Il nocciolo contorto (nome botanico Corylus avellana var. contorta) è varietà ornamentale del comune nocciolo (Corylus avellana), apprezzata soprattutto per il suo aspetto curioso e scultoreo, quindi per le sue caratteristiche ornamentali uniche. La particolarità di questa pianta è l’insolito e accattivante disegno dei rami in inverno. È molto ricercata negli ambiti del giardinaggio e del paesaggismo per l’apporto che dà nell’arricchire giardini, parchi e aree verdi con la sua inusuale bellezza.
Origine
Derivando dal nocciolo, anche la forma contorta è di conseguenza originaria dell’Asia Minore. Tuttavia, nel caso specifico del nocciolo contorto, si può affermare che sia tipicamente di origine europea. È frutto, infatti, di una mutazione genetica spontanea, di uno sport (un fenomeno chiamato tale, in botanica, che si riferisce a un evento spontaneo in cui, in modo assolutamente casuale e naturale, i cromosomi migrano originando una varietà della stessa pianta). Infatti, secondo l’International Dendrology Society risulta che fu scoperto in una siepe vicino nel Gloucestershire, in Inghilterra, nel 1863 circa.
A seguito del suo ritrovamento, venne trapiantata nell’arboreto del Conte di Ducie a Tortworth Court [Bean, W.J. (1981a) Trees and Shrubs Hardy in the British Isles, Vol 2, D–M 8th edn (corrected), John Murray, London].
Bowles, nel 1914, inoltre, scrive che Ducie ne “incrementò la riproduzione e lo distribuì a diversi amici“. A fine 800 venne infine diffusa come varietà ornamentale nei vivai di coltivazione del Regno Unito e via via commercializzata ovunque.
Nomenclatura del nocciolo contorto
Il nome scientifico Corylus avellana var. contorta identifica questa particolare varietà del nocciolo comune. L’epiteto generico Corylus non è di univoca attribuzione. Secondo alcune fonti deriverebbe dal greco kòrylos, che significa nocciolo, o, sempre dal greco, còrys che dovrebbe significare elmo o casco, riferendosi alla forma del frutto, oppure kurl dal celtico. L’epiteto specifico avellana si riferisce invece alla città di Avellino, in Campania, che già in epoca romana era rinomata per la produzione di nocciole. Il nome della varietà, contorta, si riferisce invece all’aspetto contorto e convoluto dei rami.
Caratteristiche generali
Il nocciolo contorto appartiene alla famiglia delle Betulaceae. È una pianta caducifolia ed è monoica, cioè porta su uno stesso esemplare organi riproduttivi femminili e maschili, gli amenti, che risultano essere molto decorativi quando appaiono tra la fine dell’inverno e l’inizio della primavera. Può essere allevato a grande arbusto e a piccolo albero, solitamente a ceppaia, cioè con più fusti che partono dalla base. Raggiunge in genere un’altezza di due o tre metri. Il tronco è bruno-grigiastro e scabro, con un tipico portamento sinuoso e contorto. La chioma è espansa e piena. La sua caratteristica più evidente oltre che decorativa, è data dall’andamento tortuoso e attorcigliato dei rami, che in inverno gli conferiscono un aspetto quasi scultoreo e una notevole valenza ornamentale. Questa varietà è magnifica in ogni stagione dell’anno. In estate per lo splendido fogliame, in autunno per la livrea delle foglie intensamente dorata, a fine inverno-inizio primavera quando produce gli amenti e quando appaiono le gemme delle nuove foglie. E in inverno. Quando in giardino non sembra più esserci nulla di emozionante da vedere, ecco apparire il disegno dei suoi rami spogli e contorti che in tutta la loro nodosità e i loro intrecci, offrono uno spettacolo di intenso impatto sensoriale, emozione a ogni sguardo.
Nella galleria di seguito, le varie parti dell’albero: dai rami invernali alle foglie estive
Foglie, fiori e frutti del nocciolo contorto
Le foglie sono alterne, semplici, leggermente arrotondate fino a essere obovate, di colore verde scuro, con i bordi dentellati e le nervature evidenti che, nella pagina inferiore della lamina fogliare, sono a sbalzo. I fiori maschili sono penduli, di color giallo chiaro, sono prodotti in grande quantità e sono delicatamente profumati. L’effetto visivo, sui rami contorti, è notevole. Quelli femminili sono rosso-violacei e allo sguardo sembrano gemme solo più pronunciate. Produce frutti commestibili, molto simili alle comuni nocciole, anche se con dimensioni ridotte.
Tecniche colturali
Il nocciolo contorto predilige posizioni soleggiate o semiombreggiate e terreni ben drenati, profondi e moderatamente fertili. Tollera bene il freddo e può crescere anche in zone con inverni rigidi. Per mantenerne al meglio la forma e l’aspetto contorto, è importante eseguire una regolare potatura di formazione e mantenimento, preferibilmente in autunno o in inverno, quando la pianta è in riposo vegetativo. La potatura deve essere mirata a esaltare la struttura tortuosa dei rami, eliminando selettivamente i polloni troppo dritti o vigorosi che tendono a normalizzare la forma.
Per ulteriori informazioni sulla coltivazione del nocciolo contorto, si può leggere qui l’articolo su Corylus avellana, da cui la varietà contorta è originata, considerato che hanno le stesse necessità e possono soffrire le stesse problematiche.
Caratteristiche generali del nocciolo contorto
- Tipo di pianta: albero, deciduo
- Famiglia: Betulaceae
- Origine: mutazione genetica spontanea del nocciolo, Corylus avellana proveniente dall’Asia Minore
- Dimensioni: altezza fino a 2-3 m di altezza e 6-7 (e più) di larghezza
- Forma e colore dei fiori: maschili: amenti lunghi circa 7-8 cm., gialli; femminili: poco evidenti, simili a gemme, di colore rosso
- Foglie: alterne, semplici, leggermente arrotondate od obovate, di colore verde scuro, con bordi dentellati
- Periodo di fioritura: febbraio-aprile, in base all’esposizione
- Esposizione: sole, mezz’ombra
- Resistenza al freddo: rustica
- Interessanti per api e impollinatori: sì
- Tossicità per animali e bambini: non risulta tossica ma è preferibile evitare che bambini e animali mangino parti della pianta
Ivana Fabris
©Villegiardini. Riproduzione riservata
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