutte le indicazioni per qualunque genere di orchidea. Sono piante che divide il mondo degli appassionati di giardinaggio in due: chi sa coltivarle e farle fiorire e chi, invece, no. Le cure in genere non sono complesse ma di certo è necessaria una certa confidenza con loro. Prediligono la luce ma accettano un’esposizione più ombrosa.
- Oxalis: di facile coltivazione, molte fra le specie appartenenti a questo genere di bulbose, ben si prestano alla coltivazione in casa. Anche in vaso formano un cuscino compatto di foglie. Sono piante che non richiedono cure particolari. Se coltivate in vaso, preferiscono la mezz’ombra, specie durante l’estate. Le uniche attenzioni di cui necessitano, sono legate al farle fiorire anno per anno. Serve infatti che abbiano di un periodo di riposo vegetativo che si può attuare tenendole in un ambiente un po’ meno illuminato, diradando le irrigazioni e sospendendo le concimazioni. Arrivati a primavera, si possono aumentare le ore di luce e le annaffiature, iniziando anche a somministrare quindicinalmente concimi ad alto titolo di potassio per favorire la produzione di fiori. Necessitano anche di substrato leggero e leggermente umido, facendo attenzione che non ci siano ristagni idrici. Notevoli le foglie di O. triangularis e O. spiralis.
- Pilea: di facile coltivazione. È di fatto un genere al cui interno vi sono anche succulente, come P. peperomioides, ad esempio. Richiede terriccio leggero e molto drenante, mezz’ombra oppure ombra luminosa, irrigazioni frequenti in stagione vegetativa poiché ama l’umidità, più rade in inverno. Concimazioni quindicinali nella bella stagione e mensili in inverno. Di seguito una galleria con diverse specie appartenenti al genere Pilea.
- Sansevieria: in questo articolo tutte le indicazioni. Qualunque specie appartenente al genere è di facile coltivazione. Prediligono la poca luce. Sono molto adatte come piante da bagno.
- Vriesea splendens: in questo articolo tutte le indicazioni. È di facile coltivazione, accetta ambienti leggermente meno illuminati anche se si comporta meglio in piena luce.
Bagno con tanta luce: le piante più idonee
- Aphelandra squarrosa: di facile coltivazione. Con le indagini molecolari sul DNA delle piante, oggi è stata rinominata in Ruellia comosa. Necessita di piena luce (mai diretta), di umidità nell’ambiente e di terriccio molto drenante. Richiede attenzione ai ristagni idrici, quindi dopo averla irrigata, va rimossa l’acqua nel sottovaso. Ha bisogno di essere concimata quindicinalmente durante la fase vegetativa mentre in inverno è sufficiente concimare mensilmente o bimestralmente.
- Cryptanthus: di facile coltivazione, è un genere davvero particolare che vanta al suo interno numerose specie e cultivar, tutte di particolare interesse per la forma e il portamento. È una pianta davvero piccola di altezza e larghezza, ha una forma stellata e portamento allargato. Molto grafica nel colore e le striature delle foglie. Necessita di terriccio molto drenante, possibilmente misto fra quello per cactus e succulente e per acidofile, anche se ne serve una modesta quantità totale. Vuole abbondante luce ma mai diretta, ama l’umidità e necessita di frequenti irrigazioni benché moderate. Non ha bisogno di concimazioni, al massimo ne basta una all’anno.
- Gardenia jasminoides: non è esattamente di facile coltivazione, ma c’è chi ha un grande successo con questa pianta che regala fioriture dal profumo e dalla bellezza che non hanno confronti. Coltivata in casa, necessita di maggiore luce anche se sempre mai diretta. All’esterno, invece, necessita di mezz’ombra. Gradisce un certo grado di umidità. Vuole terriccio soffice, drenante per acidofile e irrigazioni regolari quando si asciuga il substrato. Le concimazioni sono indispensabili. Ogni quindici-venti giorni in stagione vegetativa e bimestrali in inverno.
- Pachystachys lutea: di facile coltivazione. Sta bene in piena luce (mai diretta) ma regge anche la mezz’ombra, di umidità nell’ambiente e di terriccio molto drenante ma non eccessivamente torboso. Richiede massima attenzione ai ristagni idrici, quindi dopo averla irrigata, va rimossa l’acqua nel sottovaso. Vuole umidità costante nel substrato, perciò le annaffiature non devono essere eccessive per quantità ma continuative così da mantenere l’umidità necessaria. Ha bisogno di essere concimata quindicinalmente durante la fase vegetativa mentre in inverno è sufficiente concimare mensilmente o bimestralmente.
- Peperomia: di facile coltivazione. Le specie e le cultivar di questo genere non hanno particolari necessità. Richiedono una luce diffusa ma accettano anche ambienti meno luminosi. In questo genere sono presenti numerose succulente. Richiedono tutte substrati sciolti, molto drenanti e concimazioni quindicinali nel periodo di attività vegetativa e bimestrali in inverno. Nella galleria di immagini che segue, alcune specie e cultivar.
- Tillandsia: di facile coltivazione. Sono tutte piante epifite, quelle che appartengono al genere, non necessitano quindi di substrato e possono essere appese o disposte in punti strategici della casa e del bagno. In natura vivono infatti sui rami e sui tronchi di alberi. Per coltivarle è sufficiente porle su un supporto di qualunque tipo come in una boule di vetro o su un ramo oppure su un vassoio. Ce ne sono di differenti misure: dalle piccole alle molto grandi (circa trenta o quaranta centimetri di larghezza). Amano la luce e l’umidità dell’aria. Si adattano anche alla mezz’ombra ma si comportano meglio con una luce diffusa. Non necessitano di irrigazioni e concimazioni. È sufficiente nebulizzare con acqua, specie in estate.
- Violetta africana (Streptocarpus ionanthus, ex Saintpaulia): la sua coltivazione è relativamente facile. Ama la luce diffusa ma tollera la mezz’ombra. Tutte le indicazioni di coltivazione e le informazioni sulla violetta africana, si trovano in questo articolo del presente sito.
Come e dove collocarle
Per ottenere il migliore risultato di coltivazione, è importante posizionare le piante nelle zone che garantiscano le condizioni ideali per la loro crescita, in base alle indicazioni di minima suggerite in questo articolo. Solitamente, le zone più umide, come vicino alla vasca o alla doccia, sono le più idonee ma non è una regola ferrea, quindi meglio documentarsi sempre sulle necessità della pianta scelta. È inoltre consigliabile scegliere vasi drenanti e utilizzare terricci leggeri e, se richiesti da alcuni generi di piante, più ricchi di sostanza organica.
Con la giusta scelta e la corretta collocazione, le piante possono trasformare il bagno in un vero e proprio angolo di benessere e relax.
Ivana Fabris
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